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Degree Thesis
L'articolo propone un'analisi della copertura mediatica delle statistiche ufficiali sull'economa del Paese tra il 2005 e il 2015, focalizzata sugli articoli giornalistici contenenti informazioni ritenute difformi o solo parzialmente rispondenti ai dati rilasciati dall'Istituto nazionale di statistica (Istat 1). L'esame di questo corpus così " problematico " mostra che le distorsioni informative individuate negli articoli non sono collegate solo a errori materiali nella trattazione giornalistica dei numeri ma anche alla ricerca di un sensazionalismo costruito mediante pratiche discorsive che possono essere descritte in una prospettiva semiotica.
La dimensione semiotica del discorso politico 1. L'efficacia del discorso: neoretorica e passioni Molti studi di ambito linguistico sul discorso politico sono oggi caratterizzati dalla riscoperta della retorica, per la precisione della neoretorica, come teoria dell'argomentazione focalizzata meno sulle questioni della logica e del dire vero del discorso, quanto sulla sua dimensione strategica, sulla sua capacità di costruire universi di credenze, sulla logica del verosimile 1 .
Valore,produzione;la stessa parola “economia testuale”suggerisce la possibilità di rapporti interdisciplinari tra semiotici ed economisti.Si trat- ta forse di un equivoco terminologico nato per caso,ma questo genere di equivoci può riverlarsi fecondo, purché il ricercatore non dimentichi le grandi differenze tra i due campi.
Gilles Deleuze e Félix Guattari (1930Guattari ( -1992, dopo aver sottolineato nel secondo capitolo di Millepiani. Capitalismo e schizofrenia (1980), per bocca di un certo professor Challenger, che la Terra non è altro che un «Corpo senza organi […] attraversato da materie instabili non formate, da flussi che andavano in tutti i sensi, da intensità libere o da singolarità nomadi, da particelle folli o transitorie» 1 , nel loro ultimo lavoro scritto a quattro mani, Che cos'è la filosofia? (1991), guardano a quelle attività umane che cercano di realizzare un «po' di ordine per proteggerci dal caos» 2 .
Etica ed economia, Mimesis
Le teorie esistenziali del debito finiscono sempre per giustificare o preparare la strada alle strutture dell'autorità. (D. Graeber, Debito. I primi 5000 anni) 1. Un racconto. Il divario tra etica ed economia ingegneristica Nel 1987 Amartya Sen, non ancora celebrato con il premio Nobel per l'economia, pubblica un libro intitolato On Ethics and Economics che rac-coglie i testi presentati in un ciclo di conferenze un anno prima (le Royer Lectures a Berkeley) e poi tradotto in Italia nel 2002 con il titolo Etica ed Economia. Nella prima lecture, Sen individua, nella storia del pensiero economico, due approcci: uno etico (anzi, "ethics-related") risalente ad Ari-stotele, e uno ingegneristico (o "logistic") risalente a Walras. L'approccio etico è quello che si riscontra nell'Etica Nicomachea dove Aristotele col-lega l'economia (oikonomia) alla politica: il perseguimento della ricchezza cioè è uno strumento di cui la politica si deve servire per realizzare il bene umano e quindi non può prescindere a sua volta dall'etica, dalla domanda 'come vivere?'. L'approccio ingegneristico walrasiano, invece, accantona i 'fini ultimi' e si concentra su problemi tecnici legati al funzionamento del mercato, caratterizzando le istituzioni sociali in modo semplicistico. Se si prende in considerazione il carteggio Poincaré-Walras,1 però, ci si rende conto che nei discorsi scientifici l'aspirazione alla conquista della mathesis universalis moderna accoglie una mentalità al passo con i tempi e con la possibilità crescente (grazie allo sviluppo tecnologico nell'osser-1 Cfr. L. Walras, W. Jaffe, vazione e nel calcolo), ma apparentemente senza limiti, di soddisfare ogni curiosità conoscitiva sotto l'egida di un 'codice dei codici' che spieghi tut-ti i fenomeni mondani. L'allontanamento dai 'fini ultimi' sembra dovuto all'attrazione fortissima esercitata dall'avanzata che le 'dimensioni spazia-li'-in senso non solo prettamente fisico ma anche lato-acquistano nella comprensione del mondo e della vita sociale e, probabilmente, è stato un effetto di orientamenti non consapevoli, seppur distruttivi in molti sensi, ma non strumentalmente diretti solo al mercato. In effetti, è piuttosto evi-dente oggi quanto sia difficile promuovere una visione della vita su scala individuale e collettiva all'insegna di un 'fine ultimo', espressione alquan-to svuotata di senso, in favore di un vivere che ha sciolto i legami con prospettive a lungo termine e con dimensioni che non ricadono immedia-tamente nella mediazione di merci e moneta. Walras, però, nella corrispon-denza si chiede 'come far sì che l'economia diventi come l'astronomia', comunicando l'esigenza di estendere il calcolo anche al contesto in cui i fenomeni economici prendono forma secondo uno schema matematico-fisico: troviamo così, uno accanto all'altro, i cardini matematici dell'eco-nomia come 'valore, utilità, domanda, offerta' e i concetti spazio-temporali scientifici come 'masse, forze, velocità, scambio, movimento' (come non pensare a Bergson?). È questa avanzata unificante e appiattente che con-ferisce un senso di onnipotenza all'attività calcolante dell'economia che aspira a una straordinaria centralità epistemologica e non ha nulla di mera-mente esemplificatorio ma tanto di fallimentare, come si evince dai dubbi
Questo documento potrebbe non essere adatto a tutti i corsi di Semiotica in quanto sono appunti legati al corso di Semiotica 2014-2015 tenuto da C. Marmo. Contiene solo metà degli argomenti del corso, ma potrebbe essere propedeutico per un eventuale esame di semiotica.
