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I MUSEI CHE ABBRACCIANO

Il contributo che i musei possono dare per mantenere le persone con demenza il più possibile integrate nella trama di relazioni sociali e culturali è prezioso e attribuisce ai musei stessi un importante ruolo nella comunità. Da esperienze attivate presso alcune strutture museali si è riscontrato come l’arte sia in grado di incidere sulla memoria a lungo termine e possa riuscire ad estrapolare quello che le persone con Alzheimer hanno dentro, ma non riescono ad esprimere. Già da alcuni anni a livello internazionale sono stati avviati progetti dedicati a persone con differenti disabilità, al fine di rendere i luoghi della cultura accessibili e aperti a diversi pubblici: anche le iniziative rivolte a persone con demenza e a coloro che se ne prendono cura si sono moltiplicate. Dal report dei progetti pubblicati emerge che i benefici dei percorsi in museo pos- sono estendersi anche ben oltre la visita stessa, migliorando l’umore e l’autostima e riducendo lo stato d’ansia. Sia per il caregiver che per l’anziano, le esperienze in museo, in forma di percorsi strutturati e di laboratori, rappresentano un’occa- sione per socializzare e un momento di tregua nella “sfida” rappresentata dalla malattia. Le attività creative offrono infatti importanti stimoli, facilitando lo scambio di idee, aiutando a connettere il proprio vissuto con ciò che viene proposto, stimolando il recupero di memorie ed esperienze personali. Le persone fragili si sentono così protagoniste, interagiscono e si mettono in relazione con i propri “compagni di esperienza”, raccontando di sé, emozionandosi ed emozionando. Andare al museo, ad un concerto, alle mostre o partecipare a laboratori creativi, sono attività che fanno stare bene. Ma non è solo l’opera d’arte, il reperto o “la cosa bella” a far stare bene. E’ anche il fatto che altre persone intorno a noi provi- no le stesse emozioni e le stesse sensazioni. Nelle pagine a seguire troverete brevemente descritti i progetti di istituzioni, asso- ciazioni e professionisti che credono profondamente nel ruolo sociale del museo e che ogni giorno si impegnano affinché la cultura non sia solo per pochi ma diventi davvero accessibile a tutti.