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Dante Gabriel Rossetti artista che attraverso le sue opere anticipò il Simbolismo
Dantis Amor. Dante e i Rossetti., 2016
Mentre l’Inghilterra viene riscoprendo il padre della letteratura italiana, Dante Gabriel Rossetti, dibattuto fra il linguaggio della pittura e quello della poesia, si dedica ai temi danteschi, in particolare desunti dalla Vita Nuova, imbevendo di simbolismo sensuale e melanconico l’idealizzazione di Dante e del suo circolo. Il contributo, seguendo la traccia dei soggetti danteschi, intende riflettere intorno alle motivazioni che spinsero il fondatore del Preraffaellismo alla scelta di un duplice canale espressivo, la pittura e la poesia. Si apprende con sorpresa che Dante Gabriel si sente soprattutto un poeta e che sono le inclinazioni poetiche, a suo parere, a conferire valore al suo “visibile parlare”.
a cura di Mirko Menna e Gianni Oliva In questo numero DANTIS AMOR. DANTE E I ROSSETTI Atti del convegno internazionale (Chieti-Vasto, 18-21 novembre 2015) "Centro europeo di studi rossettiani" / Dilass GIANNI OLIVA Dantis Amor. Preliminari; RAFFAELE GIGLIO Le opere della famiglia Rossetti degli ultimi decenni; MARIO CIMINI Il dantismo di Gabriele Rossetti nel dibattito critico tra Ottocento e Novecento; MIRKO MENNA Gabriele Rossetti e altri autori: Lezioni su Dante nelle due edizioni di Notizie Intorno all'origine e alla Storia della Lingua e della Letteratura Italiana; MARIA PETRELLA Gabriele Rossetti, Beatrice e il «gran segreto» del Medioevo; ANTONELLA DI NALLO L'ispirazione dantesca nel visibile parlare di Dante Gabriel Rossetti; SILVIA CECCARELLI Dante Gabriel Rossetti e i Primi Poeti Italiani; ELEONORA SASSO «Dante Alighieri, a dark oracle of wisdom and of art»: La rimediazione del medievalismo dantesco nei double works of art di D.G. Rossetti; RAFFAELLA CASTAGNOLA Debussy tra Rossetti e d'Annunzio; VALENTINA MELE Diafanità e Desiderio: l'incorporeità femminile nei sonetti "Willowwood" di D.G. Rossetti; MONICA DE ROSA «Those that haunt / The vale of magical dark Mysteries» letteratura tra esoterismo e immaginario pittorico: Dante Gabriel Rossetti e i Fedeli d'Amore; FRANZISKA MEIER La Famiglia Rossetti in Germania: Appunti per una ricostruzione; SILVIA FABRIZIO-COSTA I Rossetti in Francia; PAOLO DE VENTURA William Michael Rossetti traduttore dell'Inferno di Dante; ANDREA LOMBARDINILO Per una grammatica del simbolo: McLuhan, i Preraffaelliti e il segno di Dante; GUGLIELMO BARUCCI L'elaborazione romantica del Medioevo: Pia de' Tolomei; EMANUELA BUFACCHI «I fior sanguigni tra le verdi fronde / Labbra parean di desiderio accese». Il Preraffaellismo di Arturo Graf tra critica e poesia; FRANCESCA FAVARO Un cielo da Stil Novo: proposta di lettura per Beatitudine di Gabriele d'Annunzio; GABRIELE OTTAVIANI Il medioevo e Italo Calvino; MIRCO MICHELON Edoardo Sanguineti "lettore assiduo" di Dante, Eliot e Pound; ANTONIA TRZE BIUK The Pre-Raphaelite Art in John Fowles's The French Lieutenant's Woman XX II 2016 II Studi Medievali e Moderni arte letteratura storia DANTIS AMOR. DANTE E I ROSSETTI Atti del convegno internazionale (Chieti-Vasto, 18-21 novembre 2015) "Centro europeo di studi rossettiani" / Dilass a cura di Mirko Menna e Gianni Oliva
Dante a Bismantova , Viaggio alla montagna del Purgatorio + Medioevo n. 326 marzo 2024, , 2021
Sulle tracce dell'esule illustre. Il reggiano Guido da Castello e l'astuto vescovo di Reggio Enrico Casalorci, già consigliere di Bonifacio VIII
Il Po e Ravenna: la Fossa Augusta , 2023
L’organizzazione e gestione della navigazione interna in Italia settentrionale costituì in età romana e tardoromana uno dei fattori più importanti di sviluppo del territorio padano. In questo senso fondamentale fu l’escavazione della cosiddetta Fossa Augusta, canale scavato per garantire un sicuro interscambio con le rotte seguite dalle navi onerarie nell’Adriatico. Il canale navigabile garantì enormi vantaggi alla città di Ravenna e favorì una nuova geografia degli insediamenti.