2016
The semiotics research in the design field often deals with the problem of meaning. Beyond aesthetic and functional issues, it is a “problem” due to its relation with the fact that the world of the artifacts is not always structured as a system of signification, where the meaning identification of an object is often merely a descriptive exercise. The vision of the artifacts within the social practices still – even if relevant in the socio-semiotics – leads, in my view, to partial results. Thus, from where should one start to identify the sense of things? The answer, that is, the direction of research, theoretical and applied, is then sought within the Peircean pragmatistic view of meaning: the sense and the meaning of objects are in the mental habits and behavior they are able to produce. Then, it is a matter of searching the sense of things in the ways through which the objects are able to influence and guide our will to act and think. This has significance not only in the everyday practice, but also in the mental formation (e.g. preferences, ideological positioning, etc.), starting with the idea that «what a thing means is simply what habits it involves» (CP 5.400).
La società contemporanea sta vivendo un'epoca del frammento la cui complessità è determinata da una serie di fattori che hanno definitivamente mutato l'ordine della società moderna: l'innovazione tecnologica, la globalizzazione, la crisi delle ideologie e Internet, sono solo alcuni degli elementi che hanno contribuito a ridefinire la nostra epoca come postmoderna, attributo che non indica una fase tardiva della modernità, ma un periodo storico segnato da una discontinuità netta con il passato. È stato Lyotard il primo ad inaugurare il termine postmodernità. Nel 1979, in La condition postmoderne, sottolinea infatti come l'ingresso nell'epoca postmoderna sia stato determinato dalla fine delle grandi narrazioni e delle interpretazioni totalizzanti della realtà, a cui è conseguito un indebolimento dei modelli, delle forme e dei valori universali che in passato erano prodotti proprio da questo tipo di narrazioni. Sarà questa fine, causata dai processi storici del Novecento, a produrre una discontinuità con la modernità 1 . Bauman definisce la postmodernità come modernità liquida, poiché "nessuna delle forme di vita sociale è in grado di mantenere a lungo la propria forma" 2 : siamo insomma entrati nell'era del post-paradigma, in cui la cultura si contrappone ad ogni tipo di meccanismo omeostatico in grado di dettare norme e doveri e consolidare la società attraverso forme solide e conformistiche 3 . La liquidità impone un tipo di meccanismo votato al cambiamento costante e alla flessibilità, il quale genera individui dal forte senso di smarrimento e frustrazione generale, causati dall'inconsistenza della propria identità liquida: "l'individuo indossa tante identità nel grande palcoscenico del sociale, coerenti con la rappresentazione di sé che intende comunicare agli altri [...]: il rischio è che, quando le luci del palcoscenico si spengono o si attenuano, dietro a ogni maschera non resti che il vuoto." 4 La flessibilità della cultura liquida è perfettamente aderente e funzionale ad una società fondata sul consumo come valore di vita, nella cui dimensione l'individuo può esprimersi costruendo, cambiando o sostituendo con frequenza e rapidità la propria identità con i pezzi di ricambio che il mercato propone. Il consumismo, vero e proprio attributo della società postmoderna, acquista infatti il ruolo cardine che nell'epoca moderna era riservato al lavoro. In questa prospettiva, la felicità è associata alla crescita quantitativa e intensiva di desideri, i quali producono un meccanismo di facile sostituzione degli oggetti, incaricati di soddisfare il desiderio fugace e transitorio solo per un breve lasso di tempo. Il meccanismo infatti deve garantire la rapida sostituzione delle merci per alimentare l'economia consumistica: un circuito edonista composto dalla mancata soddisfazione del desiderio e 1 Cfr.
Con questo breve saggio, attraverso la lettura di diversi passi di Svetonio e della sua vita di Domiziano, si vuole dimostrare come i provvedimenti di carattere economico durante il principato domizianeo vedano prevalere ragioni di carattere politico e sociale e paure legate alla psiche di Domiziano, piuttosto che una chiara e lungimirante politica economica.
Parallela 3, Narr, Tubingen, 1986
Lavinla I,IERLINI B,aÀBARESI (Parma) L',{I'IALISI DEL DISCOTìSO ECONOUICO: DIDATTICFtr] TMPLTC]AZTONI TEORICIIL E,APPLICAZ]O}II
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Krypton n°4, pp. 52-61, 2014
DALOISO M. (a cura di), Scienze del linguaggio e educazione linguistica, Torino, Loescher-Bonacci, pp. 177-192, ISBN 978-88-201-2640-7 , 2015
Filosofi(e) Semiotiche, 2020
Semiotic Papers - Lettere semiotiche
Parma: Edizioni Zara, 1983
in: Chamber Orchestra of Europe - direttore e solista Leon Fleisher, 1997