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Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee, 2021
Recensione a: G. Bedeschi, I maestri del liberalismo nell'Italia repubblicana, Rubbettino, Soveria Mannelli 2021, in "Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee", n. 9, 2021, pp. 411-418.
Storicamente, contrariamente agli altri paesi occidentali, la questione della scuola privata da noi è esclusivamente la questione "confessionale". Dietro al pluralismo rivendicato dalla Chiesa e dalle sue associazioni non c'è che la morte definitiva di ogni spirito aperto al pluralismo. I nostri padri costituenti portano altre responsabilità sulla scuola, ma non certo quella di aver difeso fino in fondo con fermezza la centralità della scuola statale come unico luogo capace di essere per tutti gli individui e per tutte le coscienze "scuola di libertà" contro la "libertà di scuola" che ne è irrimediabilmente la sua negazione, poiché nel nostro paese la libertà di scuola ha un unico nome: scuola confessionale.
Il lavoro monografico mira a porre in discussione la tesi tradizionale in materia di donazioni c.d. indirette, dimostrando, attraverso un ragionamento storico-sistematico, che è possibile ed, anzi, auspicabile un'interpretazione in chiave oggettiva delle norme, prevalentemente, codicistiche in materia di liberalità non donativa. Tale percorso ermeneutico rivela come l'impostazione oggi più accreditata, volta a considerare lo spirito di liberalità (aliasa causa donandi) l'elemento comune fra donazione e liberalità non donativa, si ponga in contrasto con il sistema di diritto privato italiano in cui la causa negoziale è concepita in senso unitario sono ammesse mistioni ovvero commistioni produttive di effetti c.d. indiretti. Si pone, dunque, in discussione la stessa terminologia di donazione indiretta (nonchè quella di negozio indiretto, da assimilarsi al negozio simulato), proponendone una alternativa, incentrata sull'unico elemento comune alle fattispecie sopra menzionate: l'effetto liberale o arricchimento mero. In altre parole, si capovolge la prospettiva, individuando la liberalità nell'effetto e non nella causa. Ciò comporta una revisione dei criteri di applicazione delle norme in materia di liberalità non donativa alle fattispecie che si ascrivono, tradizionalmente, alla categoria delle "donazioni indirette". Tali fattispecie sono analizzate individualmente tra il primo e il secondo volume. Nel volume cui questo abstract si riferisce vengono considerate le fattispecie negoziali ad efficacia esclusiva inter partes (con specifica attenzione alle fattispecie aleatorie) e gli atti unilaterali, rinviando al secondo volume l'analisi delle fattispecie triangolari e degli effetti liberali derivanti da fattispecie non negoziali. I risultati finali dell'indagine portano ad una revisione complessiva dei criteri di individuazione dell'effetto liberale con particolare riguardo alla c.d. vendita mista a donazione (ridenominata vendita ad effetti liberali) e alle altre ipotesi negoziali che realizzano attribuzioni lesive dei diritti dei creditori e/o dei legittimari.
Lucia Chiappetta Cajola, Amalia Lavinia Rizzo Nella scuola inclusiva, il concetto di governance è il paradigma di riferimento dei rapporti interistituzionali implicati nei processi educativi (MIUR, 2009). Essa sottintende la capacità delle istituzioni di coordinare e di orientare l'azione dei diversi attori del sistema formativo, esprimendo leadership che siano rappresentative di una sinergia di competenze finalizzata all'introduzione di fattori ambientali (WHO, 2001(WHO, , 2007 che facilitino l'apprendimento formale, non formale e informale di tutti gli allievi. Il dialogo, la collaborazione e l'interazione con il territorio e con le comunità professionali in esso operanti sono, infatti, elementi essenziali per la promozione di una vera e propria "etica del dialogo" (Morin, 2015), e per la realizzazione di attività didattiche che siano efficaci per rispondere ai bisogni educativi speciali degli allievi (Chiappetta Cajola, 2005). In questo quadro, la trasformazione della vita scolastica, e della progettualità che la ispira, è ritenuta necessaria per la costruzione di un contesto maggiormente inclusivo ed è sostenuta dall'azione confluente del dirigente scolastico, degli insegnanti (su posto comune o di sostegno, coordinatore delle attività di sostegno, funzione strumentale al piano triennale dell'offerta formativa, animatore digitale, ecc.) e degli operatori territoriali. Tra questi ultimi, anche la figura professionale dell'educatore socio-pedagogico, come presentata nella proposta di legge attualmente in discussione (Camera dei Deputati, 2016), può assumere un ruolo strategico. Parole chiave (minimo 3 -massimo 5): inclusione scolastica, governance, bisogni educativi speciali, fattori ambientali.
