Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
1 page
1 file
Volume 6 della collana "Genitori si diventa"
Costruire città. , 2012
Si ringrazia il personale dell'Ater per la collaborazione. Si ringraziano in particolare per l'attività di supporto:
2017
Physical activity in the evolutional age contributes to form teach and communicate.A discipline that brings together not only the idea of movementbut becomes the motivational aspect for the learning not only educationalfor the future of man and citizen it is a discipline that has a dedicated crossingcapable of coordinating with the other subjects in the interdisciplinaryperspective. It emphasizes also the state of well-being psychophysical andimportance of nutrition. One should look at the school system in Finlandfor space, professional figures and for the internal organization that characterizes,it is an example, a school system in terms of Alternative Research ofMovement. As society that goes towards change, it cannot hold against theschool that in it is time now must not only undergo changes but it must bea propulsive force of change, because our schools holds the future for all.
L’economia del dono. La Fondazione di Comunità Bresciana tra scenari globali e dimensione locale, 2019
Il lavoro si sviluppa mettendo al centro la capacità della Fondazione Comunità Brecsiana di promuovere lo sviluppo del territorio, e, vedendo la questione dal punto di vista speculare, la capacità del territorio di proporre progetti e iniziative che possono promuovere concretamente lo sviluppo, attivando in primo luogo le risorse locali. L’analisi si appoggia sui dati del sistema informativo utilizzato per la gestione di bandi di finanziamento, che sono la modalità attraverso la quale la Fondazione definisce nel concreto obiettivi e criteri per garantire il finanziamento ai progetti. La nota si articola in vari punti. L'introduzione illustra funzioni e obiettivi della Fondazione Comunità Bresciana; segue l'analisi sommaria dell’operato delle commissioni di valutazione dei progetti, in modo da fornire il contesto nel quale vanno inseriti dati e analisi. A seguire sono presentate le caratteristiche della fonte dei dati e le avvertenze circa le scelte di aggregazione e ricodifica. Il lavoro si chiude con la presentazione di alcuni dati di sintesi dei progetti presentati ed esaminati nel periodo dal 2002 al 2015, evidenziando da un lato le linee strategiche dell’attività della Fondazione e dall’altro la capacità progettuale dei territori.
Nel 1968 Robert Kennedy, fratello del presidente statunitense Kennedy, ebbe a dire: "Non troveremo mai un fi ne per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del Paese sulla base del Prodotto interno lordo (Pil). Il Pil comprende anche l'inquinamento dell'aria, la pubblicità delle sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carnefi cine dei fi ne settimana. Il Pil mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende la ricerca per disseminare la peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte (...) Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani. " 1
Da alcuni decenni stiamo assistendo a un rigoglioso fiorire di nuove teorie quantistiche, anche molti diverse tra loro, ma accomunate e spronate nella loro ricerca dall’obiettivo di conquistare quello che è stato chiamato il Santo Graal della fisica contemporanea, cioè l’unificazione della relatività generale e della meccanica quantistica, ossia una teoria quantistica della gravità. Com’è noto, infatti, dalla rivoluzione scientifica contemporanea dei primi anni del XX secolo è sortito un nuovo dualismo nell’ambito della scienza fisica: all’antica e medievale divisione tra mondo celeste e mondo terrestre si è sostituita una scissione tra il mondo macroscopico, basato sulle leggi/ equazioni della relatività generale, e il mondo microscopico, governato dalle leggi/equazioni della meccanica quantistica. Per la fisica attuale si tratta di una spaccatura ancor più profonda di quella antica dal momento che comporta anche una contraddizione interna. Lo si comprende non appena si consideri che i corpi macroscopici sono costituiti da quelli microscopici – le cosiddette “particelle elementari” – il che implica che gli aggregati abbiano leggi e proprietà in contrasto con quelle degli elementi da cui sono costituiti. Teoria della relatività e teoria quantistica, infatti, risultano finora incompatibili almeno per tre aspetti: lo spazio-tempo per la teoria della relatività è continuo, per la teoria quantistica sembra essere invece discreto, ossia granulare, discontinuo; per la teoria della relatività un’interazione causale non può avvenire a velocità superiori a quella della luce, mentre per la teoria quantistica lo può istantaneamente, cioè a velocità infinita; per la teoria della relatività l’universo è deterministico (“Dio non gioca a dadi”, recita la famosa sentenza di Einstein) mentre per la teoria quantistica è indeterministico. Potrebbe sembrare proprio che la natura abbia dato scacco alla scienza, uno scacco che si prolunga da più di un secolo, e che pertanto rischia di diventare addirittura matto. Ecco perché negli ultimi decenni la corsa alla scoperta del Santo Graal della fisica si è fatta frenetica, con un conseguente pullulare di nuove teorie che, a nostro giudizio, stanno rimodellando il volto della fisica quantistica. A tal punto che riteniamo sia ormai possibile parlare di una nuova fisica quantistica (NFQ). Le recenti teorie quantistiche, infatti, rappresentano un sensibile sviluppo innovativo della prima fisica quantistica, quella nata con Planck, Einstein, Bohr, De Broglie, Heisenberg, Schrödinger, Dirac, Pauli, ecc., nei primi decenni del ‘900, e sviluppata nei decenni successivi da Wheeler, Feynman, DeWitt, ecc. Il nostro saggio si propone appunto di documentare, in primo luogo, gli sviluppi innovativi della NFQ rispetto alla fisica quantistica novecentesca e, in secondo luogo, e soprattutto, di sottoporre le grandi tradizioni della filosofia (materialismo, scetticismo, razionalismo critico, idealismo) al vaglio delle recenti ipotesi teoriche della NFQ allo scopo di stabilirne i rispettivi gradi di verosimiglianza e attualità. Per svolgere questa indagine comparativa cominceremo da una rassegna delle nuove ipotesi quantistiche che riteniamo più significative per poi arrivare a confrontare i loro contenuti scientifici con quelli delle più importanti correnti filosofiche del passato. Abbiamo parlato intenzionalmente di “ipotesi teoriche”, anziché di “teorie”, per evitare fraintendimenti: ad eccezione di alcune di esse, che dispongono di riscontri sperimentali sì, ma solo parziali, tutte le altre non possono essere considerate acquisizioni scientifiche consolidate e condivise dalla comunità dei fisica, data la mancanza – allo stato – di sufficienti esperimenti di controllo. Tuttavia, anche senza considerare i numerosi esempi di ipotesi teoriche fisiche che per lunghi anni non hanno beneficiato di una conferma sperimentale – solo ultima la teoria del campo di Higgs2 -, ciò non toglie che le ipotesi teoriche da noi prese in esame siano tra le più recenti e promettenti direzioni di ricerca della fisica quantistica e che, come tali, siano discusse dalla comunità fisica mondiale. Riteniamo pertanto che sia ragionevole attribuire loro una piena dignità scientifica e farne una significativa pietra di paragone per vagliare l’attualità e la rilevanza del pensiero filosofico.
