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2018
Numero 10 della serie "Quaderni Digitali di Archeologia Postclassica" diretti da Rosa Maria Carra. Si tratta del primo dei quattro QDAP (nn. 10-13) dedicati alla memoria di Fabiola Ardizzone da un folto gruppo di colleghi e allievi. Gli argomenti trattati sono stati suddivisi per tematiche: 1.Epigrafia e Storia; 2. Scavi, Topografia e Archeologia del paesaggio; 3.Ceramica; 4.Varie.
Per la costituzione di un fondo librario e documentale "Antonietta Boninu" Antonietta Boninu possedeva un consistente patrimonio di volumi, documenti e immagini, accumulato durante la sua lunga e prestigiosa carriera. Uno dei modi più adeguati per onorarne la memoria sarebbe la costituzione presso un ente pubblico di un fondo a lei dedicato, che raccolga tutti quegli strumenti che siano utili a chi faccia ricerca in ambito archeologico, soprattutto con riguardo alla Sardegna antica. L'intervento intende illustrare, anche con alcuni esempi di quanto disponibile, il percorso di selezione e prima sistemazione dei materiali in vista della loro cessione per la pubblica fruizione.
Papiri, medicina antica e cultura materiale, 2018
Sono molto grata ad Arnaldo Marcone e a Nicola Reggiani che, invitandomi a parlare di Isabella Andorlini e dei suoi contributi nel campo della papirologia letteraria, mi hanno fatto un grande onore e dato la possibilità di rendere omaggio ad una persona straordinaria, alla quale sono legata da preziosi ricordi.
"Greek Medical Papyri - Text, Context, Hypertext", ed. by N. Reggiani, «Archiv für Papyrusforschung», Beiheft XX, Berlin - Boston, De Gruyter, 2019
Si tratta di un contributo alla raccolta antologica di studi dal titolo “Ritratti di Donne Aretine”; donne che hanno assunto un certo ruolo nella storia della Città, come l’eroina Ippolita degli Azzi che, secondo la leggenda, avrebbe gestito e sostenuto l’assedio della Città di Arezzo all’indomani della “rotta di Campaldino”. Una creazione di un mito giustificativo di un sentimento romantico di “aretinità” sulla scia del neo-gotico di fine Ottocento? Nello studio in collaborazione con il prof. Giovanni Galli Ippolita degli Azzi, come una creazione mitica ed incarnazione di un ideale e, forse, non è mai storicamente esistita.
Isabella Andorlini: "πολλὰ ἰατρῶν ἐστι συγγράμματα. Scritti sui papiri e la medicina antica", a cura di Nicola Reggiani, Firenze: Le Monnier, 2017
Based as it is on a stringent method of research, the results are always sure»: non c'è forse miglior apprezzamento per il lavoro d'indagine multidisciplinare e sfaccettata che un papirologo deve intraprendere su qualsiasi testo voglia studiare. È con queste parole che Louise Canberg Youtie -riconosciuta come «one of the finest, most precise decipherers or, with another word, 'readers' of papyri» 1 -salutava, in una missiva dell'11 dicembre 1981 2 , il lavoro di Isabella Andorlini e i risultati delle sue ricerche in più di trent'anni d'impegno scientifico, che ora, e quasi in modo da seguire idealmente quell'esortazione finale di Louise Youtie: «keep up the good work!» -, si vogliono riproporre in queste pagine, con doverosi minimi aggiornamenti 3 e necessariamente selezionati. A fronte di un'ingente mole di pubblicazioni, fra monografie, curatele e articoli comparsi nelle più varie sedi (come testimonia la bibliografia completa riportata a inizio volume), si è reso in effetti indispensabile operare una difficile scelta, dettata dai limiti che una edizione cartacea sempre impone. L'attenzione è stata rivolta, quasi d'obbligo, a quel settore della papirologia che l'Autrice ha frequentato più intensamente, vivendo più approfonditamente nel corso della sua attività di ricerca: i testi di soggetto medico. Disciplina scientifica ma anche uman(istic)a, la medicina sicuramente si confaceva a quel lato umano che unanimamente è riconosciuto a Isabella Andorlini e che è così ben deline-1 Dal discorso di ricordo pronunciato da Ludwig Koenen nel corso dell'Assemblea Generale dell'Association Internationale de Papyrologues (AIP), a conclusione del Congresso Internazionale di Helsinki (7 Agosto 2007), disponibile online all'indirizzo http://www.ulb.ac.be/assoc/ aip/youtie.htm. 2 Riprodotta nella pagina seguente. Ringrazio il Prof. Arnaldo Marcone per questo 'ritrovamento', nonché per il costante supporto assicuratomi durante tutte le fasi di composizione del presente volume, da lui originariamente ideato e proposto, e al quale ho volentieri contribuito quale testimonianza della mia personale gratitudine e del mio affetto nei confronti della Prof.ssa Andorlini. 3
Papiri, medicina antica e cultura materiale. Contributi in ricordo di Isabella Andorlini, a cura di Nicola Reggiani e Alessia Bovo, Parma: Athenaeum, 2019
Overview of Professor Andorlini's scientific contribution to medical papyrology
Papiri, medicina antica, e cultura materiale. Contributi in ricordo di Isabella Andorlini, a cura di Nicola Reggiani, con la collaborazione di Alessia Bovo, 2018
The paper given at a workshop in memory of Isabella Andorlini on the 13th november 2018 at the university of Parma presents an overview of the activities and achievements of Isabella Andorlini in the field of the documentary papyrology and attempts to resume the relevance of her publications in this area.
