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altritaliani.net, 2017
Condividendo con voi l'inchiesta di Ugo Cafiero [Ugo Cafiero era un diplomatico, di formazione giuridica, che frequentava il gruppo dei socialisti alla Camera]] Fanciulli italiani nelle vetrerie francesi (Opera di assistenza degli operai italiani emigrati in Europa e nel Levante, giugno 1901), vogliamo proporvi le testimonianze e le storie della tratta minorile italiana in Francia riportando fedelmente le parole e le intuizioni dell'autore. Quello descritto è il ritratto di una gioventù sacrificata all'industria dell'incettatore, prima ancora che a quella del vetro.
La nuova immigrazione italiana a Parigi e il difficile legame col glorioso passato
Rapporto Italiani nel mondo 2017, 2017
L’immigrazione italiana in Francia ha radici antiche, che sono oggetto di una copiosa letteratura scientifica e ha ispirato un’abbondante produzione artistica che gli conferisce un posto privilegiato nell’immaginario collettivo francese. Tuttavia, si conoscono meno bene le forme più recenti di questa migrazione. E cio’ malgrado il dibattito su un‘eventuale ripresa dell’emigrazione italiana – e più in generale dall’Europa del Sud - si sia sviluppato già a partire dai primi anni Duemila. Inoltre, gli effetti dell’integrazione europea su queste «nuove migrazioni» restano scarsamente analizzati: internazionalizzazione dei percorsi universitari e delle competenze professionali, intensificazione delle infrastrutture trasfrontaliere di trasporto e velocizzazione degli spostamenti, rafforzamento del quadro normativo comunitario in materia di mobilità tra i paesi membri (Schengen, Erasmus) . In buona sostanza, si sa davvero poco circa l’impatto che la crisi economica italiana, cominciata verso la fine degli anni Duemila, ha avuto su queste migrazioni. Partendo da un’analisi della letteratura sul tema e da una serie di indagini condotte dopo il 2013, quest’articolo intende far luce sulle forme contemporanee delle migrazioni italiane in Francia, ed in particolare nella città di Parigi. L’articolo mette in discussione l’idea di una continuità storica rispetto alle ondate migratorie precedenti, e si chiede in che cosa questa nuova migrazione italiana sia rivelatrice delle forme contemporanee delle migrazioni europee. In quale misura possiamo parlare di una nuova ondata migratoria italiana in Francia ? Quali sono i tratti specifici di questa migrazione? Siamo di fronte ad una nuova generazione di migranti italiani, e più in generale, di cittadini europei migranti ?
2020
This article has a double rationale. It aims at: i) re-calling a summary review of the main features of the young Italians migration flows towards France during the second half of the twentieth century; and then ii) focusing on the coming of a new and recent migration pattern, gradually emerged during the first and second decade of the new century. The “latest generation” of Italians moving to France seems to represent a new form of migration based on an increasing share of highly educated and highly qualified individuals, who use to leave Italy in order to strengthen their training and professional paths and in view of a circulatory and temporary mobility. Looking at data from the latest Italian migratory outflows, France, distinctively from countries such as UK and opposingly to the global hyper-magnet performed by London, does not attract youngsters in a polarized conditions: large numbers of unemployed young people in search of whatsoever kind of job from one side and qualified graduates and “high-skilled talented brains” from the other. It seems rather to attract the latter above all.
Quaderni Di Donne E Ricerca, 2012
La donna migrante nell'UE in una prospettiva italo-francese d&r © CIRSDe (Centro Interdisciplinare Ricerche e Studi delle Donne) Via S. Ottavio 20, 10124 Torino tel. 011/6703129, fax 011/6709699 www.cirsde.unito.it [email protected] i Prefazione I documenti dell'Unione europea, sia a carattere vincolante che più propriamente politico-
Altreitalie, n. 36-37, gennaio-dicembre 2008
Lo studio dei percorsi di politicizzazione intrapresi dai migranti, nei differenti contesti e nei diversi periodi storici, dev'essere considerato dal punto di vista di coloro che tale processo hanno sostenuto e incoraggiato (partiti politici, stati, chiese), ma anche da quello degli stessi soggetti migranti 1 . Tali percorsi sono, complessivamente, differenti e complementari rispetto a quelli dei membri nativi delle diverse classi sociali, a causa della dimensione transnazionale dei migranti o, per dirla con Pierre Bourdieu, della loro condizione di atopos, senza luogo e fuori luogo (Sayad, 2002, p. 6). L'appartenenza del migrante ad almeno due società, infatti, fa sì che egli sia condizionato e condizioni tanto il Paese di cui è originario, quanto quello in cui si trova, temporaneamente o defi nitivamente, a vivere. Il migrante è, così, sottoposto al controllo o all'infl uenza delle forze politiche e sociali di entrambe le realtà ed è, al tempo stesso, portatore in un Paese straniero della propria cultura politica e di istanze createsi nello stesso processo migratorio.
