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Prefazione al libro di Marco Q. Silvi, La melanconia del pedone, Aracne, Roma, 2017.
Ascoli, Salvioni e i Neogrammatici, 2018
Società di Linguistica Italiana 63 <<La cultura linguistica italiana a confronto con le culture linguistiche di altri paesi europei dall'Ottocento in poi. Atti del Congr. Intern. SLI, Milano, Settembre 2016. Roma, Bulzoni 2018
S ebastiano Serlio (1490 ca.-1554) e Francesco Primaticcio (1504-1570) dettero un fondamentale contributo al rinnovamento del linguaggio artistico in Francia, a tal punto che senza la loro presenza l'arte avrebbe difficilmente raggiunto cosi rapidamente un primo classicismo. 1 Fondate su una fitta rete di eventi e di contatti, le motivazioni e le condizioni di questo fenomeno di migrazione artistica sono complesse. Un terreno favorevole era costituito dagli stretti contatti che i Bentivoglio, la famiglia governante nel capoluogo emiliano, intratteneva con la Francia fin dal Quattrocento.
P~. ac1n1 Giuridica ottobre-dicembre 4/2016 anno XXX Appunti sulle Sicaf. Profili societari SOMMARIO: 1. Codice civile ed atipizzazione delle società per azioni. -2. La tripartita articolazione della gestione collettiva del risparmio: una articolazione tripartita. -3. Società di investimento a capitale fisso (Sicaf). -3.1. Sicaf, Sicav e società per azioni di diritto comune. -3.2. Sicaf e le c.d. società di partecipazione finanziaria. -3.3. Sicaf e capitale sociale. -3.4. Sicaf, conferimenti, versamenti ed apporti patrimoniali. -3.5. Sicaf e strumenti finanziari partecipativi. -3.6. Sicaf ed azioni. -3.7. Sicaf e governo societario. -3.7.1. Sicaf autogestite e Sicaf eterogestite. -3.7.2. Sicaf e società partecipate. -3.8. Sicaf e scioglimento. -3.9. Sicaf ed operazioni straordinarie: fusione e scissione. -4. Rilievi conclusivi. 634 Maria Lucia Passador ue o non ue), etf (exchange traded Junds) 3 , Oicr master e feeder 4 , Sgr (società di gestione del risparmio), Gefìa (gestori di fondi alternativi), EuVeVa Funds (European Venture Capitai Funds, introdotti dal regolamento 345/2013), EuSEFs (European Socia! Entrepreneurship Funds, introdotti dal regolamento 346/2013) ed ELTIFs (European Long Term Investment Funds) 5 rappresentano infatti i tasselli di un quadro com-3 Appartenenti alla categoria degli Oicr di tipo indicizzato o a "gestione passiva", nati al fine di soddisfare le concrete esigenze degli investitori istituzionali nonché di consentire agli investitori tanto i vantaggi della liquidità, flessibilità e quotazione in Borsa (caratterizzanti i titoli azionari) quanto quelli dell'accesso, diversificazione e regolamentazione (solitamente propri dei fondi comuni), essi-noti anche come Trackers -hanno origin~ agli inizi degli anni Novanta nel mercato mobiliare del Nord America, precisamente, canadese prima e statunitense poi. Le peculiarità che li caratterizzano implicano la necessità di talune esenzioni rispetto al regime normativo tradizionalmente previsto per i fondi comuni di investimento, rispetto ai quali si differenziano sia per modalità di emissione e di rimborso sia per modalità di negoziazione. Caratterizzati da maggiore efficienza fiscale, diversificazione ·del rischio (consentendo di investire in un gruppo di società e non solo, come accade per i titoli azionari, in un'unica società) e costi di gestione inferiori. Per un più ampio inquadramento si rinvia a AA.Vv., Tutti gli strumenti del risparmio: dai titoli di Stato agli hedge fund, dalle azioni agli Et/, a cura di Liera, Il Sole 24 Ore, Milano, 2006; MAzzoLA e Fuso, Investire in ETF: la sfida ai fondi comuni e alle gestioni, Milano; 2004; GAsTINEAu, Exchange Traded Funds. An Introduction, in Tbe ]ournal o/ Portfolio Management, 2001, vol. 27, n. 3. 4 SFAMENI e GIANNELLI, Diritto degli intermediari e dei mercati.finanziari, Milano, 2013, 190 e ANNuNzIATA, UCITS, OICR, SGR, SIIQ, FIA, SICAF. .. guazzabuglio di sigle, cit., ove, sebbene in diverso contesto, l'A. rileva come •[l]a forma dell'Oicr, le sue caratteristiche si sono frammentate in una serie di tipi e sottotipi, frutto di scelte specifiche e particolari .. 5 L'introduzi9ne di una realtà ulteriore è dovuta, alla luce dei consideranda (in p~rticolare, v. Consideranda n. 1-4) esposti nel documento del Consiglio dell'Unione Europea, n. 16386/14, datato 5 dicembre 2014 ("Proposal /or a Regulation o/ the European Parliament and o/ the Council on European Long-term Investment Funds (ELTIFs) -Approva! o/ the .final compromise text"), ad una serie di considerazioni essenziali: •Cl) Long-term .finance is a crucial enabling tool /or putting the European economy on a path o/ sustainable, smart and inclusive growth, in accordance with the Europe 2020 strategy, high employment and competitiveness /or building tomorrow's economy in a way that is less prone to systemic risks and is more resilient. European long-term investment funds (ELTTFs) provide .finance to various infrastructure projects, unlisted companies or listed small and medium-sized enterprises (SMEs) o/ lasting duration that issue equity or debt instruments /or which there is no readily identifiable buyer. By providing .finance to such projects, ELTTFs contribute to the .financing o/ the Union's real economy and the implementation o/ its policies. (2/ 0n the demand side, ELTTFs can provide a steady income stream /or pension administrators, insuranèe companies, foundations, municipalities and other entities that /ace regular and recurrent liabilities andare seeking long-term returns within well-regulated structures.
