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Giovedì 24 maggio ore 14:30 -Sessione plenaria (sala 1) Beatrice Alfonzetti, presidente SISSD: apertura dei lavori ore 15:00 -Sessioni parallele Sessione A -Rivoluzione e triennio (sala 1) Presiedono: Anna Maria Rao e Silvia Tatti Valentina Altopiedi, Le donne di lettere durante la Rivoluzione francese (1789-1804)
Coordination générale . Coordinamento generale . General co-ordination
Atti Accademia Romanistica , 2019
SU ALCUNE ATTIVITÀ LAVORATIVE DEI BARBARI ARZUGES (AUG., EP. 46) 1. Introduzione L'epistola 46 1 , che Publicola indirizza ad Agostino tra il 395/399 2 , e di cui si vuole tentare una rilettura, senza pretesa alcuna di esaustività, contiene dati interessanti sull'impiego della manodopera barbarica nell'Africa romana tardoantica. Tale impiego si situa sia nell'ottica delle iniziative private che affiancavano le attività dello Stato, il cui dirigismo economico è stato rimesso in discussione di recente da J.-M. Carrié 3 , sia nella prospettiva delle attività lavorative quale strumento di assimilazione tra Barbari e Romani. 1 Aug., Ep. 46 (CSEL 34/2, 123 ss.). Su Agostino, all'interno della sterminata bibliografia, si ricordano due studi fondamentali, P. Brown, Augustine of Hippo. A Biography, Berkeley-Los Angeles 2000 (rist. 1967); G. Sfameni Gasparro, Agostino. Tra etica e religione, Brescia 1999. 2 Su questa datazione proposta, tenendo conto dell'emanazione della legge sul giuramento del 395 (CTh. 2.9.3) di Arcadio ed Onorio e dell'altra del 399 (CTh. 16.10.15) degli stessi imperatori sull'interdizione ai cristiani di partecipare ai sacrifici pagani, cfr. C. Lepelley, La diabolisation du paganisme et ses consequences psycologiques: les angoisses de Publicola, corrispondant de saint Augustin, in Impies et païens entre Antiquité et Moyen Âges, éd. L. Mary-M. Sot, Paris 2002, 81-96. 3 J.-M. Carrié, Les associations professionnelles à l'époque tardive entre munus et convivialité, in Humana Sapit. Études d'antiquité tardive offertes à Lellia Cracco Ruggini, a cura di J.-M. Carrié-R. Lizzi Testa, BAT 3, Turnhout 2002, 309-332; Id., De sommet à la base et retour. Les circuits de la fiscalité tardoimpériale, in Poteri centrali e poteri periferici nella tarda antichità. Confronti Conflitti. Atti della Giornata di Studi, Messina 5 settembre 2006, a cura di L. Di Paola-D. Minutoli, Papyrologica Florentina 38, Firenze 2007, 51-66. © Edizioni Scientifiche Italiane ISBN 978-88-495-3925-7 Atti dell'Accademia Romanistica Costantiniana XXIII ISBN 978-88-495-3925-7 pp. 539-562 (giugno 2019)
Oggetto del paper è la prosecuzione dell’analisi di un tema sviluppato in parte nella monografia, a cura di chi scrive, Lumi diritti democrazia nel Settecento mediterraneo. Nicola Fiorentino (1755-1799) in corso di stampa per l’editore Aracne di Roma. È nostra intenzione presentare gli scritti inediti dell’illuminista Nicola Fiorentino in cui la pratica retorica e l'uso della storia antica partecipano con specifici topoi politici e categorie legislative al doppio processo germinativo e di legittimazione di un progetto repubblicano e democratico nel regno di Napoli. Sarà centrale nella riflessione il ruolo della figura di Isocrate. Fondamentale nella messa a fuoco della genealogia di tale paradigma democratico è la funzione essenziale svolta dalla mediazione e dai mediatori moderni di specifiche fonti antiche in cui si esplica l'invenzione autoriale.
