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L'intervento analizza i quaderni che accolgono le stesure manoscritte dei racconti e dei romanzi di Antonio Tabucchi. Dall'esame filologico e critico del materiale emergono, da una parte, diverse varianti che concernono il paratesto (titoli, indici, copertine), dall'altra frequenti interventi correttori che riguardano il finale dei testi e la sistematica espunzione dei "dati di realtà".
Mosaico Italiano, ISSN 21759537, 2020
Nel testo Scrivere racconti, Tabucchi riflette su uno dei temi più cari non solo della sua attività di saggista ma anche di narratore: il rapporto che intercorre tra la scrittura ed il Tempo, inteso come entità indipendente e col quale rapportarsi. Il saggio rientra appieno nella fervida attività che Tabucchi svolse come critico e parte da un interrogativo evidente sin dal titolo: perché scrivere racconti e quali possano essere le motivazioni che spingono uno scrittore a scegliere quel «tempo urgente», come l’autore lo definisce, che la tipologia dei racconti brevi impone.
Analisi del racconto breve pubblicato nella raccolta "Piccoli equivoci senza importanza" (Feltrinelli, Milano 1985 e 1988) con particolare attenzione al tema del viaggio quale rappresentazione spaziale di un percorso esistenziale e all'isotopia dell'isola nella letteratura.
2020
Senza mio merito, ho avuto da Antonio numerose attestazioni di stima e di amicizia, e per parte mia ho avidamente letto moltissimi suoi libri e articoli, avvertendo da un lato una quasi perfetta sintonia di valutazioni sui fatti della vita politica e del costume italiani, e dall'altro una crescente ammirazione per la qualità della sua scrittura e del suo pensiero. Ma non posso nascondere, in questa circostanza, che la nostra amicizia avrebbe potuto, e forse dovuto, essere più profonda e più intensa, ed è forse mia colpa se non lo è stata abbastanza. Il luogo dove ci siamo visti più spesso, Pisa, è una piccola città che favorisce gli incontri casuali, invita alla conversazione, suggerisce un tempo lento e ricco di pause di riflessione. Per Antonio era la sua città; per me, che vengo dalla Calabria, una città d'adozione. Ma per entrambi il suo perimetro si concretava nella spola fra la Piazza dei Miracoli, uno dei luoghi più frequentati dal turismo internazionale, e la più raccolta Piazza dei Cavalieri. Un percorso a cui si ispirano alcune parole di un racconto di Antonio, Voci portate da qualcosa, impossibile dire cosa: « Ti incammini giù per via Santa Maria, ci sono i primi stormi di turisti in giro con la macchina fotografica al collo, alcuni scattano fotografie, da qui la torre offre una prospettiva strana, se ne vede un pezzo storto che pare stia per ruzzolare sui tetti, fa una certa impressione ». La Piazza dei Cavalieri non è lontana, ed è qui che Antonio ed io ci siamo incontrati la prima volta, nel Palazzo della Carovana, dove ha sede la Scuola Normale Superiore, un'istituzione universitaria fondata da Napoleone nel 1810: è qui che ho conosciuto, nei primi anni Sessanta, Antonio Tabucchi, che era di due anni più giovane di me.
G iuseppe Panella ripercorre per rapidi scorci tutte le fasi dell'opera di Tabucchi, cui fu legato da una lunga amicizia e da un'assidua frequentazione letteraria: dagli scritti di lusitanistica, cui si deve la fortuna, in Italia, di alcuni dei nomi più significativi della poesia portoghese, in particolare dell'amato Pessoa, all'esordio narrativo con Piazza d'Italia, fino alla consacrazione, negli anni Novanta, con il romanzo Sostiene Pereira. Senza dimenticare i racconti e gli scritti giornalistici. V • • 10 • • narrazioni • n. 3
Revista Internacional de Culturas y Literaturas, 2012
Nelle opere di Tabucchi le immagini femminili In Tabucchi's works, women are really assumono una particolare importanza nell'evoluzione della trama. Sono ritratte nella loro individualità ed ognuna di esse si adatta all'ambiente sociale in cui vive. La donna è una presenza silenziosa, isolata e dinamica e assume il ruolo di figlia, sorella, moglie, madre, amante, serva. Vengono presentati alcuni esempi tratti dall' opera di Tabucchi. important for the development of the plot. They are represented in their individuality and all of them adapts to the social environment where she lives. Women are a silent presence, they are silent, isolated and dynamic. They can take the role of daughter, sister, wife, mother, lover or servant. In this article, some examples are taken from Tabucchi's work. Donna, opera, Tabucchi.
