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2008, Italiani Europei
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Europa/Europe Spagna 212 2008 1 zionalità. Dall'altro, essa determina l'assenza di meccanismi di controllo sui candidati presentati dai partiti nelle diverse liste.
Il presente contributo si articola a partire dalle risultanze dell’Indagine ISFOL "InTransizione" condotta alla fine del 2014 su un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 20 e i 34 anni. Le analisi intendono approfondire la questione delle differenze territoriali con particolare riferimento alla circoscrizione geografica del Mezzogiorno. I dati infatti consentono di offrire un quadro conoscitivo in merito alla dimensione quantitativa e alle forme di esclusione dalla vita attiva in un’area, quella del Mezzogiorno, e rispetto a un target, quello giovanile, che presenta indicatori di partecipazione al mercato del lavoro piuttosto critiche. (Marzo/2016)
Conversazione su Luce ed Ombra
vorrei iniziare la discussione sulla luce e sull'ombra proponendoti un testo tratto dal libro La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda. Gadda era un ingegnere ed il suo modo di scrivere era perfetto, di una precisione meccanica, sembra quasi che gli sia piaciuto adottare qualche legge, qualche formula che si adattasse al linguaggio per riuscire ad essere esatto nelle descrizioni tanto che sembrassero il risultato di equazioni ben impostate. Il libro finisce con un delitto, la scena riguarda una donna che non si sa se morirà o meno, Gadda non ce lo dirà mai, è la madre di Gonzalo che viene trovata moribonda nel suo letto sfigurata dalle ecchimosi e colpita alla testa. Il medico tenta invano di salvarla ma l'unica cosà che può fare, mosso da pietà, è detergerle il capo pieno di sangue per cercare di dare a quel volto tumefatto un aspetto dignitoso. "Inturpito" non è un errore, Gadda usa questo termine per rafforzare l'immagine di quel viso ora divenuto osceno, turpe, "ingiuriato" "da una cagione malvagia." Ti riporto qui il testo, è la chiusura del libro, finisce qui senza una fine, questo libro Gadda lo scrisse tra il '38 e il '41 dopo la morte della madre avvenuta nel '37, ed è forse a causa dello scoppio della guerra che rimase incompiuto, la prima pubblicazione è del '63 per Einaudi:
recente passaggio del lungo e travagliato processo di adeguamento e di razionalizzazione della normativa nazionale relativa alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Inizialmente basata sui due "venerandi" Decreti del Presidente della Repubblica (DPR) 303/57 e 547/56, l'evoluzione di tale normativa è stata storicamente scandita dal progressivo e caotico proliferare di decreti legislativi e regolamentazioni tecniche, nel complesso caratterizzati da un incostante, talora contraddittorio, approccio metodologico e culturale. Emblematico il caso rappresentato dal cosiddetto "rischio moderato", introdotto dal D.Lgs 25/2002 ed a tutt'oggi mai definito dal Legislatore nonostante l'assoluta sua importanza. Complice l'evoluzione subita dal mercato del lavoro, regolamentato dalla discussa Legge 14 febbraio 2003, n. 30 ("Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro"), il complesso legislativo appariva inoltre sempre più inadeguato ad una realtà operativa caratterizzata dalla sempre più capillare diffusione del settore terziario e della piccola impresa, spesso nell'ambito di lavoro interinale, a tempo determinato, e dei cosiddetti "lavori atipici" o somministrati. Un Testo Unico (un testo cioè che rinnovasse ed accomunasse in un solo corpo testuale tutta la regolamentazione sulla materia, evitando così la possibilità di incorrere in errori dovuti alla pluralità di norme sparse per il sistema legislativo) dedicato alla Salute ed alla Sicurezza sui luoghi di lavoro era stato in effetti già previsto nel D.Lgs 833/78: complice il concorrente processo di ammodernamento ed armonizzazione normativa impostosi a livello comunitario durante gli anni '80 Contenuti minimi del Pi.M.U.S. Allegato XXIII Deroga ammessa per i ponti su ruote a torre Allegato XXIV Prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza Allegato XXV Prescrizioni generali per i cartelli segnaletici Allegato XXVI Prescrizioni per la segnaletica dei contenitori e delle tabulazioni Allegato XXVII Prescrizioni per la segnaletica destinata ad identificare e ad indicare l'ubicazione delle attrezzature antincendio Allegato XXVIII Prescrizioni per la segnaletica di ostacoli e di punti di pericolo e per la segnalazione delle vie di circolazione Allegato XXIX Prescrizioni per i segnali luminosi Allegato XXX Prescrizioni per i segnali acustici Allegato XXXI Prescrizioni per la comunicazione verbale Allegato XXXII Prescrizioni per i segnali gestuali Allegato XXXIII Movimentazione manuale dei carichi Allegato XXXIV Videoterminali Allegato XXXV Agenti fisici Allegato XXXVI Valori limite per l'esposizione e valori di azione per i campi elettromagnetici Allegato XXXVII Radiazioni ottiche Allegato XXXVIII Valori limite di esposizione professionale Allegato XXXIX Sostanze pericolose-Valori limite biologici obbligatori e procedure di sorveglianza sanitaria Allegato XL Sostanze pericolose-Divieti Allegato XLI Sostanze pericolose-Metodiche standardizzate di misurazione degli agenti Allegato Sostanze pericolose-Elenco di sostanze, preparati e processi Allegato XLIII Sostanze pericolose-Valori limite di esposizione professionale Allegato XLIV Agenti biologici-Elenco esemplificativo di attività lavorative che possono comportare la presenza di agenti biologici Allegato XLV Agenti biologici-Segnale di rischio biologico Allegato XLVI Agenti biologici-Elenco degli agenti biologici classificati Allegato XLVII Agenti biologici-specifiche sulle misure di contenimento e sui livelli di contenimento Allegato XLVIII Agenti biologici-Specifiche per processi industriali Allegato XLIX Ripartizione delle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive Allegato L Prescrizioni minime per il miglioramento della protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive e criteri per la scelta degli apparecchi e dei sistemi di protezione Allegato LI Segnali di avvertimento per indicare le aree in cui possono formarsi atmosfere pericolose
Energia Ambiente, Innovazione vol. 4, pp.58-63 (2014), 2014
In questo articolo viene presentato in modo elementare lo straordinario meccanismo della visione umana, insieme ad alcuni processi percettivi ancora in parte sconosciuti nei loro più intimi dettagli, come il riconoscimento di forme e colori. La nostra prodigiosa capacità di riconoscere le distanze tra gli oggetti e di interpretare tratti e lineamenti può essere ingannata da alcuni disegni e situazioni particolari, le cosiddette illusioni ottiche, che tuttavia possono fornire informazioni utili a medici e studiosi per la comprensione del complesso funzionamento del nostro sistema occhio-cervello, e in definitiva ad apprezzare la notevole differenza tra visione e percezione, i cui significati non devono essere sovrapposti o confusi tra loro. La trattazione è volutamente elementare e introduttiva, ma viene fornita una bibliografia adatta ad un primo approfondimento.