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca università degli studi di napoli «l'orientale». dipartiMento di scienze sociali regione caMpania
REGESTO DEL DOCUMENTO D'ARCHIVIO DEL XVIII SECOLO RIGUARDANTE LA CAPPELLA GENTILIZIA DELLA FAMIGLIA PISACANE SOTTO IL TITOLO DI S. MARIA DI MONTEVERGINE, 2013
Non si può non rimanere colpiti dal fatto che Giovanni da Capestrano, nello stesso codice in cui figuravano i suoi de novissimis, opere di argomento apocalittico destinate alla predicazione, richiese di far copiare anche due scritti di carattere astrologico opera di Giovanni Paolo da Fondi. Se da un lato l'astrologia veniva stigmatizzata dal francescano, che non considerava lecito per i cristiani fare affidamento sul corso degli astri e sulle superstizioni, dall'altro l'influenza gioachimita e il profetismo che percorse ancora tutto il XV secolo sembrano invece lasciare presumere un comune interesse tra il frate abruzzese e l'astrologo maestro a Bologna. Il problema è stato posto una prima volta già in occasione del V Convegno storico 1 Nell'ambito delle Settimane di Studi organizzate dal Centro Studi San Giovanni da Capestrano, sotto la guida del prof. Marco Bartoli e dalla prof. ssa Edith Pasztor, si decise di iniziare il lavoro di trascrizione e studio a partire dai codici IV e V della biblioteca del capestranense, di contenuto analogo. Constatando come fra le opere di cui il frate abruzzese aveva richiesto copia, assieme ai suoi De novissimis, figuravano anche due opere dal titolo emblematico: Questio de duratione mundi e Tractatus astrologicus, opera di tal Giovanni Paolo da Fondi, si ritenne opportuno approfondire l'argomento, al punto da volerne fare una edizione critica. Colgo l'occasione per ringraziare la dott. sa Francesca J. Mapelli e il prof. Prospero T. Stella per i preziosi aiuti e gli amichevoli consigli.
Il riformismo sabaudo sul territorio. Il riordino dei Monti frumentari e l'opera di Bogino e Cossu. Di Roberto Ibba. Premessa L'intervento proposto rientra all'interno di un più ampio progetto di ricerca che ha come oggetto la ricostruzione dello spazio agrario, sociale e politico delle regioni storiche del Monreale e della Marmilla, nella Sardegna centro-occidentale. Per ricostruzione dello spazio agrario, sociale e politico si intende un'indagine sulle forme di utilizzo del territorio (dal possesso collettivo, all'individualismo possessivo e alla proprietà privata), sulla formazione delle élite economiche e politiche dei villaggi, sulle forme di trasmissione delle proprietà e sulle strategie matrimoniali, sulle forme di religiosità e sull'influenza ecclesiastica nella vita sociale, sulla composizione urbanistica dei villaggi, i tipi abitativi e le tipologie costruttive. 1 Metodologia, fonti e obiettivi. Per questa ricerca si è proceduto ad un'attenta ricognizione bibliografica sul tema dell'agricoltura in Sardegna tra XVII e XVIII secolo e sulla situazione politica ed istituzionale dell'Isola sotto il dominio sabaudo. Fino ad ora manca uno studio organico sullo sviluppo e le funzioni monti granatici. Sono stati utilizzati i dati emersi dallo scavo archivistico effettuato nel fondo Monti Granatici e nel fondo Pilo dell'Archivio Storico Diocesano di Ales. 2 Alcuni sondaggi sono stati effettuati presso il fondo Censorato Generale dell'Archivio di Stato di Cagliari 3 e nel fondo Paesi Sardegna, materia Economico, dell'Archivio di Stato di Torino. 4 I dati estratti da questi ultimi due fondi sono ancora in fase di elaborazione e completano quanto già emerso dallo scavo effettuato ad Ales. Al termine della ricerca si intende verificare quanto la riforma dei monti granatici ha inciso sulla formazione delle élite locali e sullo sviluppo di un processo di accumulazione che ha portato, nel XIX secolo, all'emergere di un'economia protocapitalistica nei villaggi della Sardegna. Contesto 1 Cfr. Ortu G.G., Analitica storica dei luoghi. Lezioni di Storia Moderna, CUEC, Cagliari 2006 2 ASDA, Fondo Monti Granatici; ASDA Acta episcoporum Pilo. 3 ASCA, Fondo Censorato Generale del Regno di Sardegna. 4 AST, Fondo Paesi, Sardegna, Economico.
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NELLA PUGLIA SETTENTRIONALE Ricerche storiche, 2021
Rivista Internazionale di Diritto Comune, 1995
GLI AGENTI PRESSO LA SANTA SEDE DELLE COMUNITÀ E DEGLI STATI STRANIERI, Vol- I. SECOLI XV-XVIII, 2020
SiDiDaSt, 2023
Firenze University Press eBooks, 2024
P. Lucci, S. Lugli (a cura di), Le evaporiti dell’Appennino settentrionale Patrimonio dell’Umanità. Sintesi multidisciplinare, Bologna, pp. 387-420., 2024
in D. BOSCHUNG – H. VON HESBERG (a cura di), Antikensammlungen des europäischen Adels im 18. Jahrhundert als Ausdruck einer europäischen Identität, Monumenta Artis Romanae XXVII, Internationales Kolloquium Düsseldorf, 7-10.2.1996, Mainz am Rhein 2000, pp. 66-73, 2000
Fondazione Lelio e Lisli Basso - Onlus, 2018
Intrecci virtuosi. Letterati, artisti e accademie tra Cinque e Seicento, a cura di C. Chiummo, A. Geremicca e P. Tosini, De Luca: Roma, 2017
Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée