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Translingua. La gelosia delle lingue polifoniche di Adrian Bravi

2017

Che cosa accade in noi quando ci troviamo a dover fare in conti con una lingua diversa da quella materna? Che cosa accade in un autore quando decide di abbandonare la sua lingua per scrivere in una diversa dalla propria? Che cosa si perde in questo passaggio e che cosa si acquista? E poi, perché si lascia una lingua per adottarne un’altra? Adrian Bravi, attraverso il suo ultimo lavoro narrativo La Gelosia delle lingue (eum, edizioni università di Macerata 2017) recupera la figura della distanza, una distanza interiore, riuscendo persino a scindere la propria di storia, fatta di ricordi e grafie: un processo di transizione (di rinascita) da una lingua all’altra. Adrian Bravi “scioglie le lingue” in maniera polifonica, mutante, a volte ci lascia perfino un amorevole amaro in bocca, ma allo stesso tempo ci mostra la consapevolezza di una contemporaneità in continua transizione, migrante e mutevole. La lingua di Bravi diviene sincretica, si trasforma (non perdendo però il suo mater), si ibrida, interpretando una realtà delicata e critica con un messaggio di speranza verso l’apertura, lo scambio dialogante e mutante della/delle lingue transitanti (translingue). What happens inside when we deal with a different tongue from mother tongue? What happens in an author when he decided to abandon his tongue for write in a different our language. What do we lose and what do we achieve in this transition? And than, why we leave a tongue for adopt an other? Adrian Bravi with his the last narrative work La gelosia delle Lingue (eum, edizioni università di Macerata, 2017) recovers the figure of distance, an internal distance, succeeding to separated the our history made by memories and handwriting. This transition process (re-birth) from a tongue to other. Adrian Bravi “melts” the tongues in polyphonic, mutant way. He leave us, even, an painful loving in our mouth, but at the same time, he show us the awareness of a variable and migrant contemporaneity in continuous transition. Bravi’s tongue becomes syncretic, transforming itself (don’t lose his mater), hybrid itself, interpreting a sensitive and critical reality with a message of hope towards the openness, the communicative and mutant of passages tongue/s (transtongues).