Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
Appunti di prima annualità letteratura francese, corso L12 mediazione linguistica sul romanzo di formazione francese. Testi affrontati: "L'Histoire Comique de Francion" di Charles Sorel, "Les égarements du coeur et de l'esprit" di Crébillon Fils e "L'Education Sentimentale" di Flaubert.
in Reimmaginare la Grande Galleria. Forme del sapere tra età moderna e culture digitali, Atti del convegno internazionale (Torino 1-9 dicembre 2020) a cura di E. Guadagnin, F. Varallo, M. Vivarelli, Torino 2022 (Prospettive storiche. Studi e ricerche, collana diretta da G. Cuniberti), pp. 146-166., 2022
prima edizione febbraio 2022 isbn 9791280136688 edizione digitale www.aAccademia.it/grandegalleria book design boffetta.com La pubblicazione del presente volume è stata realizzata con il contributo del Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino, all'interno del progetto "Documenti per lo studio delle collezioni dei duchi di Savoia e della Grande Galleria" Immagine di copertina elaborata da:
Chiara Ruberto, 2017
Rivoluzione del 1789 rompe con il passato e segna l'inizio di un periodo nuovo. è il tema e lo scenario principale della produzione letteraria dell'800.
L'Agrégation d 'italien, nata nel 1900, è, insieme al CAPES d'italien, 2 nato nel 1950, il concorso pubblico annuale per il reclutamento degli insegnanti d'italiano nelle scuole medie inferiori (collèges) e superiori (lycées) in Francia. Ogni anno, il ministero francese della pubblica istruzione (Ministère de l'Ėducation nationale) bandisce, per l'anno successivo, circa una dozzina di posti per l'Agrégation d'italien e circa una cinquantina di posti per il CAPES d'italien; sempre con un anno di anticipo, il ministero pubblica i programmi dei concorsi. Per le prove di admissibilité, cioè scritte (e, limitatamente all' Agrégation, anche per le prove di admission, cioè orali) i candidati devono preparare un programma composto da alcuni argomenti di letteratura italiana (quattro argomenti per l'Agrégation, due per il CAPES) scelti dai rispettivi presidenti della giuria del concorso. 3 In un recente passato, preparando l'Agrégation d'italien e cercando dei chiarimenti sullo svolgimento delle varie prove scritte e orali, ho letto i resoconti dei concorsi degli ultimi anni. I resoconti, pubblicati dal ministero, sono redatti, ogni anno, dal presidente della giuria del concorso, anche al fine di fornire suggerimenti ai futuri candidati. La lettura dei resoconti mi ha spinto, da un lato, a riflettere sui criteri con cui la giuria sceglie gli autori in programma, dall'altro, a pormi le seguenti domande relative alla percezione della letteratura italiana in Francia: in che misura i programmi di Agrégation contribuiscono a veicolare in Francia un canone della letteratura italiana? Qual è l'evoluzione di questo canone dall'anno di nascita dell'Agrégation d'italien fino 1 Questo articolo è una versione italiana, lievemente modificata (aggiornata al 2013 e adattata a un pubblico italiano), di una ricerca che avevo presentato il 14 marzo 2009 a Parigi, alla Maison d'Italie, in occasione della giornata di studi L'Italie vue d'ici. Langues, cultures, représentations nouvelles organizzata dal Centre Interdisciplinaire de Recherche sur la Culture des Echanges (CIRCE) e, in paritcolare, da Jean-Charles Vegliante e Ada Tosatti. Cf. Massimo Lucarelli, « Le panthéon de la littérature italienne dans les programmes de l'Agrégation d'italien », in L'Italie vue d'ici. La traductionmigration, sous la direction de Ada Tosatti et Jean-Charles Vegliante, Paris, L'Harmattan, 2012, p. 243-260. 2 La sigla CAPES significa Certificat d'Aptitude Pédagogique à l'Enseignement Secondaire. I professori detentori del CAPES (professeurs certifiés) devono fare più ore e hanno un salario più basso rispetto ai professori detentori dell'Agrégation (professeurs agrégés). Solo gli agrégés possono insegnare nelle classes préparatoires, un biennio post-maturità che prepara studenti particolarmente brillanti ai concorsi d'ingresso per le Grandes Ėcoles (scuole d'eccellenza come l'Ėcole Normale Supérieure). 3 Fino al 2010, gli argomenti in programma per le prove scritte del CAPES d'italien erano tre, scelti (salvo eccezioni) tra i quattro argomenti in programma all'Agrégation d'italien. Dal 2010, gli argomenti in programma agli scritti del CAPES sono due argomenti che l'anno precedente erano in programma all'Agrégation.
