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Dall'iconoclastia all'arte contemporanea. Parte I.
Perché Marcel Duchamp? N. 1, 2019
E/C, 2013
Soffermandoci sul problema dello statuto estetico dei ready-made di Duchamp e meditando su alcune tesi di Wittgenstein, ci proponiamo di indagare il rapporto tra sensibilità e linguaggio, tra percezione e giochi linguistici, nonché tra arte e linguaggio verbale. Se con Wittgenstein pensiamo che la comprensione estetica non possa prescindere dagli elementi sensibili dell'opera d'arte, ossia dalla materia, dalle linee e i colori che si configurano al fruitore sempre in modo diverso, e se i ready-made sono veri e propri oggetti d'uso comune rifunzionalizzati come oggetti d’arte, con un’operazione tanto provocatoria quanto critica, ci chiediamo quale sia il valore di questi oggetti che, pur non presentando elementi sensibili con lo statuto d’arte da interrogare, pretendono tuttavia di essere considerati opere d'arte. E qual è la riflessione sul rapporto tra linguaggio artistico e linguaggio verbale, e anche dunque tra arte e filosofia, che essi istituiscono? I titoli dei ready-made, veri e propri giochi linguistici, aprono loro uno spazio interpretativo, danno loro senso. I ready-made presentano in tal modo un oggetto d'uso comune, un orinatoio, una ruota di bicicletta, sotto un nuovo aspetto: ma cambia davvero l’aspetto dell'oggetto o muta solo, piuttosto, la sua interpretazione ovvero il suo significato? Per Wittgenstein la comprensione estetica mette in gioco il vedere-come: la materia di un'opera d'arte, pur rimanendo sempre la stessa, fa tuttavia emergere di volta in volta significati sempre nuovi. Cogliamo così, attraverso il sensibile, le condizioni indicibili dell'opera d'arte, la quale esibisce ciò che la filosofia, nel linguaggio verbale, non può mai dire una volta per tutte. Nel caso dei ready-made la nostra comprensione non rimanda alla materia: non resta alcun sensibile da interrogare, ma solo l'idea e il gioco messo in moto da Duchamp per mezzo del linguaggio verbale; l’idea non emerge infatti dall'interno dell'oggetto, bensì è esterna, gli viene conferita dal gioco linguistico che lo accompagna. Già sempre l’opera d’arte si rimette al linguaggio verbale per essere compresa: in esso prendono forma di volta in volta le interpretazioni, ma il linguaggio verbale non potrà mai esaurire l’autonomia del significare del suo sensibile. Bibliografia Cabanne P., Marcel Duchamp. Artista culto del ´900, Rusconi, Santarcangelo di Romagna 2004. Duchamp M., Scritti, Abscondita, Milano 2005. Danto A., La destituzione filosofica dell’arte, Celeste Edizioni, Siracusa 1992. Desideri F., Forme dell’estetica. Dall’esperienza del bello al problema dell’arte, Laterza, Bari 2004. Garroni E., Estetica. Uno sguardo-attraverso, Garzanti, Milano 1995. Gerrard S., Wittgenstein plays chess with Duchamp or how not to do philosophy: Wittgenstein on mistakes of surface and dept, http://www.toutfait.com/. Humbert M., Giochi linguistici e linguaggio in Duchamp in Studi in onore di Carlo Argan, La Nuova Italia, Firenze 1994. Paz O., Apparenza nuda. L’opera di Marcel Duchamp, Abscondita, Milano 2000. Wittgenstein L., Ricerche filosofiche, Einaudi, Torino 1999. - Libro blu e libro marrone, Einaudi, Torino 2000. - The Big Typescript, Einaudi, Torino 2002 - Osservazioni sulla filosofia della psicologia, Adelphi, Milano 1990. - Ultimi scritti sulla filosofia della psicologia, Laterza, Bari 2004.
Sul ruolo di Roma nella letteratura di I. Bachmann e M. L. Kaschnitz
Sugerio Abate Tutti gli scritti Parte I, 2023
In questo saggio si vogliono analizzare due opere illustri: Apollo e Dafne e Le Passage de la vierge à la mariée. I due lavori si diversificano nell’aspetto puramente iconografico ma mantengono gli stessi contenuti di cui Bernini e Duchamp si sono occupati in tre secoli di differenza.
Extract from paper 'Marcel Duchamp. Il Grande Vetro ovvero Viaggio nel Paese della Quarta dimensione' (2014).
Speciale "Alias-D": l'avventura dei Duchamp. Raymond Duchamp-Villon, un profilo critico nel centenario della morte.
Gli affreschi di Donato Decumbertino nel castello di Gambatesa, 1550. Sulle tracce di un enigmatico pittore transumante tra centro e periferia. Atti del convegno, Università degli Studi del Molise, Campobasso, 19-20 aprile 2018, in «Ricerche di storia dell’arte», 2020, n. 131, 2020
In 1550, the painter Donato Decumbertino painted a cycle of frescoes in the Castle of Gambatesa inspired by very important frescoes in Rome. Some years later far away in Apulia the painter Gianserio Strafella did almost the same. Far from being dismissed as two striking examples of the translation of Roman models in the province, the works by both painters are full of interest. First of all, is ‘Decumbertino’ just a ‘surname’ or does it refer to place where he was born? What do his paintings have in common with those of Gianserio Strafella, who in Cupertino was born indeed. These are the initial questions to answer in order to better frame an episode in Art History, that now appears more isolated and circumscribed in a profoundly changed cultural landscape.The relationship betwe- en the Painters and their Patrons is a good key to begin to provide some answers.
Introduction: Elisabetta Potthoff, 1990
The ancient myth of Oedipus is described in the drama of Hofmannsthal as an interior adventure. The hero will avoid his desteny but his story will accomplish. A voyage in the French Provence (1892) show him important monuments of the classic antiquity. In the theatre of Orange, the famous Comédie Francaise, played 'Oedipus rex' of Sophokles and this drama was the inspiration of Hofmannsthal
Mostra resa possibile grazie all'intervento del Organizzazione a cura del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude
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Imago. Studi di cinema e media, 2019
Annali Sismondi, 2022
Rivista di filosofia, 2014
Altritaliani, 2012
Arte lombarda, 195-196, 2022 (2-3), pp. 165-172
Lebenswelt, 2019
Marcel Duchamp. Interviste pomeridiane, 2020
Giornale critico della filosofia italiana, 2021
ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI: IL POSSIBILE: ISTRUZIONI PER L’USO. STUDI SULL’OPERA DI GIANFRANCO BARUCHELLO. Convegno Internazionale di Studi, 2025
Elephant & Castle, Il Silenzio, 2012