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Sezione di consulenza linguistica del sito web dell'Accademia della Crusca
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La storia del pandoro e del panettone e una golosa lista di nomi di dolci tradizionali natalizi da tutta Italia.
Il Tempo dei Fenici. Incontri in Sardegna dall'VIII al III sec. a.C., 2019
Si ringrazia per l'imprescindibile collaborazione il Polo Museale della Sardegna, nelle persone della sua direttrice dott.ssa Giovanna Damiani e del dott. Roberto Concas, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Un sentito ringraziamento per il supporto va inoltre alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano e alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro. Un prezioso sostegno al lavoro è giunto dalle sensibili Amministrazioni Comunali di Terralba, Ittireddu e Orroli. Importante è stata la collaborazione della direzione e di tutto il personale di: Museo
Itinerari di storia. In ricordo di Mario Pani, a cura di M. Chelotti, M. Silvestrini, E. Todisco, Bari 2017, 89-95
per l'invito a partecipare a questa intensa giornata in ricordo e in onore di Mario Pani, nel cuore della «sua» Università, dell'Università con la quale egli quasi si identificava.
In : Bocherens, Ch. (ed.), Nani in Festa. Iconografia, religione e politica a Ostia durante il secondo triumvirato, 2012
Introduzione a H. Domin - Lettera su un altro continente
Quaderni lupiensi di diritto e storia 6, 2016, 217-221
La pubblicazione di articoli e note proposti alla Rivista è subordinata alla valutazione positiva espressa su di essi (rispettando l'anonimato dell'autore e in forma anonima) da due lettori scelti dal Direttore in primo luogo tra i componenti del Comitato scientifico internazionale. Ciò in adesione al comune indirizzo delle Riviste romanistiche italiane (AG., RISG., BIDR., AUPA., SDHI., Iura, Index, Roma e America, IAH., Quaderni Lupiensi, Diritto@storia, TSDP.), in seguito alle indicazioni del gruppo di lavoro promosso dal Consorzio interuniversitario Gérard Boulvert e a conseguenti delibere del CUN e del CNR. Gli autori sono invitati a inviare alla Rivista insieme con il testo da pubblicare un abstract in lingua diversa da quella del contributo e «parole chiave» nelle due lingue.
2019
A Natale sono tutti più buoni. È il prima e il dopo, che mi preoccupa (Charles M. Schulz) La bontà non è di moda. Anzi, in tempi di odiatori social, di aggressività, di caccia al nemico e al capro espiatorio, chi si mostra solidale e aperto verso il prossimo-soprattutto verso i diversi e i più deboli-rischia di venire considerato un remissivo, un vile, nella migliore delle ipotesi viene definito "buonista". Questo termine è ormai entrato nel lessico popolare come sinonimo, anzi come sostituto, di "buono". In senso spregiativo. Se non si è cattivi, si è buonisti. C'è tuttavia un'eccezione: il periodo natalizio. Nelle pubblicità, nei negozi, sui manifesti, persino in rete, tornano per un breve periodo i sorrisi al posto dei bronci. Dicembre è il mese delle luminarie, degli alberi addobbati, dei presepi, dei doni, ed è il mese in cui dobbiamo essere tutti buoni e scambiarci i regali. L'unico periodo in cui tutti-indistintamente-siamo felici di dare ospitalità a migranti mediorientali, una coppia con bambino in fuga dalla persecuzione nel proprio Paese. Il Natale è la più importante ricorrenza nel calendario cristiano e-di conseguenza-nel calendario occidentale. Chi non attende con ansia il giorno in cui sistemare le statuine nel presepe, o tirare fuori l'albero, con tutte le sue decorazioni? Fare l'albero di Natale è considerato da molti un rito affascinante, così come restare a guardare, per ore, le sue lucine intermittenti alla sera, giocare a carte o a tombola, mangiare panettoni e pandori. Le feste natalizie coinvolgono persone di ogni confessione e non credenti, anche se magari non tutti fanno in casa il presepe e forse neppure l'albero di Natale. Si dice spesso che il materialismo in cui viviamo ha trasformato questa festa in un rito pagano dedicato alla falsa bontà, all'ipocrisia, agli acquisti frenetici, che il significato cristiano della festa diventa una finzione, non essendo sentito e vissuto intimamente. Se ne parla almeno dagli anni del boom economico, da quando il consumismo sfrenato ha iniziato a profanare lo spirito religioso della festa. Ma l'ipocrisia è sembrata divenire ancora più stridente negli ultimi anni, da quando-oltre alla profanazione consumistica-anche il rito dell'essere "buoni" a tutti i costi è entrato in forte contrasto con la propaganda che vuole alzare muri, chiudere porti, respingere e rifiutare stranieri e diversi.
