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Un fatto, più voci, più verità? Inmigración La configuración del otro como enemigo L'intervento proposto intende analizzare i fenomeni di dialogismo che si possono ricavare da cinque articoli di cronaca del giornale italiano Il secolo XIX su un conflitto tra un immigrato e un carabiniere successo il 22 maggio di 2015 a Genova. I diversi articoli raccontano il fatto, correggendo e aggiungendo dei particolari man mano emergono più voci coinvolte nell'accaduto, e inoltre includono gli interventi di diversi esponenti politici al riguardo. In questo contesto lo scopo del presente lavoro è individuare e descrivere le diverse voci enunciative presenti nei testi menzionati e ricostruire le rappresentazioni del accaduto in base ai detti e ai non detti dei diversi enunciati. Il quadro teorico da cui si partirà nell'analisi quivi proposta si stabilisce intorno alla nozione di dialogismo come viene sviluppata da Antelmi (2012). L'autrice, partendo da Bachtin (1979), considera il dialogismo come un " fattore costitutivo dell'attività verbale umana " (Antelmi, 2012, p. 153): ogni enunciato su ogni argomento si inserisce in una complessa catena di enunciazione, in quanto risponde a ciò che si è detto sull'argomento, prevede future risposte, riprende enunciati altrui. Da questo punto di vista si comprendono le categorie di dialogismo interdiscorsivo e intralocutivo , che consentono di analizzare sia il rapporto tra un testo determinato e altri enunciati precedenti e futuri che l'atteggiamento dell'autore verso il proprio enunciato. Peraltro, la descrizione delle voci prevede l'analisi non solo di quanto viene detto ma anche di quanto è omesso. Parole chiave: Dialogismo immigrazione giornalismo
Il contributo prende in esame alcuni casi di falsi nell'arte: viene privilegiata la creazione letteraria e musicale perpetrata a scopo ludico, la parodia che si prende gioco di particolari comunità e che spesso contiene indizi per essere smascherata. I casi sono numerosi, specie in letteratura, da Anton Francesco Doni a Giacomo Leopardi; anche la storia della musica e della musicologia presentano episodi interessanti ed esilaranti, dalla Preghiera di Stradella alla Piccola cronaca di Anna Magdalena Bach, passando dall'Ave Maria di Arcadelt. L'articolo si sofferma su casi estremi di contraffazioni, come quelle di Félix Fourdrain, Émile Martin o Winfried Michel, che possiedono la caratteristica propria all'esecizio di stile, apparentandosi così all'estetica dell'Oulipo, l'Ouvroir de Littérature Potentielle.
Metodo. International Studies in Phenomenology and Philosophy, II (2014), n. 2, pp. 141-163
Stories express hypotheses, interpretations of the world that have a certain degree of probability. To demonstrate this thesis I have adopted the notion of hypothesis, in a sense very close to the Meinongian concept of assumption, and a “metric” conception of the values of the truth or falsity of a proposition – as it has been proposed in several ways by Peirce, Vasil’ev and Meinong. To show the cognitive value of literary texts, and therefore their truth value, I take my move from chapter 9 of Aristotle’s Poetics, where he holds that poetry is imitative of reality, not in the sense of history – which relates what has happened – but rather, in so far as it expresses “the kinds of things that might happen, that is, that could happen because they are either probable or necessary.” The probable admits variations of degree. By means of an examination of the Meinongian concepts of assumption and objective (i.e. state of affairs), which also allow different modes of gradation, I introduce, with examples drawn from Dante’s Divine Comedy and The Description (Tradimento) by Machiavelli, a theory of degrees of truth that makes it possible to apply the concept of probability to literary as well as to historical texts. Finally, I connect the universal character of the literary text with the ontological notion of incomplete object and argue that a fictional object, as it is incomplete, is not an individual but a type.
Introduzione 4 Capitolo I: Il dibattito sul tempo 1.1 McTaggart e le teorie A e B del Tempo 15 1.2 Eternalisti versus Presentisti 24 Capitolo II: Il presentismo 2.1 Linee guida 28 2.2 Approcci 32 2.3 Le critiche dei Teorici B 35 2.4 In difesa della teoria presentista 37 Capitolo III: I Fattori di verità 3.1 Il principio dei Truthmakers 41 Capitolo IV: Il problema del rapporto tra la Teoria presentista del tempo ed i Truthmakers 4.1 Presentismo o Truthmakers 51 4.2 Presentismo e Truthmakers 59 4.3 Proposte poco convincenti 60 4.3.1 Le entità passate ex-concrete 60 4.3.2 Le proprietà tensionali passate 60 2 4.3.3 I B-fatti come truthmakers per il presentismo 61 4.3.4 L'analisi disposizionale di Parsons 62 4.3.5 Presentismo, truthmakers e indipendenza 63 4.3.6 I cinque vincoli dei truthmakers 65 4.3.7 Gli Stoici, Lucrezio e le proprietà 67 4.3.8 L'Atomic presentism 74 4.3.9 La riflessione di Simon Keller 75 4.3.10 La teoria massimalista e la teoria presentista 77 4.3.11 La proposta di Craig e la critica di Oaklander 81 4.4 Proposte da accettare 84 Conclusione 100 Bibliografia 106 Sitografia 112
Alleanza Cattolica , 2021
Le crisi finanziarie ed economiche sempre più ravvicinate dell'ultimo quarto di secolo hanno messo in evidenza i limiti del modello di sviluppo economico e sociale dei Paesi sviluppati, afflitti da inverno demografico, eccesso di debito e “finanziarizzazione dell'economia". La "soluzione" proposta, tuttavia, sembra andare nella direzione opposta a quella desiderabile, col rischio di aggravare ulteriormente i mali che si pretenderebbe curare. L'uso corretto delle parole ci può aiutare a inquadrare meglio la situazione attuale e le sue prospettive di evoluzione. Il "capitalismo" è o "selvaggio" oppure "turbo", il "liberismo" è sempre "neo" e il "mercato", va da sé, accresce inevitabilmente le "ineguaglianze sociali", rendendo "i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi". Ma è davvero così? Oppure le classi dirigenti economiche, finanziarie e politiche mondiali stanno approfittando del momento difficile, aggravato dall’epidemia CoViD e dal modo in cui essa è stata gestita dai pubblici poteri, per restringere ulteriormente gli spazi di libertà e autonomia di famiglie e piccole e medie imprese, manipolando l’uso del linguaggio? Una “grande opportunità”, come dice Klaus Schwab del Forum di Davos per accelerare nella direzione dell’Agenda Onu 2030 e della centralizzazione della governance: d’altronde, come scrive Schwab nel suo libro dedicato al Great Reset, al di là dei fatti, “i comportamenti delle persone sono determinati dalle emozioni e dai sentimenti”...con la narrazione giusta si possono quindi ottenere i comportamenti desiderati.