Il Libro dei Morti di Merit o secondo papiro di Kha, 2021
Lo studio è inserito nel volume di Luca Peis, "Il Libro dei Morti di Merit o secondo papiro di Kha" ed è inerente al fondo epistolare “Luynes” della biblioteca dell’Istituto di Francia: il fondo contiene la corrispondenza del duca Honoré d'Albert de Luynes, collezionista e proprietario del papiro di Merit (prima di donarlo alla Biblioteca nazionale di Francia). Sono stati cercati ed estrapolati alcuni riferimenti relativi all’ambito egittologico (come ad esempio il finanziamento degli scavi presso la Sfinge di Giza) al fine di poter comprendere il pensiero del duca anche dai suoi scritti più personali.
2021
The manuscript containing the Romanzo di Francia, also known as the Libro di Fioravante, belongs to the type of manuscript whose interest goes beyond the work itself, since its physical aspect, the main features of the text, the graphic as well as linguistic and stylistic characteristics of the anonymous scribe or author of the text allow the reader toview a little-known and little-documented socio-cultural context of popular culture in fourteenth-century Naples. This work, which I would describe as an interesting example of variation in the literary canon, is transmitted by a single manuscript held at the Bibliothèque nationale de France and catalogued as Ital. 859
Colombo, Paolo, "Leopardi 1819: appunti per un romanzo" in RIVISTA DI LETTERATURA ITALIANA, v. 2016/3, (2016), p. 51-63. , 2016
Il contributo, dedicato all’abbozzo di romanzo steso da Leopardi nella primavera del 1819, consta di tre parti, ciascuna mirata all’approfondimento di specifici aspetti. Una prima riflessione intende far luce sulle reali possibilità di risalire a un titolo d’autore valido ; l’indagine si concentra poi sull’effettiva consistenza di un impianto epistolare deltesto ; si conclude con un’analisi del rapporto tra esperienza biografica e suggestioni letterarie.
MARTEDÍ 12 NOVEMBRE -LEZIONE 2 Fotocopia del sonetto di Dante (1265-1321) "Tanto gentile e tanto onesta pare". Analisi del sonetto a cura di Gianfranco Contini. Quest'ultimo è nel 1912 e morto nel 1990 sempre a Domodossola. Tutta la sua carriera si è svolta presso poche ma prestigiose università, tra cui quella di Friburgo (cittadina Svizzera), quella di Firenze e la scuola superiore di Pisa (sorta di collegio, al quale è difficile essere ammessi, si entra per concorso; esige la frequenza dei corsi normali e di alcune lezioni impartite all'interno del collegio). È stato maestro di filologia italiana e critica del testo (ha riportato in Italia il termine Ecdotica → critica del testo). Durante la sua carriera ha esaminato le varianti di determinate opere, ha praticato critica del testo (individuare il testo originario) e ha anche anche illustrato il modo di lavorare e di scrivere di alcuni grandi scrittori. Le opere di Contini sono: 1939 Esercizi di lettura sopra autori contemporanei; 1942 Un anno di letteratura; 1970 Varianti e altra linguistica; 1972 Altri esercizi; 1974 Una lunga fedeltà a Eugenio Montale; 1976 Un'idea di Dante; 1976 Breviario d'ecdotica; 1989 Quarant'anni d'amicizia. Alcune edizioni critiche delle rime di Dante, del Canzoniere di Petrarca, dell'Opera in versi di Eugenio Montale. Ha curato Il fiore e il tetto d'amore che presenta come attribuibili a Dante Alighieri fra le opere giovanili e di minore importanza, anche se, non ne ha la certezza. I saggi più importanti sono :