"Le sfide della bioetica" corso di formazione all'interno della programmazione didattica per il 2018/2019 della Libera Università del Sapere Critico (LUSC), promossa dal Centro Studi Movimenti di Parma. Materiale didattico reperibile su: https://prezi.com/view/O3wEujWhc8LE8lFPxvbx/
Il funzionamento della scuola elementare nell'Italietta fascista in un piccolo comune di campagna, osservato attraverso i libri di testo, i registri dei docenti e i provvedimenti del direttore didattico
• Abbiamo ragione di essere soddisfatti dello stato attuale della società in cui viviamo?
Lucia R. Capuana, 2020
Dopo circa trent'anni di apparente immobilismo, a partire dagli anni novanta del secolo scorso, il sistema di istruzione italiano ha subito ben quattro imponenti trasformazioni complessive, definite "riforme" che ne hanno trasfigurato obiettivi finali e pratiche quotidiane. L'elevato numero di dispersioni scolastiche certificato da istituti di statistica, l'incremento di analfabetismo funzionale e di ritorno ben presente nella nostra società e anche esso ben certificato ci impongono una riflessione analitica di ciò che non funziona e tentare di comprenderne le cause per porre rimedio a ciò che influisce su tutto il paese, la drastica riduzione dei livelli culturali della nostra società. È questo l'obiettivo principale di quest'analisi facendo un excursus storico-politico delle scelte che hanno determinato lo stato attuale delle cose ed evidenziando i sottesi collegamenti ideologici.
Rivista Italiana Di Filosofia Analitica Junior, 2013
Accanto ai corsi istituzionali si sono svolte due lezioni magistrali, tenute dalla Dott.ssa Sonia L'Innocente, ricercatrice all'Università di Camerino e dal Prof. Vincenzo Marra, ricercatore all'Università degli Studi di Milano. L'obiettivo della Scuola è quello di permettere a studenti e dottorandi in Filosofia, Informatica, Matematica, Fisica e Ingegneria di ampliare e integrare le proprie conoscenze in logica, favorendo inoltre un incontro tra una diversità di approcci e uno scambio di idee tra i partecipanti. La possibilità di incontrarsi viene percepita dagli studenti come particolarmente preziosa, data la mancanza in Italia di un percorso di studi specificamente indirizzato allo studio della logica. Durante le edizioni passate della Scuola infatti da questa esigenza è nata l'idea di creare ulteriori occasioni di condivisione delle proprie ricerche, e dal 2007 è stato istituito il Seminario di Logica Permanente (SELP) 1 , che ha avuto modo di presentare le sue iniziative anche in questa edizione. Il tempo libero tra le lezioni e la cornice paesaggistica suggestiva hanno contribuito a favorire relazioni tra le persone e lo scambio di contatti e idee per condividere e realizzare ulteriori progetti futuri. In questo report si tratterà sinteticamente una parte dei contributi delle lezioni mattutine, esprimendo alcuni dei concetti più importanti che sono emersi durante la Scuola.
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Lucia R. Capuana, 2020
TEORIA POLITICA. NUOVA SERIE, ANNALI X 2020: 429-434, 2020
Lucia R. Capuana, 2020
Il Totalitarismo liberale, 2019
Lucia R. Capuana, 2020
Lucia R. Capuana, 2020
in «Quaderni del Liceo Parini», 1 (2024), pp. 173-197.