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2012, L'Idomeneo, n.13, 2011
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The Museo Archeologico dei Ragazzi (Children's Archaeological Museum) is a museum of prehistoric archaeology based in Nardò (Lecce -Italy). Its specific aim is to inspire the enquiring minds of children. The museum was founded by Maria Laura Spano with the aim of testing the results of her research in archaeology for children. The museum has a tactile room, where children learn about technology in prehistoric times through a multisensory experience, a 3000 sqm area featuring a Palaeolithic camp, a Neolithic settlement and two outdoor activity areas where children can experience an excavation of a Neolithic tent and of a Messapian building. These learning areas allow children to experience life in prehistoric times, to carry out specific research activities, to investigate, to identify and solve problems, to work and collaborate with other children, to reflect on their own choices and to assess their decisions through two different methodologies, living history and role play. All these activities introduce children to life in Prehistoric times and allow children to acquire specific skills while playing and having fun together. The Children's Archaeological Museum acts as a mediator between schools and the other museums in the town of Nardò. Its activities integrate well with elementary school programmes and help guide children towards the acquisition of those pre-requisites which are fundamental to the understanding of local history. Il Museo archeologico dei ragazzi si trova a Nardò (Lecce), nei pressi del Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, un'area di interesse naturalistico e storicoarcheologico. È una struttura open air che si estende su una superficie di 3500 mq.
Archeologia Pubblica in Italia , 2019
Questa comunicazione si prefigge di sintetizzare e riflettere brevemente sul tema dell'esperienza in contesto museale, partendo da una revisione critica della letteratura pubblicata in museologia e proponendola come spunto per sviluppi futuri dell'archeologia pubblica italiana.
TI PRESENTO UN MUSEO ARCHEOLOGIA PUBBLICO MUSEI, G. Calcani, A. Corbascio edd., 2018
A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale, del presente volume o di parte di esso con qualsiasi mezzo Progettazione e cura grafica: ing. Fabrizio Musetti Roma, ottobre 2018
A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale, del presente volume o di parte di esso con qualsiasi mezzo Progettazione e cura grafica: ing. Fabrizio Musetti Roma, ottobre 2018 Umanistici (DSU), prof. Manfredi Merluzzi, ICOM Italia, il Coordinamento regionale ICOM Lazio, i Direttori e il Personale di tutti i musei coinvolti. Edizione a cura di Giuliana Calcani e Andrea Corbascio. Stampato con il contributo del Dipartimento di Studi Umanistici e dell'Unità di ricerca Roma Tre PRIN Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. I diritti d'autore derivanti dalla vendita di questo volume sono devoluti a ICOM Italia -Coordinamento Regionale Lazio, per le iniziative a favore dei musei colpiti dal sisma nell'ambito del progetto 'Adotta un museo'. Per i dettagli dell'iniziativa https://www.gofundme.com/adottaunmuseo. Indice Prefazioni Tiziana Maffei, Presidente di ICOM Italia 7 Musei archeologici e Paesaggi culturali Alberta Campitelli, Coordinatrice di ICOM Lazio 13 Formazione e professione: un'inedita esperienza didattica Introduzione Daniele Manacorda, Coordinatore dell'Unità di ricerca Roma Tre 19 PRIN Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. Docente di Metodologia della ricerca archeologica, DSU-Università degli Studi Roma Tre Musei archeologici oggi: qualche riflessione Sessione I Studenti e Direttori a confronto Giuliana Calcani, Unità di ricerca Roma Tre PRIN Archeologia al futuro. 27 Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. Docente di Archeologia Classica, DSU-Università degli Studi Roma Tre, Università, musei archeologici, pubblico: un'esperienza a Roma Tre
2019
Ricostruire e narrare. L’esperienza dei Musei archeologici all’aperto racconta al pubblico italiano cosa sono realmente queste iniziative, sgombra il campo da luoghi comuni, illustra le tendenze europee e nazionali, riflettendo su come andrebbero strutturati progetti del genere, sulla comunicazione tramite il Time Travel, sulla possibilità di creare nuove economie e nuovi sbocchi occupazionali. INDICE Introduzione Open Air Museum: origini e dibattito tra fine Ottocento e i nostri giorni Gli Archaeological Open Air Museum Il viaggio nel tempo (dedicato a Raffaele Licinio) La performance storica Archaeological Open Air Museum in Italia Archaeological Open Air Museum in Italia: lo stato delle cose Bibliografia