Ho deciso di analizzare come la lettura sia impiegata per strutturare la crescita di un personaggio all'interno di alcuni romanzi di formazione contemporanei: quanti e quali libri vengono inseriti nel racconto e con quali implicazioni nella Bildung del protagonista? Ho individuato un corpus di testi compresi fra gli anni Novanta e la contemporaneità più stringente, nel tentativo di verificare un'ipotesi interpretativa di fondo: una tendenziale ritrovata centralità del libro e delle sue funzioni pedagogiche, dopo la marginalizzazione attuata dalla temperie postmoderna. Si assiste infatti in tale periodo al fenomeno della cosiddetta transmedialità (o intermedialità), ovvero all'irruzionea scopo per lo più mimetico dei nuovi media, con le loro modalità comunicative e la loro incessante velocità, nel perimetro della letteratura, ibridandone e screditandone le peculiarità specifiche. Manca, avvertono i critici, il tempo per formarsi, per trasformarsi e, se ciò accade, non accade leggendo. Tuttavia nell'arco di qualche decennio, ben visibile è lo svuotamento (talvolta anche l'aperta contestazione) di questi presupposti fino al loro ribaltamento: troviamo Bildungsroman in cui il protagonista afferma che sono i libri a metterlo gradualmente al mondo. Più autori delineano parabole in cui il leggere è snodo fondamentale di mutamento e lo fanno accomunati, nei loro romanzi, da una certa professionalizzazione dell'atto (i personaggi sono studenti, docenti, ricercatori, editori, scrittori…) e da un più o meno insistito scarto temporale (con ambientazioni dagli anni Venti, agli anni Settanta o Ottanta): forse perché proprio l'anacronismospezzando tentazioni mimetichepuò essere strumento d'accesso privilegiato alla contemporaneità, talvolta così poco letteraria?
Itinerarium, 2018
The ecclesial, theological and pastoral renewal invoked for the whole Church by the Second Vatican Ecumenical Council has pushed the Franciscan family to a serious rethinking of its own spirituality, for a renewed presence in the world and an ever more effective evangelical and evangelizing action. The "continuous return to the sources of every form of Christian life and to the primitive inspiration of the institutes, and at the same time the adaptation of the institutes themselves to the changed conditions of the times" advocated by the Conciliar Decree Perfectae Caritatis, led the Order of Franciscan Friars, not only to the drafting of the new General Constitutions but also, and above all, together with the entire Franciscan family, to an update of the studies on the writings of Francis of Assisi. In this contribution, we will try to understand the importance of formation and study in Franciscan life and we will try to draw from it some identifying and qualifying elements. It will be necessary first of all to refer to Francis of Assisi and his writings. The perspective of St. Bonaventure will be analyzed subsequently, in a synthetic and summary line. And finally, the characteristics of Franciscan formation and the importance of study in the life of the Franciscan Friars will be outlined, starting from today's indications provided by the documents of the Order of Franciscan Friars.
"Polyhesis. Filologia, interpretazione e teoria della letteratura", a I, n.2, 2020
Review of Françoise Lavocat, Fait et fiction. Pour une frontière (Italian edition: Fatto e finzione. Per una frontiera, Roma, Del Vecchio Editore, 2021, 756 pp.). In Polythesis, I, 2. http://riviste.unimc.it/index.php/polythesis/issue/view/141/showToc
M. Lecco (ed.), Studi sulla Letteratura Cavalleresca in Francia e in Italia (secoli XIII-XVI) Volume 3, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2020
I volumi pubblicati nella Collana sono sottoposti a un processo di peer review che ne attesta la validità scientifica.
