Edward L. Thorndike e il Connessionismo

"Ricche Minere", 2024

The collecting Tancredi’s artworks in America were fostered by the prestige of Peggy Guggenheim, who, at least until 1959, was active displaying his works into major American museums. In addition to donations to such institutions, Guggenheim also contributed to selling works by the artist to American collectors visiting Venice. This continuous promotional activity culminated in an exhibition organized in 1958 by Peggy Guggenheim at the prestigious Saidenberg gallery in New York. The catalog edited for the exhibition was accompanied with only three illustrations and in the reviews of the time there are only sporadic mentions of the works presented. This exhibition is reconstructed here for the first time thanks to the discovery of an unpublished documentation and it is possible now to know exactly how many and which works were exhibited. The brief description of the exhibition unearthed seems to confirm the hypothesis already advanced in 2011, when we proposed to identify the artworks exhibited in New York with a group of unpublished paintings rediscovered. This research expanded from the lists that appear on more than one occasion in the exhibition catalogs of the time, where the names of those who had acquired his works both in Europe and America are given. These are more than thirty museums and private collectors, almost all of them American, who in 1958 already possessed works by Tancredi. Until now this research lead, which has proved very fruitful, had never been systematically explored. It has thus been possible to identify five works preserved in American and European museums - until now unknown - In addition to the seventeen that were already known to the literature. To these are added other paintings preserved in Italian collections, but of which the provenance from American collectors can be documented with certainty, which are published here for the first time and constitute a significant addition to the studies on the artist.

La sua voce era così terribilmente scricchiolante che dei fiocchi neri copersero il gelato per cui egli fu incapace persino di assaggiarlo A.R. Lurija -Una scienza romantica: ritratti non immaginari D a più parti si sostiene che la teoria della complessità corrisponda a una visione bio-psico-sociale dell'essere umano, d'altro canto, si dice, il bio non può venire ridotto alla biologia riduzionista tanto in voga presso le case farmaceutiche. Una biologia tecnologica e gerarchica che tende a ridurre il corpo umano a un insieme di organi diretti dal sistema nervoso.

in "Prospettive settanta", n. 1, Napoli, 1992 1. Premessa.

La tesi nelle sue tre parti si propone l'obiettivo di presentare la vita di Bernardino Ochino, parallelamente alle sue peregrinazioni attraverso l'Europa, e l'evoluzione della sua coscienza religiosa, e della sua dottrina, dai primi anni fino alla morte. Un'attenzione particolare verrà rivolta agli anni londinesi, all'analisi della Tragoedie, l'opera più rappresentativa di questa fase della sua vita, e all'influenza sul Paradiso Perduto di John Milton.

Politica.eu, 2021

The paper proposes a historiographical reconstruction of the political-juridical arguments that justify tyrannicide in the contemporary age. After the late-Enlightenment and "romantic" approaches (§1), the essay retraces the key milestones of the itinerary from the anarchist matrices to the nationalistic claims of the nineteenth century (§ § 2-3) and to the complex dynamics of the "regicide" and dictatorship (§ 4) of the twentieth century, noting the tension between the political and legal dimensions in the approach to the question of the extreme phase of the ius resistendi (§ 5). Finally, is proposed a look at a recent past which questions the present day in a methodological key (§1).

2008

1 Sulle relazioni del nipote con il ramo paterno della famiglia è da vedere la testimonianza autobiografica in A. J. Toynbee, Acquaintances, London, Oxford University Press, 1967, pp. 1-36. Il suo debito intellettuale nei confronti dello zio, che attiene anzitutto alla dimensione metafisico-teologica del pensiero di entrambi, è fortemente sottovalutato, anzi neppure preso in X egli ha contributo in modo determinante con il celebre corso sull'evoluzione economica dell'Inghilterra dal 1760 al 1840 tenuto a Oxford nell'anno accademico 1881-1882, pubblicato postumo nel 1884 e di recente tradotto nella nostra lingua 3 . Ma durante gli ultimi decenni gli studi relativi alla tarda età vittoriana, confermando nella sostanza opinioni tramandatesi anche per impulso di alcune grandi istituzioni che ne hanno fatto il loro nume tutelare (la Toynbee Hall di Londra, l'Università di Oxford, la Workers' Educational Association), hanno documentato come l'intensa, addirittura frenetica attività di economista, insegnante e conferenziere popolare, filantropo e amministratore, riformatore sociale e militante politico impegnato nell'ala radicale del partito liberale, pensatore religioso e organizzatore della campagna per la riforma della Chiesa d'Inghilterra, dispiegata da Toynbee nell'ultimo quadriennio della sua breve esistenza, ossia dopo la nomina a tutor del Balliol College incaricato di sovrintendere all'educazione dei futuri funzionari dell'Indian Civil Service, abbia lasciato un segno durevole in diversi altri ambiti cruciali della vita culturale britannica.

pl.it | rassegna italiana di argomenti polacchi , 2021

2021 a. XII, pp. 217-233

L'articolo tratta delle due composizioni realizzate da Walter Branchi durante la sua collaborazione con il Gruppo Altro, Synergy e ecLIPSe, illustrando in che modo esse realizzino il concetto di "intercodice", teorizzato e sperimentato dal Gruppo Altro nel corso degli anni Settanta.

