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Applicazioni preliminari della libertà ai rapporti sociali.
Siamo solo potenzialmente liberi, la libertà non è un modo d'essere dell'uomo in quanto tale, indipendente dal suo sapere, dalla sua volontà e dalla sua prassi. La libertà dalle passioni e dal vizio si realizza solo mediante la disciplina e l'educazione; la libertà in senso politico, la libertà dalla tirannide, si raggiunge e si mantiene con l'azione politica e l'esercizio delle prerogative idonee a mantenerla viva e attuale. Perciò l'alternativa tra libertà e necessità è falsa; l'uomo può diventare libero da tutto ciò che limita la sua capacità di decisione, scelta e azione, ma può anche adagiarsi nell'assuefazione a dispotismi allettanti. Tutti sono sottoposti al tirocinio della libertà; la vita etica è liberazione da tutto ciò che limita e opprime: dalle pessime abitudini, dal bisogno, dalla malattia, dalla miseria, dalla tirannia del tempo, dai seccatori, dall'invidia del prossimo, dal conformismo moralistico della società e, infine, dalla morte. Non ci sentiamo forse sollevati e realizzati, padroni di noi stessi, non appena riusciamo ad avere la prova di avere sconfitto una qualche dipendenza, di avere spezzato qualche catena privata o pubblica? Nel suo Discorso sulla servitù volontaria Étienne de La Boétie enumerava le circostanze che inducono gli esseri umani, sia individualmente che collettivamente, a rinunciare alla libertà cui hanno diritto. Ma la causa principale è la rinuncia interiore, la mancanza di coraggio, la subdola ignavia per cui si preferisce seguire la corrente del conformismo e godere dei vantaggi derivanti dall'obbedienza acquiescente ai tiranni di varia specie che in ogni epoca irreggimentano e manipolano le coscienze.
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE e LIMITI DI TIPO ECONOMICO
L'anarco-ecovegfemminista pattrice jones* (citata nella storia dell'ecovegfemminismo che annalisa zabonati ha splendidamente esposto durante questo evento) afferma che gli/le attivisti/e devono essere loro stessi ponti, ponti di congiunzione e attraversamento tra le varie lotte contro le oppressioni e per la liberazione. Lei stessa ci tiene a definirsi anarcovegfemminista/antispecista, per i diritti e la liberazione LGBTQI, e si fa ritrarre con in braccio una gallina che vive nel suo rifugio per polli negli Stati Uniti. Una persona quindi che vive le sue giornate accanto agli animali altri da umani, che ha contribuito a liberare, che lotta per la sua libertà di lesbica e di donna, una persona che ho sentito eccezionalmente accanto alla mia biografia. Da quando infatti ho intrapreso il mio percorso di transizione da femmina a maschio (un modo un pò medicalizzato di dire che sono un uomo transessuale), ho cominciato ad esperire sulla mia pelle cosa sia lo stigma, l'essere considerato non umano, l'avere meno importanza degli altri della mia specie, l'essere inferiore insomma, e l'avere a volte anche paura di ciò, ed essere condizionato da questa situazione nelle mie risposte e nelle mie reazioni agli abusi. Avevo qualcosa che mi accomunava a tutti gli ospiti e le ospiti del rifugio per animali da reddito che ho fondato nel 2008, dove ho lavorato per il benessere di queste creature, che per la società sono solo animali da reddito, quindi oggetti da trasformare in cibo o in abbigliamento o da sfruttare come forza lavoro e mai essere senzienti con un loro valore come individuo. Ho visto la connessione tra la mia e la loro condizione, ed ho pensato che quelle persone che sono impegnate giornalmente, che vivono quotidianamente dentro varie lotte, sono preziosissime per i movimenti, che invece tendono ad essere mono blocchi e a non vedere altro che quello che considerano la loro lotta, e quindi la lotta per eccellenza, l'unica importante, l'unica da alimentare qui ed ora. Emblema di questa mia idea è anche il titolo dell'intervista a Breeze Harper, che troverete qui:"Intersezioni". Harper è un'altra ecovegfemminista che ha creato un progetto Sistah vegan, in cui il femminismo delle donne afroamericane ed il colonialismo viene rivisto e studiato nell'ottica della scelta etica vegan antispecista. Così ci parla di come venne fatta della vivisezione sulle schiave nere dal padre della ginecologia, il dott. Sims, e come questo sia potuto accadere perchè figlio della stassa mentalità che oggi condanna alla vivisezione milioni di animali altri da umani, perchè anch'essi oggetti, esseri che possono essere sacrificati ad una causa più alta. Nel settembre del 2012, per l'ultimo incontro di "Liberazione animale" svolto in Italia, ho presentato una relazione sugli animali da reddito, ed ho parlato della legge che vige in Italia sulla detenzione (purtroppo si dice proprio così) di questi animali da parte delle persone, che devono diventare per forza allevatori, perché è una legge molto coercitiva, che intralcia il lavoro dei rifugi e di coloro che vorrebbero assicurargli una vita, invece del macello. Si cominciava a riflettere tra i rifugi antispecisti della possibilità di lavorare su questa legge, ed io, che in quel periodo mi approcciavo anche alle beghe della legge 164, che dal 1982 rende possibile il "cambio di sesso" in Italia, ho visto le incredibili similitudini tra le due, grazie anche alla lente dell'ottica antispecista. Entrambe sono leggi che catalogano dei corpi, le imbrigliano in destini ineludibili e sono molto sanguinose. Un animale da reddito non può oltrepassare quella linea che lo rende tale, pena la morte e la distruzione come scoria pericolosa, e, per le personi transessuali, dopo una durissima repressione che prevedeva anche il confino e l'essere definito "socialmente pericoloso" (e quindi ritiro della patente e del diritto al voto), una legge che permette una riassegnazione tramite un "obolo di sangue", fatto di operazioni chirurgiche, perizie mediche, TSO mascherati, soministrazione di psicofarmaci quasi di prassi, sentenze in tribunale.
