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2017, Omero e il paratesto. Sulla proprietà letteraria nel mondo greco e una irrisolta questione dei papiri dell'Iliade e dell'Odissea. ZPE
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In età romana, l'Iliade e l'Odissea si distinguevano per due aspetti singolari, nella loro presentazione libraria, da tanta altra letteratura in circolazione. L'uno, notissimo, consisteva nella suddivisione del testo secondo le lettere dell'alfabeto ionico. Ciascun poema si presentava così in 24 rapsodie, contrassegnate dall'Α all'Ω. È ciò che si ricava dai papiri dell'epoca ancora oggi conservati e da qualche testimonianza letteraria a nostra disposizione.
ERCOLANI, Omero. Introduzione allo studio dell'epica greca arcaica, Roma (Carocci) 2006, 312 pp., 23,90, ISBN 9788843037933.
«In order to unearth the world of Homer». Gaetano Chierici and Heinrich Schliemann The close relationship between Heinrich Schliemann (1822-1890) and the wider Italian scientific comunity is still scarcely investigated, despite the rapid popularity gained after the discovery of Troy. The recent reassessment of the Schliemann Archive, stored in the Gennadius Library in Athens, including thousands of letters, travel/excavation diaries, and personal notebooks, allows new researches on Schliemann’s life and career in his historical context. A selective group of letters written by important Italian archaeologists represents the archivial sources to reconstruct Schliemann’s personality and the influence that some scholars had on his early career as archaeologist. Among them Gaetano Chierici (1819-1886) is one of the most distinctive and significant personality in the field of the new discipline of Prehistory. The aim of this paper is to investigate the long-time relationship between the two scholars, focusing on the long period which starts with the first travel of the German rich businessman to Emilia Romagna in 1868, before the beginning of the exploration at Hisarlık/Troy, until the last phase of his career. An unpublished Chierici’s paper, housed in the Panizzi Library at Reggio Emilia, reveals the interest of the Italian scholar for the first exploration carried out by Schliemann at Troy. The manuscript, considered to be proof of the existence of a paper never published, shows that the scholar’s attention was mainly focused on the stratigraphic questions raised in Troy rather than on the identification of the Homeric city. Chierici focused on the importance of relationship between the archaeological record and its context, in terms of sequence of layers and deposits. In the second part of the paper, the Italian scholar investigates possible connections between some Anatolian finds and the typological repertoire of Terramare culture in North Italy. The analysis considered the pottery assemblage and the collections of bronze items from the earliest phases of Troy, furthermore it is highligthed the evidence of a level containing copper items suggests to introduce a new horizon, i.e. Calcholithic or Copper Age, between the Late Neolithic and the Bronze Age phases. The last documentation includes a letter by Chierici to Schliemann dated June 1883, when the Italian scholar was gifted a group of Trojan objects for the Museum in Reggio Emilia.
Premessa 11 Franco Maltomini, Saluto all'apertura del Convegno 13 Ernesto Berti, Antonio Carlini studioso e docente 15 Francesca Maltomini, Carlo Pernigotti, psi xv 1454. Considerazioni sull'assetto testuale dei papiri eccentrici di Omero 25 Veronica Prada Moroni, Nuovi contributi alla storia del testo di Dione di Prusa 41 Nigel Wilson, Some Observations on the Fortunes of Lucian 53 Filippomaria Pontani, Dodecasillabi anonimi su Michele VIII nel Conv. soppr. 48 63 Michele Bandini, Senofonte alla scuola di Guarino 83 Fabio Vendruscolo, L'Alcibiade di Francesco Barbaro 111 Rino Avesani, La «Pandetta» di Ramo Ramedelli: livelli di cultura a Mantova fra Tre e Quattrocento 131 David Sedley, Lo tsunami di Platone 175 Maria Tanja Luzzatto, Un nuovo frammento di Aristotele e la nascita della retorica greca 187 Michael Erler, Dire il nuovo in modo vecchio e il vecchio in modo nuovo: gli spuria del Corpus Platonicum fra poetica e retorica ellenistica 225 Mariella Menchelli, Prima di leggere Platone: frammenti di un commentario neoplatonico a Isocrate (con una postilla paleografica) 243 Stefania Fortuna, Galeno e il Timeo di Platone (91a) 273 Amneris Roselli, Solita noctis hora consurgens. Insegnamento e apprendimento nelle Recognitiones pseudoclementine: il ruolo della memoria 289 Riccardo Di Giuseppe, La conclusion du proème de Parménide. Constitutio textus et histoire de la tradition 317 Bibliografia di Antonio Carlini (1958-2008) 371 1 Il papiro, conservato presso la Biblioteca Medicea Laurenziana (pl 67), fu edito per la prima volta da Ludwich 1904, pp. 473-475 ; è stato poi incluso in West 1967, pp. 32-35. Ripubblicato nel primo fascicolo del xv volume dei Papiri della Società Italiana (l'edizione è stata curata da Manfredo Manfredi sulla base del materiale lasciato da Vittorio Bartoletti), sarà incluso nella versione integrale del xv volume dei PSI. Nella lista dei papiri iliadici porta il numero p53. Una scheda del papiro (curata da Paola Degni) e una riproduzione fotografica sono state pubblicate in Cavallo, Crisci, Messeri, Pintaudi 1998, n° 5, pp. 86-87, tav. iii ; una foto si trova anche in Cavallo 1991, tav. 16 (= tav. xxii b). 2 Vedi PFayum, tav. iv e Cavallo 1991, tav. 12 (= tav. xxiii). 3 Colin H. Roberts, apud West 1967, p. 33 e n. 2. Una riproduzione di questo papiro si trova in Schubart 1911, tav. 7a. 4 Manfredi 1979, p. 18 n. 2 ; Cavallo 1991, p. 23 (= p. 117). Una riproduzione del PHerc 1426 si trova in Cavallo 1983, tav. xlii.
