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2016, in: "Studi Trentini. Arte"
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L'intensificarsi delle ricerche, l'aumento del numero dei collaboratori, l'ampliarsi dell'interesse per i beni culturali immobili e mobili, segnato nel nostro Trentino anche e specialmente dalle nuove competenze assunte dalla Provincia Autonoma a seguito del nuovo Statuto in materia di tutela e conservazione del patrimonio artistico e culturale, hanno indotto […] a prendere questa nuova iniziativa" 1 . N el 1976 Umberto Corsini presentava così ai lettori di "Studi Trentini di Scienze Storiche" la nascita di una nuova serie della rivista, dedicata agli studi di storia dell'arte e denominata "Sezione Seconda" per distinguerla dalla "Sezione Prima" deputata agli studi storici. La decisione di sdoppiare la rivista in due sezioni, affiancando a quella tradizionalmente deputata ai documenta -ossia alle fonti della storia civile, politica e religiosa -una nuova riservata ai monumenta artistici, scaturiva da "un'intesa chiara e cordiale" fra la Società e l'Assessorato provinciale alle Attività culturali, allora condotto da Guido Lorenzi: intesa che mirava a creare un periodico che fosse "strumento di studio, di informazione, di comunicazione, di documentazione, di sollecitazione e di critica", incardinato entro una testata di chiara fama in Italia e all'estero, e capace di comunicare adeguatamente l'attività della Provincia nel settore dei beni culturali.
Papireto, 1, 2022
Fondare una nuova rivista scientifica è, allo stesso tempo, un'ambizione e un gravoso impegno. Ambizione, che in senso positivo, corrisponde ad un legittimo desiderio di ampliare gli spazi di confronto e conoscenza, attraverso uno strumento come una rivista. Un gravoso impegno perché, per poter raggiungere l'ambito obbiettivo occorre intraprendere un percorso non certamente semplice, ma anzi pieno di insidiosi ostacoli. È con questa consapevolezza che già nel 2019 presentavo un primo progetto di fondazione di una rivista scientifica online ed eventualmente cartacea, che nonostante l'approvazione entusiasta da parte di tutti i colleghi del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, a cui afferisco, non ebbe seguito, prima per intoppi burocratici, poi a causa della pandemia, che di fatto ha causato il blocco di quasi tutte le attività. Nonostante queste prime difficoltà, con la medesima propositiva ambizione, ripresentavo il progetto nel 2021, coinvolgendo il collega prof. Giancarlo Germanà Bozza, arricchendolo con un volume monografico, da me curato, dal titolo Dalle officine alle Accademie nel Mediterraneo. Analisi e struttura delle botteghe d'arte in età moderna, che raccoglie tredici saggi di altrettanti studiosi, di prossima pubblicazione a cura dell'Istituto Poligrafico Europeo. Superata la preliminare fase burocratica, il progetto prendeva finalmente forma nella veste di rivista online, realizzata quasi esclusivamente in house, attraverso la fattiva collaborazione del colleghi proff. Giovanni Zuccarello e Fausto Gristina, che hanno coordinato rispettivamente gli studenti Roberto Patti, che ha curato la grafica, e Sofia Ingrillì, che si è invece occupata dello sviluppo web. Oltre all'aspetto grafico e del web, tuttavia, occorreva strutturare una serie di contenuti affinché la rivista prendesse definitivamente forma secondo le linee guida convenzionali dettate dall'ANVUR per questo tipo di pubblicazioni, affinché successivamente se ne possa chiedere il riconoscimento ufficiale. Venivano quindi redatte le norme metodologiche, le informazioni generali e il codice etico. Naturalmente una rivista non esiste senza le persone con precisi compiti e ruoli. Sono stati così costituiti il comitato di redazione, il comitato scientifico e un gruppo di referees. Il primo, composto dai professori in organico del dipartimento, ha il compito di coadiuvare il
Moderna/Comparata, 2017
Retracing Dessí’s collaboration in the magazines “L’Orto”, “Primato” and “Cronache” directed by Giorgio Vecchietti, among stories, essays and reviews that have remained largely unpublished, means deepening the writer’s artistic development by exploring into the creative laboratory of his debut. The 36 texts collected and commented by Francesca Bartolini allow us to analyse the thematic and stylistic approaches that were further developed and deepened in the subsequent production. At the same time they take into account the years of the fascist dictatorship, allowing us to investigate the development of an intellectual conscience engaged in an anti-fascist, rebel movement typical of many writers of that generation. Weaving the critical discourse with the reading of the correspondence, the complex relationship that linked Dessí to the three editorial offices is noted, testifying to the passion of a young artist eager to follow his inclination, but also aware of the difficulty of prese...