Cosa ti ricorda il 25 Dicembre? La nascita del Bambino Gesù. Ne sei proprio sicuro? Lo è tutto il mondo! Questo breve dialogo è universale, accettato anche dai non cristiani, che festeggiano questa data in modo diverso, in osservanza di altre religioni. parte si rifà, pur non avendone la completezza e l'eleganza formale. Qualche episodio, però, si fa apprezzare per la finezza dei toni, come quello della consacrazione di Maria fanciulla e della sua presentazione al Tempio all'età di tre anni. Altro scritto che ha diversi riflessi in iconografia è il Vangelo dello Pseudo-Matteo, o Libro della Nascita di Maria e dell'Infanzia del Salvatore, il cui contenuto sembra risalire al IV secolo, mentre la forma attuale fu data probabilmente nel VI. La prima parte riprende in pieno, rielaborandolo, il Protovangelo di Giacomo; la seconda, suddivisa a sua volta in due parti, sembra rifarsi liberamente al Vangelo di Tommaso, unendo, però, molti elementi leggendari e popolari. Questo testo fu conosciuto più in occidente che in oriente, soprattutto nel Medioevo, durante il quale fu ampiamente utilizzato come fonte ispiratrice in campo artistico. Nuovi particolari ed episodi vengono introdotti anche nelle vicende della Natività. Si legge, ad esempio, che il terzo giorno dopo la nascita, Maria uscì dalla grotta ed entrò nella stalla, dove depose in una mangiatoia il Bambino, che fu adorato anche dal bue e dall'asino. Sono particolari, questi, resi già con precisione in pitture e sarcofagi del IV secolo. Si dice, poi, che i Magi arrivarono solo dopo due anni ed offrirono, oltre ai consueti doni, ognuno una moneta d'oro (dettaglio altrove sconosciuto). Si parla, inoltre, dell'annunzio, dato dagli angeli ai pastori, di una stella luminosa che rimase sopra la grotta della Natività; e viene poi ripreso l'episodio delle levatrici incredule, con l'aggiunta di qualche dettaglio nuovo. Si specificano, fra l'altro, i nomi di entrambe le donne (Zelomi e Salomé); quanto al miracolo della guarigione della mano, esso avviene al contatto con i panni del Bambino. Nel capitolo 24 si narra dell'incontro della Sacra Famiglia col governatore della citta egiziana di Sotine, Afrodisio, tema reso in immagini dagli artisti che decorarono l'arco trionfale della basilica di S. Maria Maggiore a Roma, nel V secolo. Una parte almeno del Vangelo dello Pseudo-Tommaso doveva essere composta nel II secolo, se è vero che Origene ne contrastava già la canonicità; la redazione latina è stata attribuita al V secolo, ma ne esistono diverse
LA CASULA DI SAN PANFILO, 2005
t'ovescio la trama lanciata 2o lato è legata in taffetas dagli orditi di legatura. RAPPORTO DEL DISEGNO cm. 26x13,5. ALTEZZA DEL TESSUTO, la pezza di tessuto è particolarmente alta oltre cm. 158 e non sono presenti le cimose. Bordura applicata sul collo: Almatura taqueté façoné. ORDITO: 3 fili di fondo, doppi, in seta avor.io torsione Z, riduzione 45 fìli doppi al cm.; I di legatura in seta avorio, torsione Z,riduzione 15 fili al cm. TRAMA: lo laro in sera. blu e marrone, senza torsione apprez,zabile;2" lato in seta, l'ossa, senza torsione apprezzabile;3o lato in lamina d'oro su l 13
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Published on "Civiltà della Tavola" magazine of Accademia Italiana della Cucina, Mar, 2021
Dizionario delle scienze e delle tecniche di Grecia e Roma, 2010
Aristocrazia biellese e committenze artistiche, in Mosaico. Asti, Biella e Vercelli tra Quattro e Cinquecento, a cura di B.A. Raviola, Cassa di Risparmio di Asti, 2014
Le origini del Natale cristiano, 2023
LA SANTA CAPPELLA DI PARIGI, 2019
Der Stifter und sein Monument. Gesellschaft – Ikonographie – Chronologie. Akten des 15. Internationalen Kolloquiums zum Provinzialrömischen Kunstschaffen (Graz, 14. bis 20. Juni 2017), Hrsg. B. Porod e P. Scherrer, Graz , 2019