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Gli ebrei sono arrivati in Marocco a partire dal II secolo a.C.: quelli arrivati nel periodo romano parlavano arabo o giudeo-arabo e berbero, mentre gli ebrei arrivati dalla Spagna dopo il 1492, parlavano spagnolo o giudeo-spagnolo. Il giudeo-spagnolo era formato dalle lingue iberiche parlate nella penisola spagnola, con aggiunta di parole ebraiche, aramaiche ed arabe. In Marocco questa lingua assorbì molte parole arabe, che vennero spesso modificate secondo la fonologia spagnola, i verbi arabi furono coniugati secondo lo spagnolo. Questa lingua possedeva il 35% di parole arabe e 18% di ebraiche, oltre allo spagnolo. Oggi questa lingua sta scomparendo a causa della dispersione degli ebrei marocchini.
La Nicotiana Tabacum contiene la nicotina, l'alcaloide responsabile della dipendenza dal fumo di tabacco. Vengono descritti la quantità di nicotina presente nel tabacco, e la sua farmacocinetica. La nicotina agisce attraverso i recettori colinergici nicotinici, recettori-canale, che sono diffusi nel sistema neuromuscolare, nel SNC e periferico, e in molte altre cellule dell'organismo. La nicotina ha intensi effetti sul cervello, sul sistema cardiocircolatorio, sul polmone, sulla cute e sul sistema immunitario. La nicotina contribuisce in modo sostanziale agli effetti tossici connessi con l'uso cronico del fumo di tabacco. Non ci sono evidenze cliniche sulla sicurezza di una somministrazione cronica della nicotina per via inalatoria e, quindi, il suo uso ricreazionale non è da raccomandare.
Il termine greco kataghèion è ritenuto all’origine dell’espressione gergale gattabuia che, con ludica ironia, ben si attaglia a ricordare l’originaria funzione del complesso architettonico delle ex prigioni della rocca papale di Montefiascone. Da qui la sua scelta per individuare nel titolo e nelle note esplicative del sottotitolo il carattere di questa collettiva. La prigionia del pensiero omologato e ricondotto al costume dominante collide con le forme libere dell’espressione individuale. Le forme del pensiero unico opprimono la civiltà costruita dalla libera affermazione dei principi etici e umani. L’arte è per sua natura espressione dell’originale, incontenibile fuoriuscita dal sé razionale, promanazione dell’intuito, codificata pulsione verso le variegate morfologie dell’atto di creazione. Le convenzioni, la cultura massificata, la negazione del contraddittorio e della dialettica, la visione di chi vede solo ciò che tutti gli altri vedono sono l’oggetto di contestazione e dibattito di “Kataghèion-gattabuia”. Nel luogo che è stato carcere, dove la costrizione della libertà ha seguito il delitto, il compimento dei comportamenti riprovevoli e da stigmatizzare, la condanna secondo la legge e secondo gli uomini, l’arte può assumere la valenza di atto riparatore, catartico, istitutore di una nuova alleanza tra simili che condividono un luogo fisico e uno spazio storico, un tempo breve, liquido e un’entità collettiva incerta, come quelli attuali. La tematica che informa la genesi della mostra, tuttavia, si estende anche ad argomentazioni ulteriori che non possono esimersi dal rimandare alle recenti forme di segregazione fisica, di mutilazione del pensiero e della libera voce ricacciata a forza in gola dalle contemporanee deportazioni dell’io libero. La cronaca internazionale lo sta denunciando purtroppo con crescente allarme e insistenza. Il parallelo è la contiguità nei confronti della vicenda di chi - ricercatore, giornalista, operatore umanitario, missionario - è stato ingiustamente rapito, oltraggiato, recluso, ucciso, affinché non rendesse note le verità delle quali era venuto a conoscenza. In tal senso “Kataghèion-gattabuia” non vuole essere soltanto una collettiva d’arte contemporanea ma un progetto culturale venato di valori etici. L’arte, ritrovata nella sua valenza comunicativa va intesa, dunque, come metafora di vita, condizione di incontro e condivisione, decodifica delle strade da intraprendere, intuizione degli itinerari percorribili secondo raccordi di cooperazione umana e culturale. Per queste ragioni, in accordo con un principio di pluralità delle percezioni e con l’intento di definire, anche se parzialmente, uno stato attuale dell’arte, sono state scelte alcune tra le forme e tecniche espressive dominanti nel contemporaneo, dalla commistione di pitto-scultura, alle installazioni create per gli ambienti delle ex prigioni.
Tipologie significative per le strutture in legno naturale e legno lamellare 33 LE CAPRIATE Sviluppo delle strutture lignee di copertura Premessa Fra le strutture di legno, le capriate reticolari costituiscono un tipo di costruzione diffuso che sfruttano pienamente i vantaggi potenziali del legno ed i benefici delle connessioni meccaniche. Le capriate trovano applicazione per luci imponenti, per costruzioni a telaio, come elementi di coperture e d'irrigidimenti per parete e sono utilizzate per esempio nella costruzione di hangar. Il corrente superiore della capriata è di solito adattato alla forma del tetto ed il profilo del corrente inferiore è determinato dalle esigenze di altezza libera, dalla soffittatura e dai requisiti di altezza della costruzione. Per capriate semplicemente appoggiate il corrente superiore è sollecitato a compressione ed anche a flessione nel caso di distribuzione del carico tra i nodi: gli elementi interni (diagonali e verticali) sono disposti in modi da generare un reticolo triangolato che più ampio è, più il numero di giunti e i costi è minore. Le prime capriate di legno furono spesso costruite senza capire molto dell'azione strutturale sottintesa e spesso assomigliavano ad archi incatenati piuttosto che alla moderna idea di capriata. Figura 1: Capriata a monaco singolo
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da un vecchio detto calabrese un breve racconto di Giacomo Condomitti, scrittore e bibliofilo (Genova 1950- 2014).
Italexit? Come si potrebbe fare (se si può fare), 2018
How could Italy exit from EU/Euro?
Adonis dedicava un libro di poesie alla città di Aleppo, l'artista Giulia Napoleoni ne ha scelto alcune e le ho tradotte per una raccolta numerata di disegni dedicati alla città. Qui si riproducono i testi
SEZIONE VICINO ORIENTE QUADERNO V R O M A 2 0 1 0 ana turri gimilli studi dedicati al Padre Werner R. Mayer, S.J. da amici e allievi VICINO ORIENTE -QUADERNO V ana turri gimilli studi dedicati al Padre Werner R. Mayer, S.J. da amici e allievi a cura di M.G. Biga -M. Liverani ROMA 2010
Nel dizionario di linguistica di J. Dubois e dei suoi collaboratori leggiamo la seguente definizione di lingua:
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