in E. Suárez, M. Blanco, E. Chronopoulou, I. Canzobre (eds.), MAGIKÈ TÉCHNE. Formación y consideración social del mago en el Mundo Antiguo, Madrid, Clásicos Dykinson, pp. 193-214, 2017
Formación y consideración social del mago en el Mundo Antiguo M AGIKÈ TÉCHNE Formación y consideración social del mago en el Mundo Antiguo E. Suárez, M. Blanco, E. Chronopoulou, I. Canzobre (eds.) l presente libro estudia la figura de los 'magos' en el mundo greco-romano, con especial atención a los autores de las recetas que se recopilaron en el conjunto que conocemos como papiros mágicos griegos, copiados en el Egipto de la época imperial romana. En principio la posesión de esa magia estaba limitada al entorno de los templos y sus practicantes tenían rango sacerdotal, pero los cambios histórico-sociales en el Egipto greco-romano determinaron una adecuación de estos magos a las nuevas circunstancias: la magia salió de los templos y se difundió por otros canales. En los distintos capítulos intentamos dar a conocer el modo en que los protagonistas de la magia se refieren a su propio oficio, a la adquisición de sus conocimientos y a su transmisión. Asimismo nos ocupamos de indagar acerca de los antecedentes, contexto y valoración externa de dichas prácticas mágicas, la relación de los textos mágicos con las corrientes religiosas y filosóficas coetáneas e incluso acerca del perfil de los hipotéticos clientes. E
Maia Rivista Di Letterature Classiche, 2007
Poets of ancient Greek Comedy were familiar with homeric poetry. A survey of extant fragments can show the different ways they relate to homeric language, verse and content, especially of Odyssey.
Da quel che sopravvive della letteratura erudita antica sui poemi omerici sappiamo che già prima dell'epoca ellenistica circolava un certo numero di esemplari dell'Iliade e dell'Odissea, indicati dalle fonti con il termine ej kdov ‡ei ‡. Nel materiale scoliografico, in particolare quello risalente a Didimo, si trovano numerosi riferimenti a tali testi, chiamati in causa come testimoni di lezioni o di gruppi di versi. La loro natura e le loro caratteristiche restano alquanto vaghe, ma pare assodato che l'espressione e[ kdo ‡i ‡ non debba essere intesa nel senso di "edizione" come opera di consapevole e responsabile costituzione testuale, bensì nel significato di "testo", "copia" messa a disposizione di altri 1 . Il lavoro di emendamento proprio dell'attività filologica era piuttosto designato, almeno dall'età alessandrina, dal termine diov rqw ‡i ‡: ciò che si trovava in una ekdosis poteva essere il prodotto appunto di questo lavoro di diorthosis (vd. infra).
L'umanesimo di Omero, 2012
il giogo 43 «ıpou gàr 'scùV suzugoüsi kaì díkh, poía xunwrìV tÖnde karterwtéra;» Eschilo, Frammento 267. «tòn páqei máqoV qénta kuríwV êcein» Eschilo, Agamennone, 177. «xumjérei swjroneïn Îpò sténei» Eschilo, Eumenidi, 520. «oûpw swjroneïn "pístasai» Eschilo, Prometeo, 982. Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada. Eraclito ISBN 978-88-7588-061-3 In copertina: Scena dal libro XXIV dell'Iliade: Il corpo di Ettore riportato a Troia, rilievo su sarcofago romano (180-200 ca.). Museo del Louvre (Ma 353 o MR 793), dalla collezione Borghese. petite plaisance L' umanesimo di omero A Bene «Tu sai quale sia il mio animo, saldo e non avvezzo a cedere; ebbene, io resisterò come sa resistere una roccia dura, o un blocco di ferro». Odissea, XIX, 494-495.
1. Chi abbia avuto modo di confrontarsi con l'ampio dibattito sulla traduzione, che ha registrato negli ultimi decenni l'intervento di illustri linguisti, semiologi, storici della letteratura, comparatisti, non può non guardare ai grandi poemi epici come a un caso unico, paragonabile per certi versi a quello della tradizione biblica. Concetti come 'transazione', 'negoziazione', 'compenso' 1 , che trovano oggi sempre maggiore spazio nelle elaborazioni teoriche e nella pratica traduttologica, si scontrano con l'evidente impossibilità di ricostruire un'originaria 'intenzione dell'autore', o di disegnare in modo accettabile il suo 'modello' di ascoltatore/lettore.
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Jahrbuch der Österreichischen Byzantinistik
F. Lucrezi, M. Marazzi, A. Visconti, Oralità e scrittura, Napoli, 2013
METra 2. Epica e tragedia: una mappatura, a cura di A. Rodighiero, A. Maganuco, M. Nimis, G. Scavello, Venezia: Edizioni Ca' Foscari (Lexis Supplementi 14), pp. 25-50, 2023
Iconografia 2006. Gli eroi di Omero, Proceedings of the International Conference (Taormina, 2006), ed. by I. Colpo. I. Favaretto, F. Ghedini (Antenor – Quaderni, 6), Roma, Quasar, 2007, pp. 269-279.
«Atene & Roma» 3-4 (2019), 2020
"Neoclassicism: what is that?, ed. H. C. Guenther, 2019
Hormos. Ricerche di Storia Antica, 2017
Bullettino dell'Istituto di Diritto Romano "Vittorio Scialoja", 107, 2013, pp. 167-197.
Scienze dell'Antichità, 2019