Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
36 pages
1 file
L'articolo tratta dei movimenti alterglobal analizzandone finalità e modalità organizzative-
2009
Sommario 1. Una forza che si costruisce dal basso 2. Complessità sistemiche 3. Il principe elettronico 4. America Latina: una centralità sempre più significativa 5. Un processo democratico in ripresa? Riferimenti bibliografici
Annali della Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Catania, 2021
Gli studi di Teresa Serra e il “principio di umanita” definito da Brownlee evidenziano come sia le teorie sulla disobbedienza civile di Henry David Thoreau, che di Hannah Arendt, non possono essere considerate attualmente un modello esaustivo attraverso cui analizzare le attuali proteste sociali a favore dell’inclusione sociale dei soggetti migranti presenti sul territorio europeo. Invece, tali proteste potrebbero essere studiate attraverso un modello di disobbedienza prosociale, intesa come una nuova forma di azione collettiva, legata alle questioni inerenti alla solidarieta e alla difesa dei diritti umani, che mira a produrre un cambiamento sociale positivo dell’intera societa civile. Il presente lavoro ha l’obiettivo di evidenziare il mutamento delle forme di disobbedienza civile verso le nuove forme di disobbedienza sociale e prosociale, attraverso l’esposizione di studi teorici e applicativi inerenti ai temi in questione. The studies of Teresa Serra and the “principle of humani...
2023
Durante la pandemia di Covid-19 il senso di spaesamento e di abbandono da parte dello stato ha radicalizzato posizioni critiche presso parte della cittadinanza, diffuso sfiducia nei confronti delle istituzioni e dato impulso a pratiche inedite di resistenza. Ciò ha contribuito a mettere in moto la creazione di molteplici gruppi a “contrasto” delle misure di contenimento del virus, alcuni dei quali si sono poi convertiti in altrettanti movimenti no-green pass. Disincanto e sfiducia verso scienza e stato si manifestano anche attraverso diverse forme di organizzazione sociale, tra queste, nel tempo pandemico, emergono i nuovi dissidenti della vaccinazione, oltre alle norme governative e sanitarie. Allo stesso tempo si assiste all’ampliamento di quelle individualità che cercano un modo “diverso” dello stare al mondo, attraverso la costruzione di micro-comunità territoriali basate su forme di mutuo aiuto e assistenza, sulla condivisione e sull’autonomia. Per le persone incontrate durante il mio lavoro di ricerca sulla renitenza alle vaccinazioni, i diversi modi – emersi durante la pandemia – in cui esse si organizzano come movimenti in seno alla società, composti da una platea ben più ampia ed eterogenea dei soli anti-vaccinisti, paiono offrire la possibilità di influenza politica in un contesto segnato dal deterioramento delle condizioni materiali ed esistenziali. Il corpo è, dunque, posto al centro di un complesso intreccio di forze politiche e di proiezioni simboliche, divenendo un luogo di conflitti sociali e medici, di potere, di privazione, ma anche luogo di rivendicazione di libertà sulla scorta della percezione dell’essere privati di autonomia e di autodeterminazione.
Il volume si occupa di tre tipi di diseguaglianze scontate dalle donne in ambito lavorativo: diseguaglianze salariali, di carriera e di capacità professionali. La riflessione teorica è accompagnata da 3 studi di caso.
L'interesse scientifico per i movimenti sociali è in larga parte giustificato dall'idea, piuttosto diffusa, che questi influiscano sul cambiamento sociale «funzionando come un importante veicolo per articolare e supportare interessi e domande collettive» 1 . Nonostante questo, la letteratura di riferimento ha dedicato molta più attenzione a come il cambiamento sociale influisca -a sua volta -sull'emergere dei movimenti rispetto all'analisi di quanto e come i movimenti sociali medesimi siano attori capaci o meno di promuovere o resistere al cambiamento sociale 2 . Inoltre, sebbene negli ultimi quindici anni la letteratura che studia gli esiti dei movimenti sociali sia cresciuta notevolmente 3 , ancora scarsa sembra essere l'attenzione verso le conseguenze che i movimenti hanno nel lungo periodo e rispetto alla società nel suo insieme.
Vengono dalla scuola pubblica, sono figlie e figli della classe operaia. Le ragazze in prima linea; sono negre, LGBT e basso ceto. Anticapitalisti, alcuni socialisti o comunisti, altri anarchici; tutti libertari con la voglia di distruggere gerarchie stupide e brutali e alla ricerca di percorsi, talvolta al di là degli ismi-e ricorrentemente con allegria e fin modo creativo.