2019
There are two writings of Camus which present a strong closeness, from an ethical pint of view, to the novel "The Plague". The first, "Enigma", is an essay belonging to the collection "Summer" (1950), where we find a resumption of the theme of the roots of ethics; here the Author reflects on the source of the decisions that lead to the choices that determine us in life, that he calls Enigma, but that could be translated with conscience. Moreover, in this essay he shows his annoyance at the misunderstandings and the banalizations of the concept of absurd. The second is a short story "The growing stone", belonging to the collection "The exile and the Kingdom" in which the Author overcomes the perspective of the isolation of the individual typical of the previous works -classically identified as the «cycle of the absurd»- to accomplish a more sympathetic regard on man.
Per un ermeneutica comparata del rapporto luce/ombra
I quaderni di A mano disarmata, 2019
PRIMA VIVERE POI NAVIGARE Narra Plutarco che Pompeo, davanti ai marinai che non volevano affrontare il mare in burrasca, abbia detto «Navigare è necessario, vivere non è necessario». Ebbene la frase va rovesciata se parliamo di Internet e, parafrasando quella attribuita al filosofo inglese Thomas Hobbes, potremmo dire: «Prima vivere, poi navigare». È innegabile che il web faccia ormai parte della nostra quotidianità, in proporzioni che negli ultimi anni si sono ingigantite. Il paragone, ormai spontaneo, fra la rete e l’oceano è anche alla base di questo Quaderno con quale si inaugura la prima iniziativa editoriale dell’Associazione “A mano disarmata” (AMD). L’immensità del web, come la vastità dei mari, è fonte di conoscenza, avventura e divertimento, ma anche di pericoli e insidie, specie per i giovanissimi e chi si affaccia per la prima volta. La legalità, tema fondante di AMD, per diventare cultura di cittadinanza necessita di conoscenze e mai, come nel caso di Internet, uno strumento si è prestato alla duplice valenza di occasione di crescita da una parte e di congegno criminale dall’altra. Questo Quaderno vuol essere una rotta, con tanto di coordinate e consigli, per veleggiare sicuri e godersi il viaggio. L’abbiamo, però, pensato non come un arido manuale, ma come un libro di racconti (in totale nove) che narrano alcune delle disavventure a cui può andare incontro chi frequenta la rete. Le storie sono basate su fatti realmente accaduti, che abbiamo rielaborato in forma di novelle. A compensare il tono fantastico, troverete in apertura un prezioso contributo scientifico del Prefetto Roberto Sgalla, già responsabile dei reparti speciali della Polizia, che inquadra gli aspetti giuridico-investigativi della materia. A chiusura del volume: un breve decalogo di comportamento e uno schematico apparato legislativo. Buon viaggio e buona lettura Paolo Butturini Segretario dell’Associazione A mano disarmata
La Camera in Luce, 2011
Analisi approfondita della celebre Camera degli Sposi di Andrea Mantegna, nel Palazzo Ducale di Mantova, con riferimenti puntuali ai personaggi ritratti e al contesto storico e culturale dell'opera
Questa ricerca si presenta tutt’altro che lineare, nella sua specificità il suicidio è un punto nevralgico verso cui convergono numerose analisi letterarie, filosofiche o teologiche che siano. Inoltre esiste poca documentazione di critica letteraria relativa all’argomento specifico del “problema del suicidio” nella Phèdre. Per questo lavoro, quindi, volgeremo lo sguardo anche verso testi di orientamento prettamente filosofico come Le Dieu caché di Lucien Goldmann o Le mythe di Sisyphe, di Albert Camus, senza tralasciare gli studi specifici inerenti alla filosofia del tragico come quelli fatti da Karl Jaspers, György Lukács, René Girard o Friederich Nietzche, perché possano aiutarci a trovare la giusta prospettiva da cui poter osservare e comprendere ciò che sta prendendo forma sulla scena. Non un suicidio, bensì “IL” suicidio.
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"Rivista di ascetica e mistica", 2012
“E luce fu… L’evidenza senza ombre della bellezza”, in Aisthesis. Pratiche, linguaggi e saperi dell’estetico, 11• 1/2018, (Mind, Nature and Beauty in the Medieval Philosophy), edited by A. Rodolfi, pp. 145-158
"Vedi lo sol che 'n fronte ti riluce", 2019
AA. VV., Tridente Sei Macchine di luce, pp. 17-22, 1991