This contribution highlights one of the nodal points of our Western world: the capacity of hearing. Even if we have one mouth and two ears, pointing out the importance to give to activities given by the nature, never like today we talk so much and we hear very little, rather, nothing. The relation between to talk and to hear is pointed out, between different results given by the reading or the listening the same message, and especially the fact that, to be able to listen to, it means to be able to keep silent too. These more particular aspects are part of the most general phenomenon of the communication, which is different from the information. Furthermore, it is evident the close connection between communication, hearing and to keep silent, where the silence becomes a part of the communication too. Terms of truth and certitude are not extraneous to the communication, for which everyone feels messenger, and which are here differentiated. The contribution comes to an end by the focus of the essential element of a real didactics of the hearing, that is the stimulation of a slow thought which permits the sifting of a critical attention; the first step to a rationalization of the received message.
Maurizio Ferraris, Emergenza / Emergency. Torino: Giulio Einaudi Publishing House, 2016. Pp. 128. L’Autore, professore ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Torino e promotore, specialmente dopo la pubblicazione del Manifesto del nuovo realismo (Laterza, Roma-Bari 2012), di una versione italiana del già esistente “New Realism”, con il presente libro intende approfondire la sua ricerca sulla realtà, la quale, a suo avviso, “emerge per forza propria, e non viene costruita con le deboli facoltà degli esseri umani” ...
La verità e l'inganno: il potere della parola nella retorica gorgiana
Nel Teeteto Platone si chiede cosa sia la conoscenza, e giunge a sostenere che è (i) una credenza, (ii) vera, e (iii) "con ragioni", ossia, come comunemente si dice, e diremo anche qui, giustificata . Dev'essere una credenza, e non una semplice sensazione, perché gli esempi mostrano che si possono avere sensazioni senza conoscere nulla; inoltre la conoscenza è vera, mentre la sensazione non è vera né falsa. Dev'essere vera, in quanto se fosse falsa non sarebbe una conoscenza ma un'illusione. Infine dev'essere giustificata perché per conoscenza intendiamo un possesso sicuro e non causale o incerto della verità, fondato sui dati stessi che rendono la credenza vera, e non su fattori estrinseci o accidentali. L'analisi di Platone si arena però al momento di offrire una definizione adeguata e non circolare o vuota di cosa sia una giustificazione (207-210).
Gli scritti di Brentano, Meinong e K. Twardowsky hanno rappresentato una novità nel campo degli studi di psicologia, perché hanno contribuito a portare l'analisi dei contenuti mentali sul linguaggio e sulle esperienze del soggetto conoscente mentre, in precedenza, la fisiologia costituiva una parte importante della ricerca in psicologia
Roma, IAI, ottobre 2021, 6 p. (Documenti IAI ; 21|14), 2021
FACTS (From Alternative Narratives to Citizens True EU Stories) è un progetto rivolto ai cittadini europei e volto a coinvolgerli direttamente nel riconoscimento di notizie false o tendenziose sull'Unione Europea. L'obiettivo principale del progetto è sondare i partecipanti alle tavole rotonde per identificare il ruolo delle fake news nel plasmare l'opinione pubblica. L'Istituto Affari Internazionali ha ospitato due tavole rotonde FACTS, che hanno coinvolto circa 50 cittadini di sesso ed età diversi. Secondo le linee guida del progetto, i partecipanti sono stati bilanciati tra cittadini politicamente impegnati e disimpegnati, più o meno informati, al fine di realizzare una selezione quanto più rappresentativa possibile della società italiana.
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Raccontascienza. Nove storie favolose per bambini e ragazzi, 2019
Di prossima pubblicazione come introduzione a F.P. RAMSEY, Sulla verità e Scritti pragmatisti, Quodlibet, Macerata, 2020
in M. Carrara, V. Morato (a cura di), Verità, Mimesis, Milano, 2010, pp. 287-93., 2010
Gianni Iotti & Giovanna Marotta (eds.), Modelli linguistici e metodi dell’interpretazione letteraria. Pisa: Pisa University Press, 2018
Silvia Zorzetto, 2016
Annali del Dipartimento di Filosofia, 2002
Voci della Grande Guerra. Atti della giornata di studi. Firenze, Villa Medicea di Castello, 10 febbraio 2017, a cura di Mirko Volpi, 2018
Di prossima pubblicazione in R. Roni e A. Zarlenga (a cura di), Il pragmatismo italiano e il suo tempo, ETS, Pisa, 2020
Studium Philosophicum, XXIII, 9-10, 2024
Workshop sui beni comuni, 8 maggio 2017, Università del Salento, 2017