L'ORDINAMENTO GIURIDICO

per essere tale ha bisogno di regole; tali regole costituiscono il DIRITTO di una data organizzazione, ovvero formano un ORDINAMENTO GIURIDICO (insieme delle norme giuridiche di un gruppo sociale). Il diritto si differenzia dal comando morale o religioso perché le regole etiche o i precetti religiosi sono volti a perseguire la perfezione individuale o un progetto trascendente, le regole giuridiche tendono, invece, a regolare i rapporti fra i soggetti di un'organizzazione sociale e a tutelare i beni comuni.

Il diritto d'autore nella società dell'information technology: software, database, multimedia, 2005

* Il presente lavoro costituisce una rielaborazione del Capitolo I della Ricerca dell'Autrice su "Banche dati giuridiche e diritto d'autore" realizzata dall'unità di Ricerca dell'Università di Genova nell'ambito della ricerca nazionale co-finanziata dal MURST ex d.m. 3 dicembre 1998 dal titolo "Cofinanziamento programmi di Ricerca di interesse nazionale proposti dalle università e dagli osservatori astronomici, astrofisici e vulcanologici" sul tema "Il diritto d'autore nella società dell'Information Technology: software, database, multimedia". Il progetto ha avuto ad oggetto lo studio dell'applicazione della normativa sul diritto d'autore a beni di nuova creazione, quali software, database e multimedia. La ricerca, di natura interuniversitaria, ha coinvolto le Università di Bologna, Trento, Venezia, Genova, Modena, Pavia, Camerino, Roma. Il programma è stato coordinato dall'Università di Bologna e si è sviluppato in undici linee di ricerca. SOMMARIO:-1. Il concetto di informazione tout-court.-2. L'informazione informatizzata.-3. L'informazione giuridica.-4. La rivoluzione di Internet.-5. I nuovi scenari per la ricerca dell'informazione giuridica in Rete.-6. I metadata.-7. Gli agenti intelligenti.-8. La fruibilità dell'informazione giuridica da parte dei cittadini.-9. I limiti di circolazione dell'informazione giuridica.

Perelman nasce giurista, gran parte della sua carriera si sviluppa nell'ambito filosofico. Il problema che deve affrontare un filosofo è quello del fondamento razionale delle decisioni perché riguarda il campo dell'applicazione delle norme giuridiche, inoltre è difficile liberarsene in relazione alla storia europea ove nella rincorsa alla certezza del diritto si erano sviluppati i totalitarismi, senza che un'efficace interposizione del diritto come valore avesse potuto fermarli. Anche il processo di Norimberga aveva mostrato il trionfo dell'autorità sul diritto nella sua espressione più conosciuta quella positivistico-legalista. Le conseguenze del tentativo "CARTESIANO" di formalizzare la civilis sapientia del diritto furono perseguite sia da Hans Kelsen sul piano della validità normativa, sia tramite la riorganizzazione logicistica del neo-empirismo viennese ed anglossassone. Perelman aveva varie posizioni tra cui mediare:

1999

Pubblicato in Luigi Lombardi Vallauri (ed.), Logos dell'essere, logos della norma, Bari: Editrice Adriatica, 1999, pp. 489-530.] Sommario: La prima parte (sezioni 1-3) introduce il tema: qual è il senso di una indagine ontologico-formale del cosiddetto mondo del senso comune? La seconda parte (sezioni 4-6) offre una prima analisi delle categorie e soprattutto delle strutture ontologiche su cui impostare tale indagine. Infine, la terza parte (sezione 7) offre spunti di sviluppo e accenna ad alcuni problemi aperti, vecchi e nuovi.

Papini voleva essere protagonista, agognava sempre ad un ulteriore sviluppo, dedicò la sua intera esistenza alla realizzazione di un'opera perfetta, fu costantemente dilaniato fra la coscienza della situazione reale e l'illusione di potersi nuovamente reinserire nel gioco, a tratti parlò perfino come un messia che auspicava di educare le nuove generazioni, probabilmente, per una serie di errori e scelte nefaste, in ciò fallì. Né profeta, né l'autore dello scritto perfetto, ma protagonista senz'altro, e protagonista meritevole di essere restituito al contesto storico-culturale che non lo vide spettatore passivo, ma "coscienza critica" dei fermenti, delle mode, delle tendenze e delle varie istanze da cui lo stesso contesto trae la sua fisionomia.

Ordine e ordinamento , 2019

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La soglia è lo spazio in cui lo statuto di qualcuno o qualcosa cambia. Gli spazi-soglia e il loro statuto ‘sottile’ ma di grande spessore semantico, servono a tenere insieme condizioni spesso non conciliabili – diventando così terreno di confronto e conflitto – oppure a definire un campo in cui la condivisione e la comprensione sanciscono la coesione di una comunità. L'ordinarietà liminale si configura come un progetto sottinteso in cui il varcare segna un passaggio di trasformazione.

Dei danni conseguenti ad un illecito risponde l'autore di questo. Se, beninteso, i primi (i danni) ed il secondo (l'illecito) possano dirsi avvinti da un "laccio", un legame, ovvero un nesso (causale). Il relativo accertamento è dunque passaggio obbligato del giudizio di responsabilità. Le sole azioni (od inazioni) ed il relativo exitus, assieme allo stato dei luoghi e/o altre situazioni o circostanze eventualmente rilevanti, sono prese in considerazione ai fini dell'accertamento in discorso, di natura dunque obiettiva, ovvero fattuale. Nella pratica, però, capita spesso che quest'ultimo sia condizionato da valutazioni/giu-dizi di natura invece normativa. Non a caso si suole parlare di «causalità giuridica». Quando, invece, l'accertamento della causalità è davvero obiettivo/obiettivato, allora, in tali casi, si suole parlare di «causalità semplice», o bruta (e, specularmente, di responsabilità assoluta 1 ). La prova della causalità, e le relative argomentazioni, sono comunque sia cruciali. Vero e proprio snodo del sistema di allocazione del danno. RIFERIMENTI NORMATIVI: artt. 1218, 1223, 2043, 2050 ss. c.c.; artt. 40 s., 45 c.p. SOMMARIO: SEZIONE I. TEORIE CAUSALI. -1. Premessa. -2. Prime teorizzazioni. -3. La teoria della condicio sine qua non. -4. Correttivi (premesse giustificative). -5. Correttivi (singole teorie). -6. L'incertezza causale e la regola del "più probabile che non". -7. Conclusioni. -SEZIONE II. PRINCIPI E REGOLE APPLICATIVE. -1. Causazione e danno in diritto civile. -2. L'interruzione del nesso causale. -3. Causazione e concorso di colpa del danneggiato. -4. Le conseguenze immediate e dirette. -5. Causazione e lesione esterna del credito.