La costruzione dell'identità: tra precarietà e fragilità, 2023
Università di Bergamo
Oublier son pays et sa langue, c'est bien la condition réelle et douloureuse de l'intégration mais perdre la mémoire totalement est impossible et toujours l'ailleurs et l'autre langue font retour. ('J'ai déjà donné à la France un professeur et un ouvrier, c'est déjà bien, non?', Ivi, p. 63
Bollettino telematico di filosofia politica, 2009
Questo articolo è stato realizzato grazie ai contributi della Commissione europea (FP6 -Euroethos), e del CNR (Progetto giovani ricercatori 2005).
(it, en, fr, esp) La storia delle migrazioni riguardanti i territori italiani può essere considerata «paradigmatica» per la comprensione delle migrazioni di ieri e di oggi, interne e internazionali, a breve, media e lunga distanza. Questo vale anche per i pas- saggi di frontiera fra l’Italia e la Francia. È emblematico che gli stessi luoghi dell’emigrazione rappresentata nel film Il cammino della speranza siano oggi calpestati dai nuovi emigrati-immigrati, classificati come «migranti economici» o rifugiati, senza che sia loro riconosciuto alcun diritto di emancipazione eco- nomica, sociale, culturale e quindi, in definitiva, politica. Oggi più che mai, le migrazioni si configurano come fatto politico totale e svolgono una straordinaria funzione specchio della congiuntura mondiale (ed europea), nel contesto di un’esasperata sovrapposizione delle tragedie del nostro tempo (guerre, disastri sanitari-ambientali, disastri economici), del protezionismo e del proibizionismo. Abstract The history of migrations concerning the Italian territories can be considered «paradigmatic» for the comprehension of the migrations of yesterday and today and of the internal and international ones, with short, average and long distance. This also applies to border crossings between Italy and France. It is emblematic that the same places of emigration represented in the film Il cammino della speranza are now crossed by new emigrants-immigrants, who are classified as «economic migrants» or refugees, denying them the right to an economic, social, cultural, and therefore political emancipation. Today more than ever, migrations are configured as a total political fact and they have a mirror function of the current global (and European) conjuncture, in a context of exasperated overlap- ping of the tragedies of our time (wars, sanitary-environmental and economic disasters), of protectionism and of prohibition. FR L’histoire des migrations concernant les territoires italiens peut être considérée «paradigmatique» pour la compréhension des migrations du passé et du présent, internes et internationales, à courte, moyenne et longue distance. Cela vaut aussi pour les passages de frontière entre l’Italie et la France. Il est emblématique que les mêmes lieux de l’émigration représentée dans le film Il cammino della speranza soient aujourd’hui traversés par les nouveaux émigrés-immigrés, classés comme «migrants économiques» ou réfugiés, sans que leur soit reconnu aucun droit à l’émancipation économique, sociale, culturelle, et donc politique. Aujourd’hui plus que jamais, les migrations se configurent comme fait politique total et elles déploient une fonction miroir de l’actuelle conjoncture mondiale (et européenne), dans un contexte de superposition exaspérée des tragédies de notre temps (guerres, désastres sanitaires-environnementaux et désastres économiques), du protectionnisme et du prohibitionnisme. Extracto La historia de las migraciones con respecto a los territorios italianos puede considerarse «paradigmática» para la comprensión de las migraciones de ayer y de hoy, tanto internas como internacionales, en el corto, mediano y largo plazo. Esto también se aplica a los «pasajes» fronterizos entre Italia y Francia. Es emblemático que los mismos lugares de emigración representados en la película Il cammino della speranza sean hoy pisoteados por los nuevos emi- grantes-inmigrantes, clasificados como «inmigrantes económicos» o refugiados, sin reconocerles el derecho a la emancipación económica, social y cultural y política que exaspera tanto la sobreposición de las mismas tragedias de nuestro tiempo (guerras, desastres de salud-ambientales y económicos) como el pro- teccionismo y prohibicionismo.
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Italiano LinguaDue, 2009
Tra due crisi. Urbanizzazione, mutamenti sociali e cultura di massa tra gli anni Trenta e gli anni Settanta, a cura di Matteo Pasetti, Bologna, Archetipo Libri, 2013
Rome, IAI, November 2020, 8 p., 2020
Rivista della Società Italiana di Economia, Demografia e Statistica, 2006