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Fuoco Amico, 2014
Le fobie, le ossessioni e le distrazioni di un grande architetto, Rem Koolhaas, che ha lavorato con squadre di studenti e professori, con uno sguardo particolare alla situazione italiana. Un padiglione italiano più elaborato e intenso del solito, con un curatore, Cino Zucchi, che non ha risparmiato energie producendo almeno tre mostre in una, con risultati che meritano di sopravvivere alla temporalità dell’evento Biennale.
Le fobie, le ossessioni e le distrazioni di un grande architetto, Rem Koolhaas, che ha lavorato con squadre di studenti e professori, con uno sguardo particolare alla situazione italiana. Un padiglione italiano più elaborato e intenso del solito, con un curatore, Cino Zucchi, che non ha risparmiato energie producendo almeno tre mostre in una, con risultati che meritano di sopravvivere alla temporalità dell’evento Biennale. E poi i commissari dei paesi che, di fronte alla sfida di raccontare cent’anni di modernità, hanno inventato mostre molto più interessanti e provocatorie del consueto.
2015
Visitare un'esposizione di architettura è un'utile esperienza didattica per avvicinare gli studenti a un ambito disciplinare che non prevede insegnamento pre-universitario. A parte poche eccezioni, fino agli studi universitari la sensibilità allo spazio e alle sue implicazioni simboliche, funzionali, estetiche è affidata agli ambienti in cui capita di vivere. Ma i fenomeni riguardanti lo spazio e la sua trasformazione hanno anche implicazioni ambientali, sociali, economiche e politiche. La 14° Biennale di Architettura di Venezia ha affrontato questa complessità proponendola anche a un pubblico di non addetti ai lavori. Alcune delle questioni sollevate dalla mostra possono divenire chiavi di lettura per interpretare le esposizioni di architettura in generale e proporle agli studenti, non solo universitari, come occasioni di riflessione sulle scelte e responsabilità dell'uomo nella trasformazione dello spazio, dalla dimensione del domestico a quella urbana e del territorio.
Il 4 marzo scorso La Biennale di Venezia era stata tempestiva nell’ufficializzare lo slittamento delle date di apertura della 17. Mostra Internazionale di Architettura, da maggio a agosto del 2020. Ricordo, sembra una vita fa, che era stata la prima concreta percezione della drammatica realtà nella quale stavamo soltanto entrando. E’ invece di pochi giorni fa la notizia della definitiva posticipazione al maggio del 2021 della Biennale di Architettura e all’aprile 2022 della 59. Esposizione Internazionale d’Arte1. Una notizia che arriva tra le altre, tra quelle dei musei europei che stanno cautamente riprendo in questi giorni. Non credo che attualmente sia sufficiente “rimandare le mostre” per permettere al pubblico di spostare la data dell’opening sulla propria agenda e rinviare il viaggio a Venezia come se niente fosse, se non una seccatura: “Avevo proprio voglia di andare a Venezia a settembre”. La notizia è gravissima perché rappresenta il colpo mortale su una città già in ginocchio, una notizia che ha una portata enorme per le conseguenze che causa. La Biennale di Venezia non è qualsiasi altra istituzione, ma un’istituzione che più di ogni altra dovrebbe assumere la propria responsabilità culturale e “abitare” produttivamente di senso e produzione questo vuoto temporale.
2018
Un uomo giace inquieto su un letto, in una camera d’albergo: la 1018a. Uno schermo televisivo trasmette le immagini in bianco e nero di un incontro di boxe, che un altro ospite della stanza, in canottiera, guarda, fumando compassato. Il primo uomo spegne il televisore, e si dedica alla lettura della Sacra bibbia, e in particolar modo del libro della Rivelazione: “Il terzo angelo suonò, e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia. E colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. Il nome della stella è Assenzio [wormwood]. E un terzo delle acque si mutò in assenzio. E molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare.” Mentre l’uomo legge, l’immagine si duplica, associando alla sua rappresentazione quella di illustrazioni naïf del passaggio delle sacre scritture; poi si triplica, avvicendando a questi ultimi filmati amatoriali, o didatti-
Since XV century till the end of Venetian Republic Lombards were the ruler of building industry in Venice. Their <<botteghe>> produced pietra d'Istria capitals, architectural details but several of them were also original architects in touch with novelties from Florence, Urbino or Milan.
Florentine Studies Society Bulletin, nos. 26-27, Altralinea Edizioni, Florence, 2019, p. 34-43
The text, through the analysis of some important drawings preserved at Casa Buonarroti, reconstructs the planning phases of the architectural façade of San Lorenzo Church in Florence by Michelangelo, advancing new hypotheses especially in relation to the drawing 44A. In the final part of the essay, there is an analysis on another drawing by Michelangelo recently correlated with Sistine Vault; this study was part of the 14th Biennale of Architecture in Venice, different from the other biennales, because focused on Architectural History and architectural elements.
Ocula
Some reflections on last Biennale di Architettura, starting from Elena Pirazzoli & Roberto Zancan's work, Urbs Oblivionalis. Urban Spaces and Terrorism in Italy. http://www.ocula.it/files/OCULA-BIENNALE-Pirazzoli-Zancan_[12,297.304Mb].pdf
Digitalia, 2012
A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, all'interno dell'ambiente artistico americano, pittori quali Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, ed altri, avevano iniziato a cercare una propria indipendenza artistica rispetto alle ricerche portate avanti in Europa.
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Il libro nero delle grandi esposizioni periodiche | ISBN: 978-88-93320-81-8, 2015
Nuova Meta. Parole e immagini, 2013
in Ballarin M., Ruggeri D. (eds.) Venezia. Città sostenibile, Wa.Ve. 2019, Anteferma edizioni Iuav, 2020
V. Brugnatelli – L. Magini (a cura di), “Suadìti?”. Scritti di amici e colleghi in memoria di Francesco Aspesi, Milano 2022, 149-166, 2022
Patrons, Intermediaries, Venetian Artists in Vienna & Imperial Domains, 2022
Op. Cit. - Selezione della critica d'arte contemporanea, n. 160, September 2017, 2017
Giovanni Bellini "... il migliore nella pittura", 2019
Il mito di Venezia da Hayez alla Biennale. Catalogo della mostra, a cura di E. Chiodini, (Novara, Castello Visconteo Sforzesco, 30 ottobre 2021 - 13 marzo 2022), METS Percorsi d'Arte, 2021
Il libro nero della Biennale di Venezia, Lulu Press : New York | ISBN: 97-81-40928-06-06, 2011
roots§routes research on visual cultures, Anno V, n.19, ISSN 2039-5426, www.roots-routes.org
L'Accademia di Belle Arti di Venezia. Il Novecento, Tomo I, a cura di S. Salvagnini, Antiga Edizioni, 2016