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CONFERENZA, 2005
Porti e approdi di epoca romana in Liguria. Nuovi dati di conoscenza La costa ligure compresa tra la foce del Magra e Ventimiglia è costituita dal Λιγυστικον πελαγοσ (1 caratterizzato da una serie di capi e promontori che delimitano tratti di costa alti e rocciosi e brevi lembi di spiaggia. Le comunicazioni terrestri risultano difficili per l'esiguità della cimosa costiera e per la continua necessità di superare gli speroni montuosi che si spingono dai retrostanti rilievi fino al mare. In questo ambiente, separato nettamente dal retroterra continentale,le comunicazioni marittime, agevolate dagli approdi naturali, ebbero grande sviluppo fin dai tempi più lontani 2 Le scarse 3 notizie provenienti dal contesto mitologico individuano il nomen dei liguri con un popolo numeroso e bellicoso 4 mentre ai tempi del leggendario re Cycno le fonti mitologiche ricordano magnas urbes 5 .Risulta così vagamente attestata l'esistenza di città e di villaggi , oltre a qualche forma di legame politico , sicuramente riconducibile all'istituto dei conciliabula 6 (1) I miti e le fonti però tacciono sui numerosi oppida che costellavano il litorale, e che contribuirono a formare quella koinè commerciale che aveva tra i principali centri Genua, Vada Sabatia ed Albingaunum. Albintimilium, provvista di un sicuro ridosso per le navi alla foce del Nervia , favorita da una posizione predominante e da agevoli collegamenti transalpini ,conobbe una veloce crescita che la fece divenire prima un centro di aggregazione di una unità etnico-storica e successivamente il capoluogo. Dopo la conquista romana e la sistemazione della rete stradale sia lungo il percorso costiero (-Via Iulia Augusta) sia lungo le principali vie di penetrazione verso il retroterra (via Aemilia Scauri per Dertona e Via Postumia per Genova), oltre a numerose vie minori , alcuni degli scali esistenti ebbero una netta prevalenza sugli altri perché interessati direttamente ai traffici dell'impero.(2) Nei primi tre secoli, acquistarono importanza Vada Sabatia, porto militare e commerciale cui affluiva il traffico proveniente dal Piemonte e dalla Lombardia attraverso il colle di Cadibona; Genua, , scalo nel quale convergevano alcuni sbocchi padani attraverso la via Postumia., ed il Portus Lunae, porto di imbarco dei pregiati marmi di Carrara. Grande importanza avevano anche gli scali di Albingaunum, collettore dei prodotti provenienti dall'alta Valle del Tanaro, (Caeba, Augusta Bagiennorum), attraverso il colle di San Bernardo , e lo scalo di Albintimilium, che, attraverso il Colle di Tenda,(mt. 1908) collega la riviera di ponente all'alta valle del Po.(3)
Folio.net - Pearson, 2019
In questo articolo sul Debate ci so ermiamo speci catamente su come organizzare e strutturare il discorso. Nel modello World Schools Debate, che prendiamo a riferimento, si alternano quattro interventi da parte delle due squadre. Attenersi a regole precise è fondamentale per garantire un confronto equo e leale oltre che comprensibile a pubblico e giuria.
Conferenza Avvento 1990 Il periodo dell'Avvento ci porta a pensare al futuro e lo si celebra per rafforzare la nostra attesa della venuta del Signore. Probabilmente per molti di noi è più nella nostra mente in questo momento l'attesa delle vacanze, della celebrazione di Natale, del ritorno a casa, dei diversi viaggi che faremo dopo Natale. Siccome non abbiamo bisogno di motivazioni in questo momento per pensare al futuro, forse è il momento giusto di parlare del presente. Parecchi anni fa qualcuno mi ha detto che aveva l'impressione che molti persone qui vivessero o nel passato o nel futuro. Questo è comprensibile siccome che non molti arrivano qui con l'intenzione di restare per un periodo lungo e nessuno con l'intenzione di morire qua, ma quest'atteggiamento, diciamo della provvisoriatà, potrebbe diventare un'abitudine cattiva che ci impedisce di utilizzare o godere il presente. Parliamo prima un po' del pericolo di vivere nel passato. Godere i ricordi del passato non è sempre una cosa criticabile, ma questi ricordi non sono sempre gradevoli. Infatti possono diventare un fardello molto pesante, un ostacolo al godere, al vivere nel presente. A questo riguardo mi ricordo un'esperienza che ho avuto molti anni fa quando stavo qui a Roma come studente. In estate ho fatto un viaggio in Grecia con un motorino. Appena sbarcato dalla nave nella città di Patrai, guidavo nella piazza principale e, per un motivo che adesso non ricordo più, guardavo indietro. All'improviso ho perso il controllo della guida e mi sono trovato per terra. Non ho sofferto per il danno a me o al motorino e con l'aiuto di alcuni gentilissimi greci mi sono alzato e ho proseguito nel mio cammino. Tuttavia, l'incidente mi ha impressionato. Mi ha insegnato un principio fondamentale in modo molto concreto, cioè, quando vogliamo andare avanti, è