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Recensione della mostra "Don Marco Melzi. L'uomo, l'artista, l'operaio del Signore", retrospettiva del presbitero e scultore milanese presso il Museo Diocesano di Milano.
L'Istituto Superiore di Scienze Religiose può d irsi lieto di questa pubblicazione relativa alla splendida Basilica del Sacro Cuo re in Sassari, frutto di seria e impegnativa ricerca presentata com e tesi al fine del conseguimento del titolo di Magistero in Scienze Religiose.
La sua sofferenza sembra sciogliersi nella docile accoglienza di "sorella morte corporale", i lunghi digiuni e le privazioni che avevano indebolito quel corpo, non lasciano alcun segno. Solo una grande ustione, che lacera gran parte del suo braccio sinistro, ricorda che quel frate aveva combattuto temerariamente la battaglia della vita terrena. I frati del convento vivono con grande trepidazione quel momento perché Fra' Egidio non è un semplice confratello: egli era stato in vita così prossimo alla vera semplicità francescana, che il momento della sua morte è vissuto da tutti come il "transito" di un Santo. Al momento della morte, probabilmente, Frate Egidio ha 64 anni. In una testimonianza del 1593, viene riportato il ricordo diretto della vita del Beato di una donna che lo aveva conosciuto, diceva detta Nicolosa ci aveva fatta vita santimonia, e dopo morto ancora (che avrà da circa sessantaquattro anni) sempre aveva continuato… 3 . A partire dalla biografia di Bonaventura da Laurenzana, si era sempre considerato che il Beato fosse morto all'età di 75 anni. Tale ipotesi era frutto di una cattiva interpretazione da parte di Bonaventura 4 di un'altra testimonianza del 1593, nella quale il teste Paolo Todisco diceva che egli conobbe quest'uomo, quale si faceva chiamare Fratello Egidio, dopo che fu fatto Monaco nel Venerabile Monastero di Laurenziana, che avrà da circa novant'anni, e lo sape in vita a stare in detto Monastero molt'anni (che avrà circa 75 anni che morì) 5 . Bonaventura riferendo i 75 anni alla lunghezza della vita del Beato Egidio, fissa, nella sua biografia, la data di nascita al 1443 6 . In realtà, i 75 anni si devono interpretare come il lasso di tempo, a ritroso, trascorso tra la data della testimonianza, il 1593, e la data della morte del Beato, il 1518. Per tali motivi, propendiamo per considerare il 1454 quale anno di nascita del Beato. Il giorno della morte, secondo i racconti, le campane del convento, suonando da ferme, annunciano alle genti di Laurenzana che il frate è spirato: la sua storia viene trasportata oltre la sua vicenda biografica. Il racconto delle gesta operate in vita si interseca con una serie di fatti susseguitisi nei secoli dopo la sua morte, intrecciandosi, a loro volta, con i vari aspetti della vita sociale, politica e religiosa di quei luoghi, con implicazioni che giungono fino ai nostri giorni. pp. 962-963. Risultano essere di indiscutibile valore per la conoscenza della vita del Beato Egidio i volumi che raccolgono gli atti dei due processi per l'approvazione del culto e la beatificazione del 1687 e del 1876:
d.rio, r"ll'umbiro delle mànife stazioni artistiche, tipiche della fine del-I'XI secolo, improntate' atffaverso quel percorso operativo' a una marcutairrt nziorrà,li gusto, volta a ,"uftt"urrun edificio che riprendesse le i"r-" di una busil"i.u paleocristiana. Che poi quell'utilizzo dell'antico avesse, alla sua radice, una ragione puramente utilitaristica, una motivazione estetica o una scelta teologi.n, volta a sottolineare un ideale .otl"gu-"nro con la Chiesa delle origini, sulla scofta del clima cultural. dila Riforma e delle motivazioni in tal senso promosse dal contemporaneo papato di Gregorio vII, è questione di cui si può anche discu-,"r., -u .hÉ.r"tr incide più di tanto su un dato dí fatto e cioè che, attraverso quelle carafferistiihe, I'episodio mos6a di essere una ripetizione p,rnrrrui" di modi e di comportamenti che erano già stati artuati nel corso della ricostruzion" d"ilu chiesa abbaziale di Montecassino dove, come testimonia Leone Ostiense, il reimpiego di materiali classici aveva trovato largo sPaziot.
