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«Primum vivere, deinde philosophari». La perifisica sorge come tentativo, più che di rovesciamento (Verwindung) non solo della metafisica moderna, come disponeva Heidegger, ma anche della meta-fisica postmoderna, come scivolamento o deviazione laterale (Abweichung) da quest’ultima. La dinamica che essa reca con sé ricalca, anziché la dialettica progressiva che avanza come un vettore nel tempo – tipica della mentalità lineare moderna –, un approccio sistemico e trasversale che, in prima battuta, tende piuttosto a osservare i fenomeni da un’ottica olistica anche se non onnicomprensiva (globale pur senza inglobare rigidamente) e, in aggiunta, ragiona alla stregua della mossa del cavallo, si può dire, cioè riflettendo obliquamente. Il circolo, le radici e le ramificazioni al posto della freccia, insomma.
2025
In this paper we attempted to summarize the analysis of Bergson’s book “Introduzione alla metafisica” [Henri Bergson, Introduzione alla metafisica, Laterza, Bari 1970]. Particularly we analyzed the Bergson’s concept of metaphysics and the details of the relative doctrine, to verify if the definition of the discipline and his contents correspond or not to those of the classical metaphysics and also to those of an ideal metaphysics (that we deduced the traditionalist and Guénonian thought). Our investigation shows that they didn’t correspond to these last. That is trou especially because Bergson’s metaphysics is only an immanentist, materialist and vitalistic one. Namely her object of knowing is only the “length” (“durata”) as undivided immanent and worldly totality. So, her object is not the transcendent, eternal and static divine Absolute. But, in contrast to this, Bergson’s metaphysics has a great philosophic value because she establishes a very convincing theory of knowing and a relative ontology. Both are based on the act of the “intuition”, that is really able to grasp the being. By this way Bergson erased from the Philosophy any sceptic theory of knowing. And this make his thought a very important step of the history of Philosophy.
Walter Benjamin tra critica romantica e critica del romanticismo Centro Interdisciplinare di Studi Romantici – Bologna, 2001
A partire all’incirca dal saggio sul concetto di critica romantico, la filosofia di Benjamin si presenta sotto forma di commento; Benjamin cioè abbandona la strada del pensiero classicamente filosofico-sistematico per elaborare elementi di una teoria filosofica nel confronto critico con opere d’arte. Si deve probabilmente all’oscurità delle modalità concrete del rapporto tra oggetto (l’opera d’arte) e metodo della trattazione implicate in questo concetto di commento se anche sulla relazione tra la teoria dell’allegoria e la premessa gnoseologica nel “Dramma barocco” non si è mai raggiunto un consenso. Qui vorrei proporre un approfondimento di questo rapporto tra analisi di una forma di rappresentazione artistica (l’allegoria) e riflessioni filosofico-sistematiche (nella premessa) proprio nel “Dramma barocco tedesco”. Costruendo un percorso attraverso la “premessa” e la teoria della rappresentazione allegorica e che toccherà le sponde anche di alcuni saggi e frammenti antecedenti al “Dramma barocco”, cerco di delineare chiaramente quella che mi pare sia l’intenzione di fondo della filosofia di Benjamin in questi anni e di contribuire a consolidare primi elementi di una proficua discussione su uno degli aspetti più interessanti proprio di questa filosofia: il rapporto che essa stabilisce tra la forma dell’opera d’arte e l’“ideale del problema” filosofico.
Indice tematico di "Medioevo. Rivista di Storia della Filosofia medievale " su metafisica e teologia (annate 1975-2010).
L’espansione del nostro universo sta accelerando. La recente scoperta sperimentale - per la quale è stato assegnato il Premio Nobel 2011 (Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt e Adam G. Riess) - ha scatenato importanti dibattiti filosofici sulla cosmologia, in un momento in cui i nuovi dati provenienti dalle grandi superfici delle galassie stanno contribuendo a fornire risposte a domande pressanti sull'esistenza della materia oscura e dell'energia oscura.
1 La sub-metafisica della realtà e il pensiero dell'essere (a proposito di un intervento giornalistico di Maurizio Ferraris) Lang ist die Zeit, es ereignet sich aber das Wahre. HÖLDERLIN au[ h yuch; sofwtav th kai; aj riv sth.
JCOM, 2004
Metafore e catacresi, che tanta parte hanno nella comunicazione artistica, svolgono un ruolo importante anche nella scienza, sia quali strumenti per superare le carenze linguistiche nella fase della scoperta, sia per la susseguente comunicazione e divulgazione. Nel primo caso le metafore possono avere un'essenziale funzione euristica e vengono rapidamente metabolizzate dalla comunità scientifica. Un caso interessante nella fisica è costituito dallo spin delle particelle. Maggiori problemi sorgono nell'uso delle metafore nella divulgazione ai non addetti ai lavori, per la limitata contestualità culturale che può portare a interpretazioni errate e a confondere più che a illuminare.
Stando tuttora alle comuni ricostruzioni manualistiche, l'immagine corrente di Kant resta quella del «grande demolitore» della metafisica. Davanti al «tribunale» della Critica si sarebbe svolto un processo definitivo alla metafisica che, mostrandone l'infondatezza conoscitiva, l'avrebbe smascherata come una semplice «illusione», benché «naturale», della ragione. E quale significato dare allora alle ricorrenti confessioni di Kant di essere «innamorato» della metafisica, che è l'autentica filosofia, la scienza più antica e la più alta, che «sopravviverebbe anche quando le altre dovessero tutte quante essere inghiottite nel baratro di una barbarie che tutto devastasse»?
Giornale di metafisica, 2007
An examination and defense of the view according to which ontology, understood as the theory of what there is, comes before (and can be done without engaging in) metaphysics, understood as the theory of the nature of things.
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Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, 2019
in A. C. Varzi (ed.), Metafisica. Classici contemporanei, Roma, Laterza, 2008
Etica & Politica / Ethics & Politics, 2018
Teologia w Polsce
Ragione impura: Una Jam Session su …, 2006
Metafisica. Quaderni della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, n. 11/13 (2011-2013), Maretti Editore, Falciano, Pictor O, Roma 2014., 2014
Introduzione a "La superficie assoluta", Textus, L'Aquila, 2018
S. Piazzese, Dal thaûma tragico. Alcune riflessioni su Metafisica concreta, in «IlPequod», anno V/10, dicembre 2024, pp. 63-72, ISSN: 2724-0738, 2024
"Metafisica originaria" in Severino. Precisazioni preliminari e approfondimenti tematici., 2019
Lo Sguardo. Rivista di Filosofia – Di Aristotele si dice in molti modi. No. 5, 2011