2009
Questo mio lavoro consiste nella lettura analitica di tre testi letterari apparsi in Francia nel periodo di fine Ottocento (o "fin-de-siècle"): Sixtine di Remy de Gourmont, Là-Bas di Joris-Karl Huysmans e Paludes di André Gide. Il fine che qui mi propongo è quello di individuare in essi, romanzi-non-romanzi dalla chiara ibridazione formale, gli elementi di un discorso critico sotteso alla narrazione. Discorso che si rivolge al "lettore attivo", da me definito in questo modo poiché il suo contributo -che consisterebbe nel porsi le domande suscitate dal testo-è fondamentale per la costruzione del senso che si trova al di là del suo grado zero di lettura. La tesi si articola in tre parti, organizzate in sei capitoli. La prima parte [capitolo 1] è dedicata ad un'introduzione sul genere Romanzo Critico e comprende una descrizione dei testi considerati, oltre che dei loro autori. La seconda parte [capitolo 2] riguarda alcune strutture e tecniche ricorrenti nel Romanzo Critico, come la "mise en abyme", l'ipertrofia paratestuale e l'intertestualità. La terza parte [capitoli 3, 4, 5 e 6] è infine un'analisi trasversale dei "romanzi" considerati, che mira ad individuare gli elementi di critica letteraria ed i riferimenti a teorie estetiche o narratologiche inseriti -esplicitamente o non-nella narrazione, in forma di accenni alla cultura e al Siècle corrente [capitolo 3], di discussioni che hanno per oggetto la scrittura [capitolo 4] ed infine di citazioni visive con intento critico [capitolo 5]. Nel capitolo 4 ["Il laboratorio dello scrittore"] compaiono indicazioni critiche che sono al contempo micro-teorie relative al mestiere dello scrittore. Vi si trattano ad esempio i temi che fondano l'attività letteraria (dal "metodo", al "rapporto 6 tra realtà ed immaginazione", al passaggio dalla persona ispirante al "personaggio", fino ad elementi ancora più specifici come il "tema" di un romanzo, la "scelta dei nomi e dei luoghi", la "collocazione temporale" ecc.). Mentre il capitolo 6 contiene il risvolto propositivo dell'intento critico che accomuna i tre testi, fornendo ipotetiche soluzioni circa la questione delle sorti del romanzo a fine secolo, che sorgerebbe dalle ceneri del romanzo oggettivo-realista, indossando ali simboliste, ma non sapendo quali nuovi voli intraprendere. I tre autori in questione (Remy de Gourmont, Joris-Karl Huysmans ed André Gide) propongono, rispettivamente: il "Roman des ésprits", il "Suprannaturalisme" e infine un atteggiamento di scrittura (o "tono") che ho definito "indefinito esistenziale". Quest'ultima soluzione si presenta a mio avviso come la più moderna (da un punto di vista estetico-formale) delle tre, poiché in essa il momento critico e quello propositivo coincidono, ovvero la critica è implicita ed inferibile all'interno della proposta di scrittura stessa, che Gide attua senza troppo teorizzare (essendo il "teorizzare" tra gli oggetti contro cui egli rivolge la sua critica). Paludes (1895) sembra essere in anticipo, paradossalmente superandolo, su quello che sarebbe considerato il vero "romanzo moderno" di Gide, ovvero Les Faux Monnayeurs (1925), in cui l'eccesso di consapevolezza, sconfinando nel cerebralismo, ne indebolisce, a mio parere, l'aspetto finzionale, il suo essere romanzo. Paludes); o un titolo diverso (come nel caso del"L'Adorante" in Sixtine); oppure nessun titolo (come nel caso di Là-Bas, che contiene una biografia di Gilles de Rais). Si tratta poi di "romanzi" dalla forte densità intertestuale, in cui coesistono cioè molti tipi di "testo" (dal diario, all'agenda, alle note, ai biglietti, alle lettere), il che alimenta la dispersione dell'unità della figura dell'autore (che scrive anche "altro", oltre al romanzo) e del testo (che è quindi anche "altro", oltre ad essere narrazione); ed amplifica il concetto di