Questo studio analizza un corpus di iscrizioni funerarie (N=27) rinvenute a Terracina, un'importante colonia romana nel Latium Adiectum, al fine di delineare il ruolo delle donne nella comunità locale. Attraverso un approccio misto quantitativo e qualitativo, si esplorano la condizione familiare, lo status sociale e le pratiche religiose delle donne terracinesi, contestualizzando i risultati nel quadro più ampio della società romana e confrontandoli con evidenze provenienti da altre aree del Latium Adiectum. Si riconoscono i limiti interpretativi delle fonti epigrafiche e la difficoltà di generalizzare le conclusioni data la loro natura parziale e selettiva, inquadrando le dinamiche di genere osservate alla luce delle teorie femministe e suggerendo direzioni per ulteriori ricerche interdisciplinari.
Re-Thinking, Re-Making, Re-Living Christian Origins, 2018
Reference: Cracolici, Stefano. “Fabiola in cartolina: un percorso a ritroso da Guazzoni a Kanzler.” In Re-Thinking, Re-Making, Re-Living Christian Origins, edited by Ivan Foletti, Manuela Gianandrea, Serena Romano, and Elisabetta Scirocco, 253–79. Roma: Viella, 2018.
L’UNIVERSITÀ DELLE DONNE Accademiche e studentesse dal Seicento a oggi, 2021
MeFiSto 4.1 (2020), pp. 167-172
A quasi tre anni dalla prematura quanto dolorosa scomparsa di Enzo Lippolis (3 marzo 2018), occorsa con «modalità paradossali, degne di un eroe greco […] chiamato a sé dagli dei proprio nel momento più alto della sua parabola umana e professionale», la Società Magna Grecia ha inteso ricordarne la poliedrica figura promuovendo l'edizione di una raccolta composita di scritti dedicati alla sua memoria.
Cristofora Margani, ha tramandato documenti di estremo interesse sia per la storia del suo casato sia per una parte importante dell'impresa dell'allume sui Monti della Tolfa che, alla morte del primo marito Alfonso Gaetani, si trovò ad amministrare rivelando inaspettate capacità.
Un lucido e serrato dialogo con i temi di Mario Pani: la repubblica romana, partes Cesaris, ‘Augusto e il principato’, ‘Politica antica’, storia locale. Interventi di Gino Bandelli, Luciano Canfora, Luigi Capogrossi Colognesi, Vincenzo Caputi Jambrenghi, Paolo Desideri, Francesco Grelle, Luigi Labruna, Umberto Laffi, Elio Lo Cascio, Leandro Polverini, Sergio Roda, Barbara Scardigli, Giuseppe Zecchini.
