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L'estate era cominciata precocemente. Come ogni anno. Alcuni erano già partiti per la colonia marina.
Isocrate aveva circa cinque anni quando scoppiò la guerra del Peloponneso, ed era ancora vivo quando Filippo trionfò a Cheronea. Il secolo di cui fu spettatore e, in modesta misura, protagonista, fu un secolo di guerre continue. Un dato quasi banale, che nessun contemporaneo avrebbe sottolineato con particolare enfasi; Isocrate non fa eccezione: nella sua vasta produzione scritta, è attento ad alcune conseguenze delle guerre del suo tempo, predica la pace fra i Greci, ma non dedica mai una riflessione al fenomeno guerra. Anche questo è un tratto caratteristico di ogni intellettuale del suo tempo, che aveva in essa una compagna troppo assidua per poterne dare un giudizio sufficientemente meditato 1 . Ciò che sembra differenziare Isocrate da buona parte dei suoi contemporanei è una sottile repulsione nei confronti della guerra, dettata non certo da considerazioni di ordine morale, ma dalla constatazione della sua sostanziale rozzezza. Per quel poco che ne sappiamo, la sua biografia non fa che confermare la sua estraneità al mondo della guerra: non risulta che abbia mai servito nell'esercito ateniese (nel fiore degli anni, durante la guerra deceleica, lo troviamo intento a ricevere una raffinata educazione in Tessaglia, da Gorgia 2 ), né presumibilmente vide mai un campo di battaglia 3 . Non era un tipo spavaldo: è lui stesso ad ammetterlo a più riprese, pur riferendosi solamente alla sua incapacità di affrontare un pubblico. E' possibile che i suoi ragionamenti si siano adattati quasi insensibilmente a questo stato di cose. Nonostante le 406 volte in cui la 1 Cf. A. MOMIGLIANO, Alcune osservazioni sulle cause di guerra nella storiografia antica [1958], tr. it. in ID., La storiografia greca, Torino 1982, 156-173, a 166-167; Y. GARLAN, Guerra e società nel mondo antico [1972[ ], tr. it. Bologna 1985 2 Cic. Or. 176. 3 Anche se forse, ormai anziano, seguì Timoteo in alcune spedizioni: cf.
2017
Il termine guerra ibrida è balzato agli onori delle cronache del 2014 ed oramai viene ampiamente usato anche al di fuori dell'ambito degli esperti in materia di sicurezza, ma cosa si intenda realmente con questo termine in realtà c'è piuttosto confusione. Nella stampa generalista il termine guerra ibrida viene usato come sinonimo di cyber warfare e pure in ambito accademico la discussione è stata, qualche tempo addietro, accesa sull'uso o meno del termine ibridaocome verrà brevemente accennato più avanti. Si pone quindi un primo problema di definire quindi cosa sia la guerra ibrida. Innanzittuto si può dire che non è una forma di guerra totalmente 'nuova', ma ne è una definizione dottrinaria, pure applicata sul terreno, come mai era stata messa nero su bianco da un attore statale nell'ambito di conflitti verso altri attori statali pur con alcune sostanziali novità concettuali. Nell'immaginario collettivo due stati si confrontano solitamente su un campo di battaglia con le unità ben identificabili. Al più possono esserci guerre di prossimità tra due attori statali che in realtà combattono per conto 'terzi'. Questa è quella che nel grande pubblico viene vista come guerra convenzionale, per quanto la realtà sia poi ovviamente molto più sfumata. Una guerra definitiva non convenzionale (o assimetrica o di quarta generazione, anche in questo caso le definizioni si sprecano e sono ricche di sfumature) solitamente vede coinvolti un attore statale contro attori irregolari o addirittura una guerra tra soli attori irregolari. Una guerra lontana dalle battaglie campali, ma fatta di scontri veloci, sabotaggi e via dicendo. La guerra ibrida vorrebbe, come si intuisce dal termine ibrido, porsi nel mezzo di questi antipodi (in realtà più immaginari che pratici). Il termine in tempi recenti si diffonde giornalisticamente in occidente fino all'ambito NATO a partire da 2014 inoltrato; ancora durante l'annessione della Crimea, su Foreign Policy, si usava 'guerra non lineare' (altro contendente al termine ibrido per definire questa tipologia di scontro) per indicare quanto stava accadendo, per giunta rifacendosi ad un articolo di Vladislav Surkov, consigliere di Putin, pubblicato il 12 marzo 2014 in coincidenza proprio con l'annessione della Crimea. Il termine guerra ibrida (o non lineare) viene usato oggigiorno per indicare una precisa tipologia di operazioni russe che si basano su una chiara dottrina che poi verrà illustrata, ma il termine è stato coniato in tempi meno recenti dal Maggiore statunitense William J. Nemeth in un suo testo intitolato Future War and Chechnya: A case of Hybrid Warfare del 2002. Scritto nel quale si analizzava la condizione ibrida della società cecena divisa tra elementi pre-moderni ed uno stato contemporaneo, una società ibrida che fece sorgere un modo di condurre la guerra originale con elementi regolari ed irregolari mixati in maniera molto efficace. Senza entrare nei dettagli dello 1 Ad esempio si prenda questo articolo del NYT dove il caso che riguardò la Clinton in campagna elettorale viene identificato-erroneamente-con la hybrid warfare confondendo uno dei possibili strumenti della cyber warfare che possono essere usati all'interno della guerra ibrida con la guerra ibrida stessa.