Notizie Archeologiche Bergomensi, 2016
In 1926 about 20 tombs came to light and were mostly destroyed during the excavation of clay for bricks in Melzo, near the Cascina Paolina. Pietro Barocelli visited the site and recovered some bronze objects. Among them there is a bronze sword intentionally twisted and fragmented, belonging to a Late Bronze Age grave of the Scamozzina culture, probably destroyed by a later one. The other bronze objects come from some graves of the Golasecca culture of the 5th century BC; two sanguisuga fibulae can be compared to a type wich is only found in the Lepontian area and can be named type Castaneda after the necropolis where it is particularly frequent. The discovery of this small necropolis, together with those of Urago dOglio (Brescia), Fornovo S. Giovanni (Bergamo) and Caravaggio (Bergamo), outlines a more southern and later commercial route that linked the Etruscans of the Po plain to Milano, whose rising of importance happened during the 5th century BC.
Biblioteche Oggi, 2014
Una nuova "piazza del sapere" in provincia di Milano È un modello di biblioteca pubblica che può essere anche piuttosto distante da quello a cui sono abituati molti bibliotecari italiani e la maggior parte degli amministratori pubblici, e che costituisce certamente una sfida importante e non priva di insidie, in quanto comporta un cambiamento non solo dal punto di vista dell'architettura dell'edificio, quanto soprattutto dell'architettura del servizio. Tale idea deriva da un lavoro teorico che abbiamo sviluppato negli ultimi dieci anni e che ha trovato concre-
Within the contemporary world, the importance and influence of the sacred image in our life is evident, and, therefore, it is interesting to observe the evolution that has suffered throughout the twentieth century through the doors of the churches in Italy; and to see how the new avant-garde and the Second Vatican Council influenced in this architectural element. The sacred art is designed to make the faith understandable, and that this faith is assumed by man with beauty, starting from the premise that God is also reached through this beauty, in addition to truth and goodness. In this case, the contemporary artists responsible for materializing the faith of the twentieth century are divided into two main periods: period pre-conciliar (L. Fontana, G. Manzù, Giannino Castiglioni, Piero Brolis and Enrico Manfrini) and the period of the Second Vatican Council and post-conciliar (Emilio Greco, Venanzo Crocetti, Luciano Minguzzi and Giuseppe Pirrone).
T ra le più importanti botteghe di scultura attive a Carrara nel Sei-Settecento ci fu quella dei Lazzoni, il cui capostipite, nonché più significativo esponente della famiglia, Giovanni, nacque nella città apuana nel 1618 1 . Attestato nel 1645 a Modena, al servizio degli Este, lo scultore dal 1647 è a Roma, dove lavora nei grandi cantieri che interessano le principali basiliche della città in vista del Giubileo del 1650; dall'inizio degli anni Sessanta è di nuovo nella capitale estense.
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Chiese di San Felice sul Panaro. v. I, La Chiesa parrocchiale di San Felice sul Panaro, a cura di Mauro Calzolari e Davide Calanca, San Felice sul Panaro , 2014
"Memorie scientifiche, giuridiche e letterarie dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena", serie VIII, vol. XI, fasc. I (2008), pp. 209-265, 2008
Bollettino Musei Vaticani- XXXI, 2015
Verona Illustrata 34, 2021
Annamaria Pedrocchi, 2024
Studi di scultura. Età moderna e contemporanea. Scultura e fotografia, 2024
Some degrees of happiness. Studi di storia dell'architettura in onore di Howard Burns, 2010
L'eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio, catalogo della mostra (Forlì, Musei San Domenico, febbraio - giugno 2018), a cura di A. Paolucci, A. Bacchi, D. Benati, P. Refice, U. Tramonti, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2018