Il saggio propone un'ipotesi di cronologia che riesca a precisare i momenti diversi ma certamente molto vicini della richiesta di perdono ai 'neri' fiorentini che è nella canzone Tre donne, e il forte spirito ghibellino che anima l'elogio di Federico II e Manfredi nel De vulgari eloquentia. Di qui, muove la considerazione del progressivo distacco di Dante dalla prospettiva guelfa del maestro Brunetto Latini, e il finale approdo a posizioni apertamente filo-imperiali che l'Inferno non rinnega e non nasconde, come pure qualcuno ha potuto pensare.
Nasce il 4 ott. del 1851 a Tocco da Casauria (oggi in provincia di Pescara) da Crispino, direttore della banda musicale del paese, nonché compositore dilettante, e Aurelia Terzini (Di Tizio, 2007, p. 15). La prematura scomparsa del padre e le conseguenti difficoltà economiche della famiglia lo costringono a lavorare, sebbene ancora bambino, come apprendista presso la bottega di un fabbro (Ciglia, p. 49). L'impiego però è di breve durata perché, poco tempo dopo, in seguito al nuovo matrimonio della madre, il M. si trasferisce con tutto il resto della famiglia a Chieti. Avviato alle scuole tecniche, il M. dimostra subito una spiccata abilità per le arti grafiche tanto che, nel 1864, appena tredicenne, inoltra una domanda di sussidio -per poter «avere mezzo di istruirmi nel disegno, arte per cui sento un trasporto irresistibile» (Di Tizio, 2007, p. 20) -al Consiglio provinciale di Chieti, che però non l'accoglie. Tuttavia, quattro anni dopo, nel 1868, il M. riesce ad ottenere dalla stessa amministrazione una modesta borsa di studio, di appena 30 lire mensili, che gli permette comunque di trasferirsi finalmente a Napoli (Sillani). Qui, grazie alla mediazione dell'amico Edoardo Dalbono, riesce a iscriversi all'Istituto di belle arti e frequenta le lezioni di Domenico Morelli, il quale apprezza immediatamente le doti coloristiche e disegnative del giovane allievo. La vivacità dell'ambiente artistico e culturale partenopeo non può non influenzare il M., che presto entra in contatto con le personalità di maggior spicco e artisticamente più all'avanguardia. Riesce infatti a conoscere e a visitare spesso lo studio di Filippo Palizzi e soprattutto stringe legami con Giuseppe De Nittis e Marco De Gregorio, vale a dire con alcuni dei componenti del gruppo di artisti che allora formava la cosiddetta Scuola di Resina. Queste frequentazioni non fanno che rafforzare l'innata inclinazione del M. verso una pittura fortemente realistica e naturalistica, anche -e soprattutto, in questa prima fase -nella scelta dei soggetti: per lo più animali, preferiti dall'artista «perché Palizzi li aveva messi di moda in pittura, perché gli facevan pensare alla campagna desiderata e lontana, infine perché come modelli non gli costavan niente» (Ojetti, 1910, p. 405).
Biagio Rossetti e il suo tempo, 2018
Il presente volume raccoglie i contributi presentati in occasione del convegno internazionale Biagio Rossetti e il suo tempo (Ferrara, 24-26 novembre 2016) Comitato scientifico internazionale del convegno
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in «La Crusca per voi», 63 (2021), II, pp. 6-8
Articolo alle pp. 157-166 di Alessandria: 850 anni di Storia a cura di Renzo PENNA e Giancarlo PATRUCCO, Associazione. “Città Futura”, Alessandria, 2019. , 2019
Suggestioni e modelli danteschi tra Medioevo e Umanesimo. Atti del Convegno Internazionale di Roma (22-24 ottobre 2016), a cura di Bruno Itri e Andrea Mazzucchi, Roma, Salerno Editrice, 2022
Da Dante a Tasso. Contributo a una storia letteraria della soggettività moderna in Italia, 2024
Dante, l’italiano, a cura di Giovanna Frosini e Giuseppe Polimeni, Firenze, Accademia della Crusca-goWare edizioni, 2021, pp. 299 (Settimana della lingua italiana nel mondo), 2021
Massimo Palumbo a cura di Carlo Lorenzetti Arcobaleno, 1999
Dall'Inferno all'Empireo: il mondo di Dante tra scienza e poesia, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti, 14 dicembre 2021-6marzo 2022),a cura di Filippo Camerota, Sillabe, Città di Castello 2021, 2021
Le due sponde del Mediterraneo. Testimonianze letterarie dall'antichità all'Ottocento, 2022