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In italy to teach in the public schooò ther eis the necessity to pursue a specialization. withaut this one you cannot teach. On the way the teacher had to experiment different methodologies and strategies so that people can easily apprehend. Here there is a short description of an UDA for teachers chemistry.How to present result , how to put result inside in the right way are one of the aim of this work. New way of teaching, in an original way also is shown. The work is in Italian language
PROLOGO "Ormai siamo diventati una torre di Babele" oppure "Quella scuola, quella squadra di calcio, quell'ufficio, sono una torre di Babele". Ci sono figure retoriche e modi di dire che spesso vengono utilizzati senza soffermarci adeguatamente sul signficato dello stesso. Chissà quanti di noi hanno quotidianamente usato quest'espressione senza però capire fino in fondo il perché venga utilizzato proprio la "Torre di Babele" e non un altro edificio o monumento per descrivere un ambiente confusionario. Si, perché è questo che si vuole intendere quando nel nostro linguaggio quotidiano chiamiamo in causa la Torre di Babele per descrivere cioè qualcosa di assolutamente convulso e disordinato. Dal dizionario della lingua italiana: Essere una Torre di Babele: "Essere un ambiente pieno di confusione, di disordine, rumore; usato anche per riunioni di vario genere in cui confusione e disordine impediscono di capire e di concludere qualcosa" oppure "situazione confusa, complessa, intricata, che non si riesce a capire o a chiarire e dalla quale ci si può aspettare solamente altrettanta confusione o danno". Ecco in molti adesso sorrideranno e penseranno che non ci sia bisogno di andare a scomodare il dizionario della lingua italiana per capire che Babele è ormai sinonimo di disordine, di situazione complessa e intricata, di qualcosa che tutto a che fare meno che con l'ordine e la disciplina. Però proprio perché "Babele" è sinonimo di disordine e questo ormai è accertato, è di assoluta importanza fare un po'di chiarezza sul punto di partenza e capire cosa davvero ha rappresentato questa benedetta "Torre di Babele" e magari capire quali siano ai giorni nostri le varie piccole o grandi "Torri di Babilonia".
In questo lavoro l'attenzione è focalizzata su un periodo breve ma decisivo della storia italiana: i mesi che intercorrono tra la dichiarazione di guerra austriaca alla Serbia, il 28 luglio 1914, e l'entrata in guerra dell 'Italia, il 24 maggio 1915. In questa fase concitata, alcuni, chi per convinzione ideologica, chi per sensibilità religiosa, chi per calcoli di potere e di convenienza, chi semplicemente per un banale senso di umanità, non si fecero irretire dalle sirene della guerra e secondo modalità differenti continuarono a esprimere la propria contrarietà all'impresa bellica. Tra i principali attori a favore del mantenimento della neutralità figurava il Partito Socialista Italiano che, tra dibattiti infuocati e fuoriusciti eccellenti, mantenne la sua posizione di pregiudizievole opposizione alla guerra non solo nei mesi precedenti all'intervento ma anche per tutta la durata del conflitto.
Tesi di laurea incentrata sul rapporto tra Stato e Aziende di sicurezza privata, tenendo conto soprattutto delle normative esistenti a livello nazionale e sovranazionale. Tre i casi principali presi in considerazione: Italia, Sud Africa e Stati Uniti d'America. Tramite questa comparazione emerge un quadro non esaustivo ma generale di alcune tra le condizioni più significative a livello mondiale riguardo questa importante tematica del mercato della sicurezza.
Il triennio che va dal 1967 al 1969 fu importane per tutto il paese e decisivo per la formazione di Gaber. Il 1970 sarà l'anno dell'esordio teatrale con Il signor G e dell'addio graduale alla televisione; in queste pagine cercherò di affrontare questo periodo storico il più possibile dal punto di vista di Gaber e dei suoi contemporanei.
La chiesa di S. Passera a Roma: da monumento funebre romano all’oratorio cristiano, 2019
This study aims to analyze the monumental complex of S. Passera located in the Portuense district, more precisely in via della Magliana. We will start from an analysis of the historical and topographical context; from the origins, passing for the imperial age and we will finally arrive at the medieval age in order to understand the more crucial issues that concerned the transformation from a imperial sepulcher to Christian oratory.
L'uomo e La macchina neLLa Letteratura deL novecento © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS La rivoluzione industriale, come è noto, porta nel XIX secolo a un grande sviluppo economico e a un notevole progresso nel campo della scienza e della tecnica. A partire da questo momento storico un nuovo protagonista, la macchina, entra a far parte della vita dell'uomo. Un avvenimento di tale portata non può non avere delle ripercussioni anche in ambito letterario, come testimoniato dalla produzione del periodo, in cui la macchina è generalmente vista come simbolo del progresso dell'era positivista. Si ricordi ad esempio il contributo dato al tema da Giosue Carducci, che nell'inno A Satana tesse un entusiastico elogio della locomotiva come emblema della ragione e del progresso della modernità contro l'oscurantismo della Chiesa cattolica. Posizione non dissimile è quella del movimento futurista, per cui, come recita il suo manifesto, un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo… un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia. Il termine automobile (al maschile, secondo l'uso linguistico di inizio Novecento) è inventato proprio in quegli anni da Gabriele d'Annunzio, autore per cui il mito della macchina ha un ruolo non secondario, come dimostra il romanzo Forse che sì, forse che no . In esso domina l'esaltazione dei nuovi mezzi di locomozione, dall'automobile all'aeroplano, glorificati soprattutto per la loro velocità, per il fatto di riuscire a superare i limiti imposti all'uomo dalla natura, pur sempre strumenti deputati alla mitizzazione del superuomo, il cui ruolo rimane comunque centrale nelle opere del Vate. Non tutta la produzione letteraria di fine Ottocento e inizio Novecento è caratterizzata da un ottimistico elogio nei riguardi del progresso e del vertiginoso sviluppo delle macchine. Alcuni autori preferiscono mostrarsi più cauti, consapevoli che ogni cambiamento storico comporta non solo benefici ma anche contrarietà e problemi. Perfino sedicenti anticonformisti come gli scapigliati assumono un atteggiamento di rifiuto nei confronti della modernità rappresentata dalla locomotiva, vista come l'orrorifica manifestazione demoniaca d'una novità esistenziale troppo lontana dai parametri consueti alla società e alla cultura nazionale (Roberto Tessari). Praga, Boito e compagni mostrano cioè, di fronte all'avanzata della modernità, un sincero rimpianto verso un passato in cui la strada ferrata non aveva ancora aggredito il legame tra la bellezza della terra e l'anima del poeta, ed era quindi ancora integro il triplice nesso di Natura-Bellezza-Verità (Tessari). Recita così il componimento di Emilio Praga intitolato La strada ferrata:
1 Prima di analizzare i casi specifici e di entrare nel tema in maniera più profonda, è bene fare un quadro generale per avere un punto di partenza. Anzitutto quindi è importante domandarsi:
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Il verde nel paesaggio storico di Roma. Significati di memoria, tutela e valorizzazione, 2016
Rewilding: una nuova prospettiva per un futuro sostenibile, 2024
Risvolti pedagogico-sociali dell’operato di Sant’Annibale Maria Di Francia, 2016