meglio non guardare troppo indietro. Il principio è valido anche per la vita spirituale: E' pericoloso guardare troppo indietro. Ci sono delle persone che pensano e parlano sempre delle cose che le sono mancate nel passato, dei danni che hanno sofferto, delle ingiurie, delle ingiustizie fatte a loro dai genitori, dagli insegnanti, dai superiori, ecc.Questo può diventare quasi la loro occupazione principale. Poi cercano di cambiare il passato nel presente, di ottenere giustizia o peggio, fare vendetta, di rivivere il passato ma con risultati diverse. Ma se c'è una cosa certa, è che non possiamo cambiare il passato. Possiamo imparare dal passato, possiamo evitare la ripetizione degli errori passati, ma se cerchiamo di cambiare il passato, probabilmente si ripeterà. Tali persone non vivono nel presente e non possono approfittare dalle opportunità che offre o goderle. Sono imprigionate nel passato. D'altra parte ci sono delle persone che vivono troppo nel futuro e pensano soltanto alle cose che faranno dopo aver finito questo libro o questo studio o delle cose che faranno dopo esser tornato a casa. Quindi non vedono le opportunità del presente e spesso non vedono nemmeno le persone intorno a loro nel presente. Certamente è necessario e sano pensare al futuro. Se non possiamo immaginare almeno la prima colazione, non ci alziamo. Dobbiamo immaginare il futuro ma è meglio vivere nel presente. Immaginare un futuro troppo concreto, troppo ben definito è anche pericoloso. Può indurre ansia, un senso di apprensione se non angoscia. Un tale futuro diventa il nemico del presente. Chi è troppo occupato con i possibili guai del futuro non può godere il presente. E'
La seconda e più dinamica fase del ciclo informativo è la fase di “Raccolta” (anche detta di “Ricerca” o di “Ricerca e Raccolta”). Le attività riconducibili a questa fase possono avvenire in forma “palese” (aperta) o in forma “clandestina” (tipica dei “servizi segreti”). In questa fase avviene “lo sfruttamento delle fonti informative da parte delle agenzie/assetti di ricerca e la consegna delle notizie e/o delle informazioni ottenute all’appropriata unità di analisi per la loro utilizzazione nella produzione di intelligence”.
Aspetto normativo e legislativo. Iniziamo il discorso sulla sicurezza degli impianti dando una rapida occhiata all'aspetto legislativo; ripercorreremo la storia delle principali leggi che si sono occupate della sicurezza degli impianti a partire dal decreto numero 547 del presidente della repubblica (DPR) risalente al 27/04/55 dal titolo "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro". DPR-27/04/55 n.154 Tale decreto ha un campo di applicazione molto vasto (si applica, infatti, a tutte le attività nelle quali siano presenti lavoratori subordinati) nel quale rientra anche il settore elettrico al quale è dedicato un intero capitolo noto con il nome di "titolo VII". La carenza principale di questa legge consiste nella mancanza di riferimenti alle normative tecniche per quanto riguarda le misure di sicurezza (tale mancanza ha fatto sì che la legge parlasse di una resistenza di terra non superiore ai 20Ω, tale valore si è poi rivelato sbagliato e ha portato ad un numero stimato di 18000 decessi in trent'anni, questo DPR, infatti, non è stato ancora abrogato). I punti principali del DPR n.154 riguardano l'adeguazione dell'illuminazione generale e l'illuminazione di zone particolari, l'illuminazione sussidiaria che permetta un rapido ed efficace allontanamento dal posto di lavoro in caso di emergenza e la realizzazione (indicata nell'articolo 38), in caso di attività e/o edifici particolari (definiti all'articolo 36), degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche. Concentriamoci ora sul titolo VII riguardante, come abbiamo accennato, impianti, macchine ed apparecchi elettrici. All'interno di tale titolo è contenuta la seguente definizione di bassa tensione (art.268):
Questa fase prettamente concettuale rappresenta un momento “critico” dell’attività informativa. In pratica, si tratta di una funzione che consente il flusso tempestivo di informazioni nell'ambito del ciclo intelligence attraverso un efficace impiego degli assetti/organi di ricerca e raccolta al fine di soddisfare in maniera compiuta tutte le esigenze informative.
Final draft of the program of the Summer School of Syriac Language and Literature, to be held in Rome, 8-21 July 2024.
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Curriculum Vitae 2021, 2022
L'italiano e la rete, le reti per l'italiano, Firenze, Accademia della crusca, 2018
Non solo l’Oriente. Art crimes in the 21st century - 2017. A cura di Luigi La Rocca, Grazia Maria Signore. (Quaderni del MUSA, 4 / 2017)
RELAZIONE CICLO SEMINARI "CONFLICTUS", 2022
Rivoluzione visiva attraverso visioni rivoluzionarie: alfabeti, cinema e letteratura in URSS a cura di Massimo MAURIZIO e Vittorio Springfield TOMELLERI, 2018