The ADDICTIVE SOCIETY, How the social model builds addictions. From the strategies of the unconscious to neuromarketing. Advertising and addiction
Monografia Collana Diritto commerciale interno e internazionale, 2006
SOCIETÀ APERTE E INTERESSE SOCIALE
Copertina e illustrazione sono a cura della giovane artista emergente Simona Correnti. In uscita a dicembre, il libro verrà venduto al costo di 25 euro; può essere acquistato fin da ora in prevendita a 17,5 euro (30% di sconto e spese di spedizione incluse), mandando una mail a [email protected]. È possibile ottenerlo in formato e-book e/o cartaceo sostenendo in pari tempo il finanziamento dell'intera collana 1. 1 Vd https://www.produzionidalbasso.com/project/storia-del-socialismo-e-della-lotta-di-classe/ .
Cinque studi su Croce , 2019
La parola liberazione ci rimanda, generalmente, a questioni eticopolitiche o a condizioni psicologiche. La lotta di liberazione di un popolo da una dittatura o dall'oppressione straniera; la liberazione da complessi o tic della nostra coscienza individuale. Ma in senso ampio, in senso potremmo dire, squisitamente filosofico, liberazione può assumere il significato di liberazione dai condizionamenti pur riconoscendo la necessità del rapporto dialettico fra libertà e necessità, liberazione dal determinismo e, dunque, riconoscimento delle distinzioni, delle autonomie. Liberarsi, perfino, dal meccanicismo dei processi naturali, dallo stesso principio conservativo della specie, la difesa della vita per accompagnarlo con il principio morale di responsabilità, come meglio non si potrebbe dire se non con le parole di un uomo del Medioevo, Dante Alighieri: «Libertà va cercando che è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta.» In tale prospettiva la filosofia di Benedetto Croce si può interpretare come una filosofia della libertà intesa come liberazione. Della libertà in senso profondo, dinamico, non retorico. La libertà liberatrice, come icasticamente si esprimeva Adolfo Omodeo, che valica i confini della politica in senso stretto per tradursi in principio universale come affermazione della vita individuale, della distinzione e dell'autonomia all'interno dell'unitario percorso della storia. In conclusione del suo libro fondamentale e, per tanti aspetti, meno frequentato dalla critica, la Logica come scienza del concetto puro, nel riassumere i principii fondamentali del suo pensiero, il filosofo metteva in rilievo il concetto di autonomia a partire dalla distinzione compiuta fra scienze empiriche e matematiche e filosofia. La sua logica, scrive, «fonda l'a u t o n o m i a della filosofia e assieme la r e l a t i v a a u t o n o m i a delle scienze empiriche e matematiche costruite con pseudoconcetti.» 1 Dove pseudoconcetti si riferisce alla distinzione da quelli che Croce ha definito concetti puri appunto per distinguerli dai concetti empirici o da quelli matematici. L'infelice scelta del termine pseudo, sia detto di sfuggita, ha contribuito malauguratamente, ad ingenerare polemiche e malintesi di cui solo da poco tempo ci si sta faticosamente liberando. Subito dopo nel passaggio fondamentale nel quale determina il suo percorso filosofico, l'autonomia risalta come principio irrinunciabile e autonomia, in questo contesto, significa riconoscimento delle libertà delle funzioni essenziali
E’ naturale considerare la società come una forma di partecipazione dei vari membri ad un insieme di regole. Il popolo ebraico in questo si è distinto, perché ha posto come proprio re il sommo Dio, il creatore, l’Altissimo, ed ha avuto come ordinamento l’insieme delle regole che furono state date per rivelazione a Mosé sul monte, ordinando così il proprio stato, la propria nazione. Ma come può Mosé, come poterono i profeti, essere interprete della volontà divina, e perché le comunità ebraiche sparse sulla terra, in maniera parallela alle varie sette cristiane della riforma, proseguirono nel voler affermare la profonda verità della rivelazione, confliggendo gli uni con gli altri? Spinoza opera esegeticamente per demolire l’assoluto dogmatismo profetico, per rinvigorire quella parte dell’uomo quasi divina, la ragione, a favore di una libertà di pensiero e opinione che investano anche la sfera pubblica dello stato permettendo la trasformazione, ad opera dell’uomo e del suo pensiero, della società. Parole Chiave: Interprete – Verità – Spirito – Comunità – Libertà Abstract Consider Society as a form of participation between members ordered in laws is natural. The jewish people distinguished himself because it had chosen as King the Almighty God, the Creator, the Most High, and got his order by the laws that were revelated to Moses on the mountain by God itself, as order of the jewish state, nation. But how can Moses, as the prophets could, be an interpreter of the divine will, and why the jewish communities on earth, similary to the reformation cristian sects, followed to confirm the deep truth of the revelation, going in fight for beliefs to each others? Spinoza works esegetically to demolish the absolut prophetic dogmatism, to give power and certain to that divine part of man, his reason, pleased to a freedom of thought and opinion that can involve even the publich sphere of the state, letting the transformation of society by man and his reasoning, become. Keywords: Prophet – Truth – Spirit – Community – Freedom
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Power and Democracy, 2021
In: (a cura di): Barbara Cortese Vincenzo Mannino, La gratuità degli atti negoziali. Sedicesime giornate internazionali di studio Roma Tre-Poitiers. pp. 45-66, NAPOLI:Jovene Editore, ISBN: 978-88-243-2611-7., 2019
arivista anarchica anno 45 n. 404 febbraio 2016 , 2016
Dizionario Storico Tematico “La Chiesa in Italia” (2015)