riflessività attivato dalla mise en abyme. Non a caso, uno degli oggetti culto dei romanzi analizzati è lo specchio, che si trova sia nella stanza che ospita il protagonista di Sixtine, sia nello studio del protagonista di Là-Bas, come oggetto simbolista rivestito però di un nuovo significato: non più cioè ad evocare il gusto dell'eroe decadente, ma il disgusto di un "eroe senza qualità" di fronte al decadimento del genere "romanzo". Altro elemento che questi testi hanno in comune è lo scenario dei personaggi: tutti gravitanti attorno al mondo culturale, tutti accompagnati da un titolo, funzionale al discorso che devono sostenere o evocare. Lampante è in Là-Bas come le conoscenze di ogni personaggio siano pretesti per lo sviluppo dei contenuti teorici dei racconti inseriti nella narrazione. Ne deriva una forte ibridazione estetica, conseguenza di quella formale appena descritta, per cui Sixtine ha uno spiccato carattere filosofico, che dipende dalla riflessione costante del rapporto tra realtà ed immaginazione; Là-Bas si colloca al limite tra la narrativa e la saggistica, per la quantità di excursus eruditi che contaminano la storia; e Paludes si trova pure all'incrocio tra vari generi (teatro, filosofia, narrazione, prosa poetica). Questo genere di romanzo atipico può rientrare nella cosiddetta "letteratura di idee" , cui si sono dedicati all'epoca molti autori (Barrès,
Quaderni di «Letteratura & Arte», 2020
La letteratura italiana - e nello specifico quella romanzesca - giungeva in Francia nel XVII secolo con tutta l'autorevolezza guadagnata nei due secoli precedenti; quella francese, d'altro canto, veniva accolta con l'interesse tributato anche ai prodotti di altre nazioni. A metà del secolo è però ormai chiaro che i rapporti di forza sono mutati, se non capovolti, e il romanzo francese ha ormai uno status modellizzante per il pubblico italiano. Lo studio intende ripercorrere queste tappe, dalla sporadica traduzione occasionale all'operazione editoriale su larga scala, fino alle tarde risultanze di tale pluridecennale processo. L'analisi puntuale dei processi traduttivi dà preziose indicazioni per comprendere come la narrativa d'oltralpe venisse considerata in Italia. Emerge poi il ruolo decisivo di Venezia, che fu anche il principale centro di diffusione della produzione romanzesca.
Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n. 649004 Copia € 1,00 Copia arretrata € 2,00 L'OSSERVATORE ROMANO GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt Anno CLIII n. 285 (46.529) Città del Vaticano giovedì 12 dicembre 2013
La Disputa tra gli antichi e i moderni inizia nel 1664 il protagonista è Perrault in Italia alcuni eruditi in particolare Boccalini e Tassoni avevano posto il confronto tra antichi e moderni.
2016
En los ultimos treinta anos muchas publicaciones han aparecido en Francia para analizar la novela libertina francesa bajo un nuevo enfoque. A pesar de que estas novelas son poco conocidas por la critica francesa, se hicieron en Espana algunos estudios interesantes que se enfocan en la literatura libertina francesa del siglo XVIII. Los criticos contemporaneos, sin embargo, tratan de rehabilitar la literatura libertina insertandola en la historia de las ideas y de las corrientes literarias de la Ilustracion. La produccion libertina se olvido por mucho tiempo porque la grafica narrativa se fijaba mas en el cuerpo y en las unidades del cuento. Aunque varios investigadores franceses, sin duda, han aportado la mayor contribucion a la recuperacion y difusion de la literatura francesa libertina del siglo XVIII, es importante subrayar el enfoque critico de los investigadores espanoles que, en retrospectiva, han estudiado tambien la literatura libertina en su totalidad, teniendo en cuenta por...
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.