Research project, 2003
Il controllo dei mezzi di comunicazione è nella modernità avanzata uno dei principali terreni del conflitto sociale. Da tempo, i gruppi impegnati nel rinnovamento o nella conservazione delle società occidentali hanno riconosciuto la crescente influenza esercitata dai media sulla negoziazione dell'ordine sociale. Con l'aumento esponenziale delle dimensioni e delle complessità dei sistemi sociali moderni, una parte sempre maggiore della costruzione materiale e simbolica della società viene inevitabilmente trasferita dagli spazi interpersonali a quelli mediali 1 . Poiché naturalmente nessuna mediazione è neutra, insieme all'influenza dei mezzi di comunicazione è parallelamente aumentata anche la competizione per il loro controllo 2 .
città e movimenti sociali C on l'acuirsi della crisi economico-finanziaria a livello globale, numerose città hanno visto sorgere movimenti di protesta che hanno prodotto nuove pratiche politiche e immaginari (si pensi al fenomeno Occupy negli Stati uniti o alle acampadas che hanno invaso le piazze spagnole nel 2011) per contrastare le politiche messe in campo da democrazie rappresentative che vivono una crisi profonda di legittimità. Pur dotandosi di reti d'appoggio e diffusione in alcuni casi transnazionali, tali movimenti vedono nelle città i luoghi primari d'organizzazione, spingendo sempre di più il mondo accademico a interrogarsi sul rapporto tra movimenti sociali e spazi urbani. I movimenti sociali urbani hanno così assunto grande rilevanza nel dibattito interdisciplinare, dopo essere rimasti in ombra all'interno della letteratura sui "nuovi movimenti sociali"; questi ultimi erano considerati dei movimenti sociali a sé stanti che, mossi da questioni inerenti al consumo collettivo, lottavano per l'affermazione di un ambiente urbano più giusto e democratico 1 . Di fronte alla crescita esponenziale dell'urbanizzazione capitalistica e del ruolo delle città come nodi centrali dei processi di accumulazione e regolazione del capitalismo finanziario, gli spazi urbani assumono oggi un'importanza strategica per i movimenti sociali tanto sul piano simbolico delle azioni quanto su quello della loro organizzazione e riproduzione quotidiana. La geografia (sociale e urbana) così come gli studi urbani possono quindi apportare un importante contributo nell'analisi e nella comprensione di tali dinamiche spaziali. In che modo gli spazi urbani favoriscono la nascita, la proliferazione e il radicamento di forme di contestazione delle relazioni di potere egemoniche? Che tipo di rivendicazioni vengono costruite attorno alla specificità degli spazi urbani? Come si declinano le lotte per i beni comuni -in forte aumento -in una società urbanizzata? A tutt'oggi, il contributo più importante nell'analizzare la nascita e l'evoluzione dei movimenti sociali urbani resta quello di Manuel Castells, che tuttavia ne ha fornito una visione contrastante nei suoi testi più importanti in merito. Ne La questione urbana, egli enfatizzava come le lotte urbane, esprimendo le contraddizioni strutturali della società capitalistica, potessero portare a cambiamenti radicali solo collegandosi all'azione di sindacati, partiti e altre organizzazioni politiche 2 . Al contrario, in The City and the Grassroots, prevaleva una visione 1 Per una sintesi del dibattito sui movimenti sociali urbani, cfr., tra gli altri, Byron Miller e Walter Nicholls,
2011
R Ri ic ce er rc ca a b bi ib bl li io og gr ra af fi ic ca a d di i s st tu ud di i e em mp pi ir ri ic ci i s su ul ll le e d di is su ug gu ua ag gl li ia an nz ze e s so oc ci ia al li i i in n s sa al lu ut te e S Sp pe ec ci if fi ic co o r ri if fe er ri im me en nt to o a al l m ma al la at to o o on nc co ol lo og gi ic co o A cura di Alberto Ardissone, Paola Canestrini, Alessia Manca, Raffaele Mosca, Renato Carletti, Antonio Maturo 13 gennaio 2011
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Nomadas. Critical Journal of Social and Juridicals Sciences, 2018
in E. Dansero, M. Baggiani, Politiche per l'ambiente Dalla natura al territorio. pp. 317-348, Utet, Torino, 2011
Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica
Trasformazioni e crisi della cittadinanza sociale , 2014
Le disobbedienti. Storie di streghe, 2020
#Noirestiamoacasa, 2021
Le politiche sociali che dividono, 2020