Bollettino '900, numero speciale a cura di E. Conti, M. Jansen, S. Lazzarin, 2023
L'articolo ripercorre la prima produzione di Antonio Tabucchi e si sofferma in particolare su dei testi eccentrici, "Le macchine probabili", che lo scrittore pubblica sulla rivista «il Caffè» tra il 1971 e il 1972. Sorprendente laboratorio di scrittura, "Le macchine probabili" sono in dialogo con il primo, inedito, romanzo tabucchiano "La bottega dei fischi" e con i primi racconti, anch'essi ancora inediti, scritti dal giovane Tabucchi.
Griseldaonline, 2018
Afferma Tabucchi: «credo che il gioco […] sia una parte fondamentale della nostra vita» e infatti frequentemente nella sua narrativa i personaggi sono rappresentati durante i loro momenti ludici. Il gioco assume nella narrativa tabucchiana valenze molteplici: a volte è risolutore di situazioni complesse, a volte ha capacità divinatorie, a volte è il tramite per raggiungere il mondo 'autre'. Il gioco si manifesta attraverso il perseguimento di regole, di spazi ben definiti, reca con sé un alone di mistero dovuto all’impossibilità di sapere come andrà a finire Sia ragazzini sia adulti si abbandonano al gioco e a esso attribuiscono un potere salvifico; i giochi messi in atto dai diversi personaggi sono giochi infantili e giochi d’azzardo, giochi solitari e giochi di società. Pur nelle sue molteplici sfaccettature, i personaggi ricorrono al gioco in quanto rappresenta il mezzo per causare un effetto: caso e necessità intervengono poiché il gioco rappresenta l’unica via per sondare l’imponderabile, per investigare l’instabilità del mondo, la soluzione per scacciare le ansie del quotidiano e diventa atto liberatorio per chi lo compie. Parole chiave: spazi del gioco; giochi infantili; giochi di adulti; maschera; agon
Mosaico Italiano, 2012
crede che sia proprio questo che la letteratura deve fare, inquietare 1?» scrive Tabucchi in Requiem. Notturno indiano, pubblicato nel 1984, è indissolubilmente legato a tale quesito e a questo risponde in maniera positiva, attraverso una trasfigurazione metaletteraria che si sostanzia della continua osmosi fra menzogna e verità, realtà e allucinazione, in una sequela di dualismi indissolubili che nel rovesciamento e nell'illusorio rinvengono le loro costanti. Il romanzo si divide in tre parti, è ambientato in India e racconta il viaggio di Roux (diminutivo di Rouxinol, in francese usignolo) per ritrovare il suo vecchio amico Xavier. L'India è rivelata in maniera trasversale, periferica, è un altrove obnubilante che si esperisce attraverso camere d'albergo, pullman, ospedali, evocata nello sguardo dei trasognati personaggi che s'imbattono nel protagonista: dalla prostituta al direttore della Theosophical Society, dal dottore dell'ospedale di Bombay alla ladra Margareth, dal fantasma di Alfonso di Alburquerque alla fotografa Christine. Incontri che avvengono sempre di sera o di notte e che scandiscono il ritmo a latere della narrazione. L'India 2 di Tabucchi non esiste perché va a trasmigrare nel linguaggio letterario del sogno, il suo essere nella realtà storica è solo un mero dato 1
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41 | 110 | 2018, 2018
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