Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
372 pages
1 file
Vigevano, 1975) si è laureato in Storia e critica del cinema a Pavia con Alberto Farassino e ha conseguito un Dottorato di ricerca presso l'Università Cattolica di Milano. Nel 2001 ha vinto il Premio Ferrero (sezione saggi), e da allora collabora a «Cineforum». Scrive di libri sulle pagine di cultura di «il manifesto» e su «Close-up». Ha pubblicato numerosi saggi in volume e in rivista, sia di carattere storico, sia di carattere teorico. È docente di Teoria e tecniche dei linguaggi audiovisivi presso l'
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizzazione scritta del titolare del copyright Per eventuali omissioni si resta a disposizione degli eventuali aventi diritto In copertina: l'edizione della Divina commedia postillata da Clemente Rebora aperta sull'incipit del canto XXXIII del Paradiso (Archivio Storico dell'Istituto della Carità, Fondo Rebora, Stresa; fotografia Centro Novarese di Studi Letterari) L'autore ha chiesto di indicare sempre le date originarie degli scritti, non aggiornando le note se non nei casi segnalati; inoltre è particolarmente grato al migliore amico degli anni dell'Università Cattolica, conosciuto durante le lezioni di Giuseppe Billanovich, Valerio Rossi, senza il quale molte pagine non ci sarebbero e non avrebbero neppure senso, in una comunione culturale e spirituale; un'ulteriore richiesta dell'autore riguarda la dedica: «Ai miei genitori» Mario Soldati tra Livio Garzanti e Arnoldo Mondadori: le lettere della svolta «La giornata di oggi, passata a Cinecittà in una atmosfera quasi di organizzazione bellica agli ordini del vecchio PWB, mi ha molto depresso. Lo spettro di questi mesi estivi a Roma, tra tuniche clamidi borchie calceamenta etc., mi atterrisce. Proietto, quindi, tutte le mie speranze sul futuro autunno e inverno. So che devo, assolutamente, per ragioni bancarie […] e fiscali, subire questo lungo martirio in modo da assestare le mie finanze. Ma dopo… dopo vorrei davvero, se possibile, uscirne una volta per tutte: venire a Milano con famiglia, armi e bagagli: scrivere pour de bon». 1 La svolta decisiva, che nella storia editoriale di Mario Soldati è rappresentata dal passaggio alla Mondadori, ha una testimonianza inedita e importante in una lettera scritta nel 1958 da Roma, dove lo scrittore ha trascorso le feste pasquali con la famiglia e deve girare alcuni provini per il Ben Hur.
Independenty Published, 2019
Il valore dell'impegno, dello sforzo, della fatica, del sudore e del sacrificio nell'educazione e nella vita.
M. Iodice – R. Spataro, Dizionario dei latinisti italiani del XX secolo, Roma, LAS – Libreria Ateneo Salesiano , 2021
Appunti su Franco Scaldati e sul documentario "Gli uomini di questa città io non li conosco" di Franco Maresco.
il 996 – Rivista del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli, 2024
Per il progetto "Belliani del Novecento", la rivista del Centro di Studi Giuseppe Gioachino Belli ha iniziato a pubblicare i contributi appena arrivati. Come precisa Marcello Teodonio nell'introduzione, "abbiamo deciso di ripercorrere la critica belliana (in senso ampio) con monografie dedicate a tutti gli studiosi che dagli ultimi decenni dell’Ottocento e per tutto il Novecento si sono dedicati al nostro grande Belli. Si tratta, dunque, di una quarantina di profili: abbiamo affidato ai massimi esperti della materia l’analisi dei lavori compiuti da questi studiosi e del contributo da loro dato alla conoscenza e alla diffusione dell’opera di Belli. Nella nostra rivista accoglieremo e pubblicheremo progressivamente i profili: l’intento è, però, quello di raccoglierli tutti in una pubblicazione che segua un percorso cronologico e che costituisca un punto di riferimento per la storia della fortuna critica, editoriale, linguistica e filologica di Giuseppe Gioachino Belli".
Biblioteca Teatrale/Bulzoni Editore, 2021
An eclectic, visionary and ironic actor, Mario Scaccia (1919-2011) traversed sixty-five years of performing arts history as one of the most dazzling eyes on the Italian scene. An appreciated interpreter of the classics (especially Molière and William Shakespeare), he cultivated the comic-grotesque of Eugène Ionesco, Friedrich Dürrenmatt and Samuel Beckett, rediscovered forgotten playwrights of our 19th century and proposed new works by Italian and foreign authors. An authentic spirit of his beloved Rome, he was the first to make the comedies of Ettore Petrolini a success. The book traces the main stages of Scaccia's human and artistic journey, from his beginnings after the war at the University Theatre and in Anton Giulio Bragaglia's company alongside Memo Benassi, to the revue with Macario and classical tragedies alongside Vittorio Gassman. In the 1960s, together with Franco Enriquez, Valeria Moriconi and Glauco Mauri, Scaccia founded the famous Compagnia dei Quattro; he then worked at the Teatro Stabili under the direction of great directors and as an independent with his own company. His working methods and ideas on interpretation are the subject of these pages, which present an important selection of unpublished documents and a precise reconstruction of a long adventure as an actor between theatre, cinema, television and radio.