A. Smigiel, L. Pennacchia, Alla ricerca di un’identità perduta. Il progetto del Museo dell’area archeologica del Teatro di Marcello, in “Forma Urbis”, anno XXI, n.6, Giugno 2016, ISSN: 1720-884X. Il progetto per la realizzazione del Museo dell’area archeologica del Teatro Marcello all’interno dell’Albergo della Catena si inserisce nel tema del racconto del passato che vede il museo come la cosiddetta “eterotopia” di Michail Foucault, cioè di un ambiente semiotico che rimanda all’alterità spaziale e temporale. L’Albergo della Catena è una delle rare testimonianze dell’edilizia minore medievale di Roma e ingloba resti di diverse strutture dell’antichità: il Tempio di Apollo Sosiano e una parte della Porticus Octaviae. L’edificio è attualmente in disuso e l’area archeologica in cui sorge, nonostante si trovi all’intersezione di più circuiti turistici e museali della città, è ridotta a mero luogo di passaggio. Le sculture e i frammenti architettonici rinvenuti in situ, inoltre, sono sparsi in diversi musei e magazzini. L’intervento proposto mira a un progetto di riuso, con una valorizzazione dell’area, ma anche al miglioramento della sua fruibilità. Il progetto prevede la risemantizzazione non solo delle opere d’arte site finora nei magazzini, ma anche dell’edificio stesso assieme a tutta l’area del Teatro di Marcello. In particolare, gli interventi previsti puntano alla contestualizzazione delle opere nel sito di provenienza attraverso il restauro e la destinazione dell’edificio a museo. Il progetto di allestimento di una serie di percorsi didattici in tutta l’area tende a creare una forma di “narratività” favorendo la comprensione delle stratificazioni storiche accresciute nel tempo e il dialogo con il contesto urbano. Il tutto porta alla creazione di una nuova dimensione che vive in relazione al sito che lo genera, e di conseguenza diventa la ricerca di un’identità perduta dell’area.
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2018
In un periodo in cui le politiche culturali sono alla ricerca di strategie efficaci per il miglioramento dell'offerta museale, ci si accorge dell'esigenza, alla luce anche della Convenzione di Faro 1 , di un nuovo, diverso rapporto con le comunità locali e con l'idea di un rinnovato spirito di partecipazione rispetto alle dinamiche che animano il territorio.
2024
As part of the study of the medieval castles of Sardinia, since 1997 I studied the Castle of Marmilla (Las Plassas, Sardinia), one of the border castles of the Kingdom of Arborèa. After having published a monograph and various scientific articles on the castle and the historical landscape, in agreement with the municipal administration we have studied, conceived, designed, and built a museum, the MudA multimedia museum of the Kingdom of Arborèa. Built at the foot of the Castle, it was inaugurated in 2013 and immediately met with considerable success among specialists and enthusiasts, obtaining important funding and recognition. In fact, thanks to a multimedia, multi-sensory and playful approach, particularly suitable for school-age children, the visitor is invited to immerse themselves in the daily life of a medieval castle thanks to the most recent technologies; he thus discovers how a medieval castle worked, how people lived inside it, how people lived in the small villages around it and what its historical context was. The archaeological finds from the excavations of the castle conducted in 2007 are exhibited in a corridor of the museum, that gives them back their shape, function, and existence. The finds speak to the visitor in first person in the language of the Mediterranean place of production and tell of their construction, life, and use. A cook then invites visitors to participate in the medieval banquet offered by the castellan to his king, with the tasting of all the products of that landscape in the Middle Ages. Various interactive games enliven the course. The difficulty in creating thematic and territorial networks with other homologous cultural sites, due to short-sighted local policies and the inconsistency of the new administrators, risks nullifying the existence of a small jewel of cultural enhancement in a territory rich in history but which currently risk depopulation.
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Mezzogiorno & beni culturali. Caratteristiche, potenzialità e policy per una loro efficace valorizzazione, 2011
Il Capitale Culturale Studies on the Value of Cultural Heritage, 2015
Mezzogiorno & beni culturali. Caratteristiche, potenzialità e policy per una loro efficace valorizzazione, 2011
MUSEOLOGIA SCIENTIFICA MEMORIE • N. 18/2019 • pp. 13-17 - Atti del XXVI Congresso ANMS "I musei al tempo della crisi. Problemi, soluzioni, opportunità" - Trieste, 16-18 novembre 2016 a cura di Stefano Martellos e Monica Celi, 2016
Firenze University Press eBooks, 2024
Archeologia e Calcolatori, 2016
Il paesaggio agrario italiano. Protostorico e antico …, 2010
Semestrale Di Studi E Ricerche Di Geografia, 2013
Le Fondazioni Museali come strumento di gestione dei Beni Culturali - Vittoria de Petra (Tesi di Laurea Magistrale AA 2015/2016 - Corso in Storia dell'Arte Contemporanea, La Sapienza), 2016