L’importanza del mecenatismo e della committenza dei Ruffo di Bagnara che si distinsero in Calabria e Sicilia per il collezionismo di opere di artisti di fama internazionale. Tra i numerosi esponenti del ramo dei duchi di Bagnara si è voluta porre attenzione a tre personaggi che per lo spiccato senso artistico e per la fulminea carriera politica ed ecclesiastica raggiunsero elevati posti di comando: il principe Antonio, il cardinale Tommaso, l’arcivescovo Antonio Maria. Del primo si ricorda la grandiosa pinacoteca custodita a Messina in Palazzo Ruffo Scaletta, i contatti epistolari con famosi artisti dell’epoca del calibro di Artemisia Gentileschi e Mattia Preti; del secondo la carriera religiosa accompagnata dal fervido interesse verso artisti famosi, la committenza di grandiose residenze e dimore principesche tutt’oggi esistenti; del terzo il suo forte amore verso Bagnara, luogo di origine, a cui destinò tele e argenterie sacre oggi custodite nelle diverse chiese della cittadina. Un complessivo patrimonio artistico, perlopiù sparso in diversi musei italiani ed esteri, da identificare e recuperare per una nuova conoscenza dell’ambito culturale che ha caratterizzato lo spessore culturale dell’antico casato.

133 Alberto Crosetto "FAR INCETTA DI ANTICAGLIE" 1 . COLLEZIONISMO PRIVATO E ATTIVITÀ DEGLI ENTI DI TUTELA NELL'OTTOCENTO Col li gi te frag men ta, Atti del Con ve gno Bor di ghe ra 2009, pp. 133-153 134 ALBERTO CROSETTO Fig. 1 -Se gna la zio ne (1810) del la sco per ta di una pie tra con iscri zio ne an ti ca a Cam pi glio ne (TO): Archi vio di Sta to di To ri no, Cor te, Se zio ne I, Ma te rie eco no mi che, Istru zio ne pub bli ca, Mu sei e al tri sta bi li men ti scien ti fi ci. Maz zo 3, Giun ta di Anti chi tà e Bel le Arti -Sca vi e sco per te (1708-1842), fasc. 8. 135 COLLEZIONISMO PRIVATO E ATTIVITÀ DEGLI ENTI DI TUTELA NELL'OTTOCENTO Fig. 2 -Di se gno (1821) dell'e pi gra fe di C. Ati lius Bra dua da Li bar na: Archi vio di Sta to di To ri no, Cor te, Se zio ne I, Ma te rie eco no mi che, Istruzio ne pub bli ca, Mu sei e al tri sta bi li men ti scien ti fi ci. Maz zo 3, Giun ta di Anti chi tà e Bel le Arti -Sca vi e sco per te (1708-1842), fasc. 19. 136 ALBERTO CROSETTO Fig. 3 -Fron te spi zio del "Re gi stro de gli og get ti rin ve nu ti ne gli Sca vi del l'an ti co Te a tro di Li bar na" (1827): Archi vio di Sta to di To ri no, Cor te, Se zio ne I, Ma te rie eco no mi che, Istru zio ne pub bli ca, Mu sei e al tri sta bi li men ti scien ti fi ci. Maz zo 3, Giun ta di Anti chi tà e Bel le Arti -Sca vi e sco per te (1708-1842), fasc. 19. 137 COLLEZIONISMO PRIVATO E ATTIVITÀ DEGLI ENTI DI TUTELA NELL'OTTOCENTO Fig. 4 -Di se gno (1839) del la te sta mar mo rea da Alba: Archi vio di Sta to di To ri no, Cor te, Se zio ne I, Ma te rie eco no mi che, Istru zio ne pub bli ca, Mu sei e al tri sta bi li men ti scien ti fi ci. Maz zo 3, Giun ta di Anti chi tà e Bel le Arti -Sca vi e sco per te (1708-1842), fasc. 39. 2 Sul le vi cen de di que sto pri mo al le sti men to e sull'influenza del ve ro ne se Sci pio ne Maf fei nel l'or ga niz za -zio ne dell'Università to ri ne se: ROMA GNA NI 1985a; ROMA -GNA NI 1986. Sul la sto ria del Mu seo di Anti chi tà tra Set te e Otto cen to: BARO CEL LI 1930, pp. 87-95; CURTO 1976; MER CAN DO 1984; MER CAN DO 1990. Sul le ac qui si zio ni regie nel cor so dell'Ottocento si vd. an che il con tri bu to di E. Mi che let to in que sto stes so vo lu me. Note 1 La fra se è trat ta da una let te ra di A. Wolf a B. Pal la strel li, da Tor to na, 29 di cem bre 1863 (mi nu ta del la let te ra in Bi blio te ca Ci vi ca di Udi ne, Fon do Prin ci pa le, ms. 1578; ori gi na le in Archi vio di Sta to di Pia cen za, Fon do Pal la strel li).