The interview traces the different stages of the story of the «Rivista Trimestrale» and reconstructs the role that it had in the political cultural and philosophical Italian debate since the sixties. In the interview, Marcello Mustè shows the way in which many of the insights and reflections that were developed within this research laboratory have anticipated historical scenarios which have been outlined starting from the 1989, and continue to provide valuable tools for the reflection about our contemporaneity.
Bollettino Storico Vercellese , 2024
The article succinctly exposes the editorial and conference activity of the Società Storica Vercellese in its 52 years of existence, with particular attention to the last period in which, for four terms, I held the position of president. It is highlighted how the themes covered in the biannual Bollettino Storico Vercellese, in conferences and talks increasingly concern contemporary history, well appreciated by the majority of the Society’s members. This appreciation also results from the fact that local media sometimes take inspiration from contemporary history essays published in the Bollettino to draw articles from them.
Forma Urbis, 2019
Tra le finalità dell’archeologia, intesa come scienza che insieme è umana, tecnologica e “pedagogica”, compare oggi anche quella di essere recepita come “servizio pubblico” a favore della comunità, con tutte le relative implicazioni etiche, sociali, economiche e politiche che ciò comporta. Da qui l’esigenza e i conseguenti numerosi tentativi di dare una definizione a quella che è divenuta col tempo – negli anni Ottanta, in ambito anglosassone e nordeuropeo, e da qualche anno anche da noi – una vera e propria disciplina accademica, l’ “archeologia pubblica”...
2004
la cui durata non ha superato i due anni e mezzo (dal 1 gennaio 1938 al 31 maggio 1940), è emblematica di una idea di rivista come spazio del pensiero in movimento, di una dinamica culturale in fieri, spesso non esplicitata o programmata fin dai primi numeri, ma definita nel procedere degli interventi che talvolta possono essere tra loro conflittuali, fino a quando non s'imponga nella rivista una linea o una poetica in qualche modo unitaria. Le frequenti modifiche del comitato redazionale sono la testimonianza diretta della rapidità di mutamento di linea politica e letteraria del foglio milanese intervenuto in connessione con il succedersi degli eventi che appunto nel periodo 1938-1940 caratterizzarono la storia sociale italiana e lasciarono tracce profonde nella biografia esistenziale e culturale dei giovani redattori. Parole chiave: Rivista Corrente di Vita Giovanile, spazio di pensiero in movimiento, tracce esistenziali riguardo la storia sociale italiana.
Si commenta l'edizione Lugnani di Tutte le novelle di Luigi Pirandello
Alessia Bruno, 2024
Per ottenere un presente attivo bisogna fidarsi del passato e guardare da nuove prospettive. Ed è proprio questo che fa il «Verri», vive di letteratura e con essa cerca di far vivere i suoi lettori, mai allontanandosi dalla realtà. Laureata presso l'Università di Bari in Filologia Moderna, Alessia Bruno ci racconta brevemente la nascita e gli sviluppi di una delle riviste più importanti del Novecento italiano, per l'appunto, il «Verri». Ripercorrendo la figura di Luciano Anceschi, fondatore della rivista, e degli aspetti a lui più cari, si è delineato un omaggio in cui si cerca di risaltare anche la poesia verbo-visiva, che accompagna il «Verri» fin da subito, regalando copertine, articoli e autori di grande stima. Parlare in questo contesto di arti visive vuole valorizzare un autore che con pacatezza e lungimiranza ha saputo accogliere, senza pregiudizi, la letteratura in tutte le sue sfumature.
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Per leggere. I generi della lettura, 2021
La Chimica e l'Industria, 2021
Il sistema dell’arte contemporanea e il caso di Axel Vervoordt. Intuizione e strategia di un collezionista., 2023
in: "Studi Trentini. Storia", 92 (2013), pp. 315-320
Leonardo Sciascia. Un testimone del secolo XX (a cura di Leonarda Trapassi), 2012
Rivista trimestrale di diritto e procedura civile, 2024
Octagon. Die Suche nach Vollkommenheit im Spiegel einer religionswissenschaftlichen, philosophischen und im besonderen Maße esoterischen Bibliothek, Band 3, 2017
Ǧihād. Definizioni e riletture di un termine abusato, . Ed. by Nicola Melis Patrizia Manduchi. Mondadori Università., 2019
PreText n.17 , 2022
Rivista critica del diritto privato, 2020