Una vita per i musei. Atti della giornata di studio in ricordo di Lanfranco Franzoni (Verona, 24 novembre 2015), a cura di M.Bolla
2017
Il contributo prende in esame le vicende della Historia ecclesiastica di Sigonio, bloccata con successo dal cardinale Guglielmo Sirleto e rimasta inedita fino al 1734, anno in cui fu pubblicata da Filippo Argelati nella raccolta settecentesca delle sue opere. D'accordo con Gabriele Paleotti, papa Gregorio XIII aveva chiesto nel 1578 a Sigonio di elaborare una storia della Chiesa come risposta ufficiale alle protestanti Centurie di Magdeburgo. Tuttavia, già Cesare Baronio stava lavorando a questo stesso progetto storiografico, poi edito a partire dal 1588 con il titolo di Annales Ecclesiastici, e per di più su incarico del cardinale Sirleto. In generale, fu il metodo adottato da Sigonio a provocare la dura reazione di Sirleto e dei censori romani, poiché esso metteva in discussione la sacralità del potere papale, che era a fondamento della Controriforma.
pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria per la Sardegna, 2023
Un ricordo personale che ho della dott.ssa Maria Adelaide Binaghi Leva è legato al mio primo scavo da volontario, proprio nella mia Luino, stavo terminando il servizio militare ed ero iscritto al terzo anno della vecchia laurea quadriennale in lettere classiche con indirizzo archeologico, ovviamente. Primo di una lunga serie di scavi che mi hanno portato su e giù per l'Italia. Fu per me uno scavo di gavetta, ma anche di apprendimento, passai dalla setacciatura della terra delle sepolture, alla pulizia delle mura, selezionai e fotografai, dopo una rapida pulitura, i frammenti degli affreschi degni di studio. Vidi per la prima volta emergere attraverso lo scavo i resti del passato. Voldomino fu comune indipendente fino al 1928, anno in cui entrò a far parte del comune di Luino 1 , si divide in tre principali frazioni in V. Superiore, V. Inferiore e Biviglione. La frazione di Voldomino Superiore insiste su un pianoro ad una quota media di 225 m.s.l.m., si affacciava una volta sul "laghetto", una palude creata per lo più dalle acque della Margorabbia e dei suoi affluenti ma che in passato assumeva proporzioni lagunari, con un'estensione massima di 200 pertiche (1567 d.C.) 2 . Voldomino Inferiore (200 m.s.l.m.) si pone a ridosso del fiume Tresa lungo la direttrice per Luino; Biviglione è invece l'abitato di montagna, posto verso Cremenaga e Montegrino, ad una quota di 340 m.s.l.m. L'abitato di Voldomino Superiore, dove si svolgeva l'indagine archeologica, aveva già restituito testimonianze del suo passato: all'età romana datano alcune tombe rinvenute nelle corti della località, nella piazza antistante la parrocchiale, in un vicolo laterale, vicino al campo sportivo e presso l'allora cava di sabbia 3 , indice di una frequenza romana di una certa importanza,
Byzantion, 2010
Ringrazio Guglielmo Cavallo e Stefano Parenti per aver letto il dattiloscritto. (1) J. LEROy, La réforme studite, in Il monachesimo orientale. Atti del Convegno di Studi Orientali di Roma (9-12 aprile 1958) (OCA, 153), Roma, 1958, pp. 181-214 (= Études sur le monachisme byzantin. Textes rassemblés et présentés par O. DELOUIS [Spiritualité Orientale, 85], Bégrolles en Mauges, Abbaye de Bellefontaine, 2007, nr. 7, pp. 155-192). Più in generale cf. J. MCGUCkIn, Monasticism and Monasteries, in E. JEFFREyS -J. HALDOn -R. CORMACk (ed.), The Oxford Handbook of Byzantine Studies, Oxford, 2008, pp. 611-620. (2) Mi limito a rinviare alla monografia di T. PRATSCH, Theodoros Studites (759-826) -zwischen Dogma und Pragma. Der Abt des Studiosklosters in Konstantinopel im Spannungsfeld von Patriarch, Kaiser und eigenem Anspruch (Berliner Byzantinistische Studien, 4), Frankfurt am Main -Berlin -Bern -new york -Paris -Wien, 1998 e a quella di R. CHOLIJ, Theodore the Stoudite. The Ordering of Holiness (Oxford Theological Monographs), Oxford -new york, 2002 ; ulteriore bibliografia si potrà reperire in T. T. MARTynyUk, San Teodoro Studita quale fonte dei canoni del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, in Iura Orientalia, 5 (2009), pp. 75-88 : nn. alle pp. 76-81. (3) T. MInISCI, Riflessi studitani nel monachesimo italo-greco, in Il monachesimo orientale, pp. 215-233 ; S. LUCà, Scritture e libri della "scuola niliana", in G. CAVALLO -G. DE GREGORIO -M. MAnIACI (ed.), Scritture, libri e testi nelle aree provinciali di Bisanzio. Atti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988)
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