STRUTTURALISMO Concezione strutturalista = analisi delle proprietà relative all'organizzazione di quanto si studia, di come le parti sono organizzate nel tutto e le loro relazioni, cercando di definire dei pattern di cambiamento ovvero del modo in cui una parte evolve da uno stadio ad uno successivo. Secondo Piaget, esiste un piccolo insieme di tipi di ragionamento che ricorrono nell'organizzazione di molti altri ragionamenti più evoluti: il bambino più grande combina gli stessi elementi del pensiero del bambino più piccolo in maniera diversa e più evoluta per creare una nuova struttura organizzata in modo diverso. Schema: struttura cognitiva nel bambino piccolo, pattern organizzato di comportamento, atto ripetibile e generalizzabile di interazione con l'ambiente. Esempio: schema del succhiare (il bambino succhia tantissime altre cose e non solo il capezzolo della madre). Le strutture cognitive del bambino dopo i 7 anni operano per schemi astratti di tipo logicomatematici. APPROCCIO STADIALE Lo sviluppo cognitivo passa attraverso una serie di STADI. Stadio: pensiero + comportamento del bambino in un certo periodo dello sviluppo corrispondenti ad una particolare struttura cognitiva. 5 caratteristiche salienti: 1. Uno STADIO è una totalità strutturata in uno stato di equilibrio. Gli schemi o le operazioni dello stadio formano una totalità organizzata di pensiero e comportamento. Il passaggio da uno stadio ad un altro comporta cambiamenti qualitativi (più che quantitativi) della struttura. 2. Ogni stadio deriva dallo stadio precedente, lo incorpora e lo trasforma. Quindi quando il bambino arriva ad uno stadio successivo non dispone più di quello precedente. 3. Gli stadi seguono una sequenza invariante. Nessuno stadio può essere saltato, la sequenza è obbligatoria. 4. Gli stadi sono universali. Essi valgono per tutti gli uomini universalmente anche se il tempo del divenire degli stadi varia da individuo a individuo. 5. Ciascuno stadio include una preparazione ad essere un essere e un essere vero e proprio. All'inizio lo stadio è instabile e malamente organizzato, alla fine raggiunge la stabilità. Psic Svil-Miller.doc 3/55 METODOLOGIA Molta osservazione scrupolosa e capacità di classificazione. Con i bambini di età prescolare e scolare, usa il metodo clinico: interazione verbale mediante la quale l'intervistatore modella le sue domande sulle risposte del bambino nel tentativo di evidenziare la linea di ragionamento seguita da quest'ultimo. Si noti che le domande non dovrebbero influenzare il bambino. Spesso le interviste erano accompagnate da manipolazione di oggetti da parte di entrambe le parti. DESCRIZIONE DEGLI STADI Ogni stadio eredita i frutti dello stadio precedente e contiene i semi per quello successivo. 1. Periodo SENSOMOTORIO (0-24 mesi): conoscenza ottenuta dal bambino tramite le operazioni fisiche esercitate sul mondo. Il bambino ha innata la configurazione fisica consistente in una serie di riflessi per acquisire la conoscenza del mondo, non conosce niente del mondo, ma in lui c'è la potenzialità di conoscere ogni cosa. Il bambino apprende i concetti di " categorie a priori " : spazio, tempo, causa, oggetto che secondo Kant danno forma all'esperienza, concetti quindi che non sono innati. Piaget a questo riguardo non era soddisfatto né della visione empirista né di quella innatista.
Racconto personale di un viaggio che ripercorre le tappe storiche della Resistenza tra i ranghi dello scoutismo. Un diario di bordo settimanale, un viaggio interiore di una vita, una lettura di mezz'ora.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
La scuola classica di Cremona, 1999
Disordine e ordine. Il fattore mimetico in politica e nella storia, 2012
FAM - Magazine del Festival dell'Architettura, 2019
Studi di estetica, anno L, IV serie, 2/2022
Il giardino a crescita illimitata, 2013
ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, 2014