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Carlo Borromeo , Pellegrino tibaldi e la trasformazione interna del Duomo di Milano. atti della giiornata di studi -20 giugno 2010 in Nuovi Annali. Rassegna di studi e contributi per il Duomo di Milano.
Archeoarte, Rivista elettronica di Archeologia e Arte, Università di Cagliari. Dipartimento di scienze archeologiche e storico-artistiche, n. 1, 2010, pp. 183-196. ISSN 2039-4543. http://archeoarte.unica.it/, 2010
"La parrocchiale di San Pietro in Assemini (Cagliari), appartiene al gruppo di edifici tipologicamente inquadrabili nel Tardogotico di ascendenza catalana, nella sua variante del Meridione sardo. Questa tipologia, il cui primo esemplare in Sardegna è il Santuario di Bonaria di Cagliari (1324-1325), fu adottata fino a tutto il ’500, con persistenze fino al XVII secolo. Della chiesa asseminese, che deriva il suo schema da quella di San Giacomo a Cagliari (XIV-XV secolo), non si avevano finora notizie documentali. Il primo studio analitico del San Pietro risale al 1966, anno in cui Renata Serra propose una cronologia delle sue fasi costruttive in base all’analisi stilistico-comparativa. In questo articolo si propone una rilettura di quella cronologia alla luce di nuove acquisizioni."
Come riconoscere, sviluppare e promuovere la viabilità storica abbandonata per creare una struttura per il presidio del territorio disastrato dall'abbandono dall'ignoranza e dal fatalismo.
2020
Testo di un intervento alla giornata di studio organizzata dalla Scuola di Teologia del Seminario di Bergamo il 25 novembre del 2020. La presentazione prova a ripercorrere i dibattiti che si sono creati attorno alla questione della liturgia nel tempo della pandemia, per aprire a interrogativi che possano aiutare nel cammino della Riforma liturgica.
2023
Paolo de Vingo, La hiérarchie des établissements dans les zones ru rales du territoire ligure lors du passage entre antiquité tardive et haut moyen âge
Gli articoli presentati alla rivista sono sottoposti a peer review. Prospettiva è una rivista inclusa in Scopus®, Web of Science (WoS) e SCImago Journal Rank (SJR); è una rivista di classe A, secondo la classificazione
IV Convegno Internazionale Dialoghi sull’Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo “Fenomenologia e interpretazioni del rito”, 2019
Lo spazio consacrato si configura come una sorta di “contenitore” che include, accanto alle evidenze monumentali, apprestamenti e arredi fissi che rispondono alle esigenze dell’offerta, del sacrificio e di tutte quelle norme che scandiscono la liturgia sacra. A tal proposito risulta significativo l’apporto conoscitivo della documentazione materiale che contribuisce allo studio delle dinamiche rituali di un luogo sacro attraverso una vera e propria “geografia del rito”. È in questa cornice di riferimento che si propone una rilettura degli altari e altri elementi di arredo liturgico rinvenuti presso il santuario di Fondo Patturelli. Il repertorio, articolato per morfologia e dimensioni, costituisce una traccia importante per la ricostruzione dei riti e attesta la pratica di sacrifici e offerte significativamente citati nei testi delle Iovile e della Tabula Capuana. L’analisi tipologica e stilistica e la lettura comparata con altre testimonianze cultuali aprono il campo ad una riflessione sulla fisionomia dello spazio sacro di uno dei più importanti santuari della Capua etrusca e italica.
2020
Questo lavoro si propone di offrire una versione critica del testo latino del Liber Pontificalis di Andrea Agnello e di presentarlo in una forma più vicina alle esigenze del ricercatore di storia. Allo stato dell'arte, il testo del Liber Pontificalis è presentato secondo la struttura che è stata via via imposta dal processo di trasmissione dell'opera, che ne ha inquinato e modificato struttura e corrotto i contenuti. Il primo obiettivo di questo lavoro èquindi quello di ripristinare l'antica struttura della ricerca storica di Agnello: una serie di seminari, durante i quali, l'autore, il presbyter Andrea Agnello, leggeva i risultati delle proprie indagini, e dei qualii in un secondo momendo distribuiva il testo in forma di dispense. Rimettendo in luce questa cornice (troppo a lungo e troppo colpevolmente messa in secondo piano) è possibile render conto della natura del Liber Pontificalis, del suo autore e del contesto culturale e del pubblico con cui si confrontava. L'intento è di restituire così un'immediata leggibilità al lettore contemporaneo. Il secondo aspetto che questo lavoro affronta è quello di rivedere criticamente la correttezza delle notizie di Andrea Agnello, e l'uso delle sue fonti. In questo, affianco alle mie notazioni, un ricco repertorio di commenti dell'edizione critica di Testi Rasponi, che per ricchezza di conoscenze topografiche, liturgiche, e acutezza delle osservazioni rimane un punto di riferimento e una miniera di spunti ancora insuperato. Sulla base di un testo depurato, e ripristinato nella sua corretta morfologia, il presente lavoro si propone di sviluppare due sezioni finali che hanno l'obettivo di catalogare e riorganizzare cronologicamente le informazioni di Agnello. In particolare nella seconda sezione, il testo 'restaurato' è catalogato a seconda della natura delle fonti utilizzate (topografiche, storiche, orali, epigrafiche/archeologiche). Nella terza sezione, i dati così isolati, verranno riposizionati, ricostituendo un quadro sinottico con cronologie parallele. In questo modo, sarà possibile isolare il cosiddetto 'chronicon Maximiani' (archetipo degli excerpta Sangallensia), oltre che la sequenza delle notizie architettoniche, e quelle episcopali. Queste linee temporali, restituite nella loro correttezza, offriranno allo studioso una adeguata mappa di navigazione per l'opera di Agnello. Il presente lavoro è in definitiva pensato per servire come materiale intermedio, nell'idea che anche la produzione letteraria di ambito ecclesiastico, se affrontata nell'ottica della Quellenforschung, possa aiutare a risolvere o integrare molte zone grigie dei secoli V-VII d.C. così spesso poco documentate, oltre che offrire inaspettati chiarimenti. Revisione 2: 25 ottobre 2020
Antologia di fonti per i corsi di Storia del cristianesimo e Storia della teologia
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in H. BRANDENBURG – F. GUIDOBALDI (a cura di), Scavi e scoperte recenti nelle chiese di Roma (Atti della giornata di studi, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana 13 marzo 2008), Città del Vaticano 2012, pp. 107-123
La Badia di Sansepolcro nel Quattrocento, 2012
2020
Regesto dell’Archivio storico della Pieve di Olginate, 1994
Rivista di storia della chiesa in Italia, 2022
VIVENS HOMO, 2019
Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 44, 2020
La Parrocchiale di S.Pietro Apostolo a Gravellona Toce. Una storia millenaria che si rinnova, 2017