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La cappella fiorentina e il duca Cosimo primo

Cappelle musicali fra corte, stato e chiesa nell’Italia del Rinascimento, ed. F. Piperno, G. Biagi-Ravenni and A. Chegai (Florence : Olschki, 2007), pp. 231-44

Abstract

È un fatto ben noto della geografia musicale dell'Italia cinquecentesca che il duca di Firenze non manteneva una cappella musicale, almeno nel senso più stretto della parola. In effetti i conti della corte, se attestano pagamenti a singoli musicisti, non fanno menzione di una qualsiasi struttura amministrativa o artistica che li raggruppasse. 1 Questa situazione piuttosto inconsueta è resa ancora più complicata dal fatto che il maestro di cappella del battistero di S. Giovanni, Francesco Corteccia, si presenta sui frontespizi dei suoi libri di madrigali stampati come «maestro di cappella del duca» . 2 Il caso fiorentino si presenta dunque come abbastanza misterioso, e merita di essere esaminato attentamente: in effetti, esso sembra aderire perfettamente al titolo di questo volume, in quanto la cappella fiorentina sembra davvero situarsi «fra corte, stato e chiesa».