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F. Tessitore, La filosofia morale di Giuseppe Capograssi e Pietro Piovani, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2022
Atti del Convegno L'archeologia del sacro e l'archeologia del culto. Lanuvio, 2016
La descrizione letteraria più completa degli attributi distintivi della dea poliadica di Lanuvio è fornita, come è noto, da Cicerone (2) , per il quale l'immagine di Iuno Sospita (3) era caratterizzata sostanzialmente dalla pelle caprina, dallo scudo e dai calcei repandi. Tali elementi, spesso accompagnati dalla presenza del serpente ai piedi della divinità armata, sono riconoscibili nell'ambito del territorio italico attraverso raffi gurazioni su oggetti bronzei e ceramici databili fi n dall'età arcaica (4) .
SOMMARIO: 1. La politica dell'Unione nei confronti dei Balcani: dalla condizionalità all'allargamento. -2. Asimmetrie istituzionali e giuridiche nei rapporti tra Unione e area balcanica. -2.1. I rapporti tra Unione e Balcani «orientali» secondo gli atti di adesione. -2.2. I rapporti tra Unione e Balcani «occidentali» nella prospettiva dell'allargamento. -3. Conclusioni. * Docente Jean Monnet Action, Università per stranieri di Perugia e docente a contratto di diritto dell'Unione europea, Università della Calabria. Esperto nazionale nel progetto della Commissione UE, DG Allargamento, Assistance to the Turkish Cypriot Community. Free movement of capital. Alcune tra le notazioni che seguono fanno parte del lavoro L'Unione europea e i paesi dei Balcani occidentali nella prospettiva dell'allargamento, in Il pluralismo nella transizione costituzionale dell'area balcanica: diritti e garanzie (AA. VV.), in corso di pubblicazione.
Con un excursus sulla tradizione dell'egloga maggiore di Paolo da Castello * Vittorio Formentin (Università di Udine) Ricordiamo tutti il rimprovero d'insufficienza filologica mosso a Salvioni da Contini, appena temperato dal pieno e pur scontato riconoscimento della somma competenza del dialettologo: il discorso verteva sull'egloga di Paolo da Castello «in lingua rusticana», pubblicata nel volume 16 dell'«Archivio glottologico italiano» (Salvioni 1901), e dunque sul saggio che, assieme al commento alle rime del bellunese Cavassico, nell'ambito degli studi filologici veneti di Salvioni costituisce, secondo un altro giudizio di Contini, il contributo più significativo e nucleare, tanto importante quanto, per l'area lombarda e padana occidentale, le Annotazioni sistematiche al Grisostomo e alle Antiche scritture lombarde comparse nella stessa sede qualche anno prima. 1 I rilievi di Contini riguardano due aspetti: la diplomaticità della riproduzione («particolarmente traumatica nella fedeltà al punto di valore prosodico-sintattico e nell'indistinzione di v da u») e il disinteresse dimostrato dall'editore per i delicati e complessi problemi, di forma e sostanza testuale, posti da un'attestazione plurima. Per comprendere la ragione del secondo appunto, dobbiamo richiamare alla mente che Salvioni, nel tempo intercorso tra l'una e l'altra puntata del suo lavoro (Salvioni 1901 e 1904), era stato informato dell'esistenza di un secondo manoscritto relatore dell'egloga (Padova, Biblioteca del Seminario vescovile, 91 = P), 2 che veniva ad aggiungersi al codice di proprietà di Cesare Buzzati (= B), ora irreperibile, su cui si era esclusivamente fondata la sua edizione; 3 più tardi la tradizione dell'egloga si è ulteriormente ar-* Ringrazio Nello Bertoletti e Alfredo Stussi per gli utili suggerimenti. 1 Contini (1985b: 663-4 e 1961b: 331). 2 Sul manoscritto padovano, che di Paolo da Castello contiene soltanto l'egloga di Trotol e Mengola, v. da ultimo la scheda di Donnini (2008: 617-8), con bibliografia complessiva. 3 In B all'egloga seguono 27 sonetti caudati (o 26, se non si conta l'ultimo, che ripete il num. 15), anch'essi pubblicati da Salvioni con plausibile attribuzione allo stesso Paolo da Castello. Quanto all'irreperibilità del manoscritto, v. Stussi (2004: 15) che riferisce delle ricerche proprie e di Nello Bertoletti: «Esso doveva far parte della biblioteca del nonno di Dino, Augusto Buzzati, nella villa di San Pellegrino alle porte di Belluno: tale biblioteca fu gravemente danneggiata e saccheggiata durante la prima guerra mondiale; in parte portata a Vienna e poi restituita alla famiglia che la donò alla Biblioteca Civica di Belluno, dove tuttavia le ricerche finora non hanno dato risultato».
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Pluriverso dizionario del post sviluppo, 2021
Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani, 2016