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IRMA MAGGI UNA SENSITIVA TRA DUE MONDI

2012, Quaderni di Parapsicologia

Abstract

Nella prima intervista a Irma Maggi pubblicata su una rivista argentina (Vaccari, 1924), successivamente riprodotta in Italia con un altro titolo e senza la firma dellʹautore (1925), il giornalista ha azzardato un giudizio categorico: «Passa da un mondo allʹaltro con la facilità di chi li tiene in mano ambedue e non ha bisogno di altro sforzo all’infuori di dirigere lo sguardo dove desidera» (p. 232 dell’edizione italiana). Oltre alla attitudine naturale di qualunque sensitiva di penetrare più o meno intenzionalmente tanto nella dimensione delle percezioni normali quanto in quella delle percezioni ʺparanormaliʺ, Irma Maggi si è caratterizzata per altre forme di ʺduplicitàʺ: non solo ha diviso la sua vita tra Italia e Argentina, ma è diventata spiritista dopo essere partita da posizioni di aspro agnosticismo; ha avuto periodi segnati da unʹampia e incondizionata collaborazione con la scienza e altri di totali rinuncia e sfiducia verso qualsiasi attività sperimentale; fasi di intensa esposizione mediatica e altre di rigida chiusura nel privato. Tutti questi elementi delineano una personalità ricca e complessa, che induce a cercare informazioni altrimenti dimenticate, per rimettere assieme i pezzi di quel puzzle complicato che è stata la sua biografia.