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PARTE I: MINORI E DIRITTO

Il diritto minorile, che non è altro che "il diritto dei diritti del minore", nasce da un'esigenza d'attribuire al minorenne delle prime forme di partecipazione. Il minore viene così considerato non solo suddito ma anche cittadino. La Società delle Nazioni approvò, nel 1924, una Dichiarazione dei diritti del fanciullo che, per la prima volta, enunciava alcuni fondamentali diritti che impegnava le comunità nazionali a provvedere ad un adeguato sviluppo umano. Nel 1959, l'ONU elaborò una più puntuale nuova Dichiarazione dei diritti del fanciullo. Il 20 Novembre 1989 viene approvata in sede ONU la Convenzione sui diritti del fanciullo: delinea in modo organico e sufficientemente completo uno statuto dei diritti del minore, e consente anche che i principi e le norme della Convenzione divengano parte integrante del diritto interno e pienamente operanti nei vari paesi.