FOGLIO DI ESERCIZI 4– GEOMETRIA E ALGEBRA LINEARE 2010/11 Esercizio 4.1 (2.2). Determinare l'equazione parametrica e Cartesiana della retta dello spazio (a) Passante per i punti A(1, 0, 2) e B(3, −1, 0). (b) Passante per il punto P (1, 3, 1) e parallela al vettore − − → OQ = (2, 0, 0). (c) Di equazioni Cartesiane y = 3x + 1 y − x + z = 0 Determinare inoltre un punto appartenente a tale retta. Soluzione: (a) Poichè − − → AB = (2, −1, −2) otteniamo r : x = 1 + 2t y = −t z = 2 − 2t ∀ t ∈ R Ricaviamo ora l'equazione Cartesiana: x = 1 + 2(−y) t = −y z = 2 − 2(−y) ⇒ x + 2y − 1 = 0 2y − z + 2 = 0 Notiamo che l'equazione Cartesiana di una retta nello spaziò e data mediante l'intersezione di due piani. (b) Possiamo scrivere direttamente l'equazione parametrica: r : x = 1 + 2t y = 3 z = 1 ∀ t ∈ R Notiamo che l'equazione sipù o equivalentemente scrivere r : x = t y = 3 z = 1 ∀ t ∈ R E' immediato ricavare l'equazione Cartesiana: y = 3 z = 1 (c) La cosapì u semplicè e porre la variabile x uguale al parametro t, ottenendo x = t y = 1 + 3t z = −(1 + 3t) + t ⇒ r : x = t y = 1 + 3t z = −1 − 2t ∀ t ∈ R Per determinare un punto P appartenente a r ` e sufficiente trovare un punto (x, y, z) che soddisfi l'equazione di r (parametrica o cartesiana). Assegnando per esempio il valore 0 al parametro t nell'equazione parametrica otteniamo il punto: x = 0 y = 1 z = −1 ⇒ P (0, 1, −1). Esercizio 4.2 (2.3).
Analisi politica del conflitto tra Russia e Ucraina. Pubblicato l'11 marzo 2022.
Il Liber monialium ed il Libro de l'antiquità di suor Orsola Formicini. Le Clarisse e la storia del venerabile monastero romano dei Santi Cosma e Damiano in Mica Aurea detto di San Cosimato in Trastevere (BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE, Roma, mss. Varia 5 e Varia 6) 1
Comunemente si ritiene che la guerra di guerriglia sia nata nel nostro secolo e particolarmente con le tecniche di Mao Tse-tung; ma questo non risponde
In questo lavoro ritorno sull'origine di guerra dal lat. ver (sacrum) [cfr. Alinei 2000, 936-939], con nuovi argomenti, una modifica nell'interpretazione e un approfondimento del contesto preistorico.
Chi realmente abbia inventato il “Grest” non si sa, si direbbe che nasce non in parrocchia, ma proprio come un’idea del settimanale “il Vittorioso”, settimanale presente in quasi tutti gli oratori parrocchiali d’Italia. A pagina 2 del numero di luglio 1951, leggiamo: “Organo ufficiale del “Grest” è “il Vittorioso” con i suoi albi. Per tutta l’estate esso sarà il tuo amico ed alleato fedele nel fornirti letture, iniziative, concorsi giuochi, costruzioni, passatempi, novità”. Sempre “il Vittorioso” descrive come “Cavalieri” coloro che fanno parte del “Grest” e incita a creare nuovi “Gruppi Estivi” con il motto de “il Vittorioso”: forte, lieto, leale e generoso. E appena liberi dalla scuola, invita i ragazzi a fondare subito un “Grest”. Nell’articolo, “il Vittorioso” spiega dettagliatamente che cos’è il “Grest”: “Grest è un nome dinamico e concentrato che significa “Gruppo Estivo”. Sotto la sua bandiera si riuniscono i “Cavalieri” per partire verso la grande avventura estiva. “Grest” è il grido si battaglia che si ripercuote per monti e per mari, nei boschi e nelle valli. “Grest” è la canzone dell’allegria, la canzone della bellezza, la canzone dell’estate.
Italian Culture, 1994
Uguaglianza e disuguaglianza nella società complessa. Civitas et humanitas. Annali di cultura etico - politica., 2018
Il rito italo-greco nell'Italia medievale, ponte politico culturale tra Oriente e Occidente, 2022
In: IL CANNOCCHIALE (1/2021), pp. 103-126., 2022
Illuminazioni, 2018
Juvenilia, pubblicazione degli elaborati relativi al concorso per giovani numismatici, 2011
MILITARISMO E PACIFISMO NELLA SINISTRA ITALIANA. DALLA GRANDE GUERRA ALLA RESSITENZA, 2006
https://www.micromega.net/guerra-e-o-pace-il-dilemma-della-religione/, 2023