Pepè Occhiato, com'era amichevolmente chiamato, è nato a Mileto il 10 novembre 1934 ed è morto a Firenze il 22 gennaio 2010. Orfano di entrambi i genitori ad un paio di anni di età soltanto (il padre è deceduto sulla nave mentre rientrava dall'Etiopia, la madre l'anno successivo), è stato affidato alla nonna materna. Ha frequentato il ciclo scolastico al liceo classico di Vibo Valentia e si è laureato in lettere moderne all'Università di Messina nel 1970 con una tesi sulla cattedrale di Gerace. Ha insegnato storia dell'arte e quindi ha avuto la nomina a preside. Ottenuto il trasferimento a Firenze, nella città del Fiore è andato in pensione nel 1996. Mi si è offerta l'opportunità d'incontrare Pepè Occhiato nel gennaio del 1974 a Nicotera. Organizzato da Achille Solano, si svolgeva un interessante convegno con tema "Documenti di Civiltà in Terra di Calabria", cui partecipavano il Direttore di "Studi Meridionali" Vincenzo Saletta, Dario Leone e altri. Naturalmente, siamo entrati immediatamente in cordiale amicizia. All'epoca andava di moda il ciclostile e trovandomi ad aver avviato nell'ambito della mia scuola una rivistina con titolo "Ϻαμερτινόν", l'amico mi ha fatto tenere un pezzo sull'antica sua città, che avrebbe poi inoltrato a una vera rivista. Così lo accompagnava nel dicembre: «Intanto sarai tu a pubblicarlo per primo sul tuo numero unico. Ti ringrazio tanto dell'ospitalità e ti prego di conservarmene poi qualche copia. Spero d'incontrarti presto a Nicotera». All'iniziale approccio seguiva a febbraio altro con i ringraziamenti e nel mese susseguente mi faceva pervenire due eccellenti fatiche apparse sull'Archivio storico di Calabria e Lucania e sui Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Arte Medievale e moderna della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Messina. Nel secondo periodico, diretto dal Prof. Alessandro Marabottini, col quale aveva sostenuto l'esame di laurea, si comprendeva una geniale indagine sulla datazione della cattedrale di Gerace. Lo studioso, perennemente sulle
Quaderni della Decrescita n.3 2024
Abstract. Una indagine alla ricerca delle origini della lunga, irrisolta contrapposizione tra “rossi” e “verdi”. Un dialogo a distanza tra alcuni protagonisti della “primavera ecologica”. Dalla critica allo sviluppo alla decrescita. L’idea di un comunismo della decrescita – o di una decrescita comunista - potrebbe essere la chiave di volta che unisce i movimenti antagonisti e prospetta un’alternativa alle logiche del mercato, del denaro, del dominio sulla natura. Sommario: Un auspicio e una necessità - Ecologia, una scienza eretica - L’ecologia, come l’economia, è sempre politica - Una primavera senza frutti - L’ecologia politica non è né di sinistra, né di destra, nemmeno in mezzo, ma “oltre” - La critica ecologista nella sinistra - Cinquant’anni perduti - Una partita ancora aperta - A mo’ di conclusione, molto approssimativa e provvisoria.
2019
Nel gennaio 1959 Cesare Zavattini decide di scrivere a Mario Soldati, certo di trovare il compagno adatto per un suo progetto. L'idea è quella di mettere in piedi un'inchiesta televisiva da intitolarsi L'Italia che legge, usando la televisione come mezzo di propaganda per stimolare l'interesse degli italiani per la lettura. Zavattini considera Soldati l'alleato ideale in questa battaglia perché incarna la figura di un intellettuale, già noto come scrittore e regista, che è ormai anche un personaggio televisivo grazie soprattutto alla sua precedente inchiesta Viaggio nella valle del Po alla ricerca dei cibi genuini.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Mosaico italiano [ISSN 2175-9537], 2021
Archivio di Stato di Rieti , 2012
Antologia Vieusseux, 2018
https://www.diamtrader.net/2021/11/i-trattamenti-degli-smeraldi.html, 2021
Padova e il suo Territorio, 2021
Associazione Storica del Medio Volturno, Annuario 2021, Nuova serie n. 10, 2022