Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2017
…
9 pages
1 file
Il volume indaga il complesso e variegato tema della disabilità nella prospettiva del diritto pubblico. Muovendo dall’assenza di un quadro omogeneo, a causa della molteplicità (e talvolta della sovrapponibilità) delle definizioni che si incontrano nella disorganica normativa italiana e nella giurisprudenza, l’Autore si sofferma in prima battuta sulle fonti che disciplinano la disabilità e, in secondo luogo, sugli strumenti di intervento pubblico oggi esistenti, tenuto conto che, nella tutela dei diritti che costano, la dimensione economica ha oramai assunto un carattere preminente. La ricerca intende delineare una serie di criteri funzionali all’elaborazione di livelli essenziali che mirino a un sistema di welfare rinnovato, integrato e comunitario, nonché di tipo partecipato e solidale, tenendo conto che le persone disabili pesano sempre di più sulle famiglie. La parte propositiva del lavoro rappresenta dunque un momento di concretizzazione del tentativo di lettura su un piano costituzionale del fenomeno della disabilità. La speranza è quella di fornire attuazione a un diritto rispetto al quale si ritiene che le vie dell’universalismo e dello Stato sociale siano ancora oggi, nonostante tutto, percorribili.
Diritti comparati, 2018
Un cambio di rotta per le politiche in materia di disabilità: idee per un possibile approdo. Recensione a A. Candido, Disabilità e prospettive di riforma. Una lettura costituzionale (Giu rè, Milano, 2018, 177 pp., €
2016
La Legge 22 giugno 2016, n. 112 (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare), recentemente approvata e più comunemente nota come l’intervento legislativo che disciplina il c.d. ‘Dopo di noi’, alla luce di quanto previsto dagli artt. 2 e 3 della nostra Costituzione, non può non interessare il costituzionalista e il legislatore e questo per molteplici motivi. La norma, che come si legge all’art. 1 è «volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità», ha dunque il merito di aver individuato e riconosciuto quelle specifiche tutele per le persone con disabilità grave anche quando viene a mancare la componente genitoriale che le aveva assistite e sostenute fino a quel momento. D’altronde, erano anni che le associazioni che si occupano dei diritti delle persone con disabilità grave chiedevano alla politica di farsi carico anche di questa importante questione.
in L. Azzena - E. Malfatti (cur.), Poteri normativi del governo ed effettività dei diritti sociali. Atti dell'incontro di studi (Pisa, 27 ottobre 2016), 2017
SOMMARIO: 1. Premessa -2. L'azione normativa dell'esecutivo: decreti legge e decreti legislativi -2.1. Disabilità e decretazione d'urgenza nella XVI e XVII legislatura: uno sguardo d'insieme -2.2. La legislazione delegata: scuola e lavoro -2.2.1. Delega legislativa e diritto al lavoro delle persone con disabilità -2.2.2. La decretazione delegata e diritto all'istruzione delle persone con disabilità -3. L'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità: struttura e funzioni -3.1. Rilievi critici -4. Conclusioni.
In P. Addis, F. Pacini, & E. Rossi (a cura di), La legge regionale toscana sulle persone con disabilità. Uno sguardo critico (pp. 63-80). Pisa University Press, 2020
Muovendo dalla legge regionale Toscana n. 60/2017, il contributo intende riflettere sulla necessità di giungere all'approvazione di una riforma organica nazionale sulla disabilità, avanzando una serie proposte al riguardo, sul presupposto dell’inadeguatezza degli strumenti di intervento pubblico nell’economia oggi esistenti.
Federalismi.it, 2020
l presente saggio si propone d’inquadrare la posizione della persona disabile all’interno dell’ordinamento costituzionale italiano, evidenziando l’incidenza dei princìpi personalistico, pluralistico e solidaristico. A tal proposito, si fanno propri gli orientamenti dominantidella scienza medica e di quella sociale, sottolineando come la loro introiezione giuridica concorra alla tutela costituzionale della persona in indagine. A fronte dell’esame di detti orientamenti, e in ragione dell’affermazione del cosiddetto “modello biopsicosociale” (che sonda la disabilità in termini cumulativamente biologici, psicologici e sociali), si contesta la disorganicità della normativa italiana e si pone l’accento sul ruolo giocato dalla Corte costituzionale nello sviluppo del citato modello. Infine, si prospettano alcune soluzioni – legislative e interpretative – circa la definizione di paradigmi giuridici (ma anche definitori) che garantiscano tutela effettiva alla persona disabile.
in Osservatorio costituzionale, n. 2, 2017
The psychophysical health protection is an important issue in our legal system, especially when the person to be protected is severely disabled. Besides the right to health stricto sensu, it is also relevant the need to guarantee his/her demand of socialization, supporting supplementary forms of assistance compared to the ordinary hospital care system. Such a form of supplementary assistance should be pursued by people close to the disabled. For this purpose, the art. No.33, paragraph 3 of Law No. 104/1992 entitles only the employee who is also the disabled's spouse, his/her relative or relative in law up to the second degree (or, in the alternative, up to the third degree) to use a three days per month paid leave. This comment to the sentence No. 213/2016, delivered by the Constitutional Court, aims at analysing the constitutionality of such a compulsory edge of subjects who can use the paid leaves, starting from the inclusion of the cohabitant determined by the above-mentioned sentence.
Costituzionalismo.it, 2021
Governo in materia di disabilità e legge di bilancio 2022: per un paradigma di tutela costituzionale che garantisca la riduzione del "disability divide"
Consultaonline - Studi 2018/II, 2018
1. Considerazioni preliminari.
Rapporto 2022 dell'Osservatorio Diritto & Innovazione Pubblica Amministrazione Bicocca L'integrazione socio-sanitaria e il diritto delle Regioni, 2022
Nella Costituzione non sono presenti norme che esplicitamente facciano riferimento alla condizione di disabilità. Eppure, è certamente possibile delineare un quadro costituzionale di tutele in favore dei disabili 1. Basterebbe richiamare, infatti, «le infinite potenzialità virtuose racchiuse negli artt. 2 e 3 Cost. e l'importanza del programma di emancipazione sociale che da questi deriva» 2 , nel quale si staglia nitidamente il principio personalista quale fondamento della Carta costituzionale. La valorizzazione della 'persona', a prescindere dalla limitante condizione di disabilità in cui possa versare, costituisce lo scopo del progetto costituzionale volto a garantire la pari dignità sociale, funzionale al pieno sviluppo di ciascuno: «se, allora, il principio personalista innerva l'intera trama del tessuto costituzionale, non c'è ragione costituzionale, appunto, per cui da tutto ciò alcune persone vengano escluse 3 ».
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Giurisprudenza costituzionale, 2018
Hidalguía: la revista de genealogía, nobleza y armas, 2009
Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas, 2019
Osservatorio Costituzionale, 2019
WELFORUM.IT, 2022
Astrid Rassegna, 2018