Analisi Desafinado Carlos Jobim

Giornale Italiano di Filologia L, 1998

Tentap.do di andare per ordine nella presentazione del ricchissimo lavoro, anche per volontà dell'A. è necessario soffermarsi innanzitutto sul testo. Primo, obiettivo vantaggio è quello di avere, riuniti, i frammenti divisi tra l'edizione callimachea di Pfeiffer ed il Supplemmtum Hellenisticum. Con in piu un novum, il fr. 58, rintracciato da Luigi Lehnus. ffiteriormente, e qui entriamo nella rassegna dei meriti dell'autore, c'è da felicitarsi per la scelta di includere nel "panorama" anche tutti i frammenti che non solo «ad librum primum aut secundum fortasse spectant», ma anche quelli che «incertae sedis» (frr. 116-S7) o «incerti auctoris ... ad Aetiorum librum primum aut secundum fortasse spectant» (frr. lSB-42). È il primo segno di quell'intento di completezza che caratterizza il lavoro (cf. anche p. 47, sez. IV. l. F. sub fin.).

[p. 67] LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo). -Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.

Malgrado fosse l'erede designato del suo predecessore Uribe, in realtà il nuovo Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, sta operando un netto cambiamento di rotta su più versanti. In particolare, la sua agenda politica prevede di affrontare e risolvere la questione cruciale, anche per le implicazioni economiche, della restituzione delle terre alle vittime del sanguinoso conflitto con la guerriglia. Proprio il grave indebolimento delle FARC apre prospettive nuove per il superamento dell'emergenza e il rilancio dell'economia. Sul fronte internazionale la politica estera colombiana punta a riequilibrare il tradizionale stretto rapporto con gli Stati Uniti migliorando i rapporti con i paesi del vicinato: non solo Venezuela ed Ecuador, ma anche Brasile.

1985

La tensione espressiva nell'orfismo di Dino Campana, 2008

Il presente lavoro si propone di rintracciare le radici della poesia di Dino Campana; di prendere quindi, in primo luogo, in considerazione le biografie che lo riguardano per reperire gli elementi filosofici e culturali di cui si nutrì la sua poetica. A sostegno di tale ricerca, sarà nostra preoccupazione rifarci anche ai giudizi critici più lucidi, prendere quindi in esame le vicende e i temi di discussione fondamentali sul ‘caso-Campana’. Senza voler cancellare quell’aura mitica che avvolge da tempo la sua vicenda umana, e con l’intenzione di focalizzare l’attenzione sulle sue eccezionali capacità liriche e, semplicemente, sul suo coraggio di autore indipendente, ci apprestiamo dunque a seguire i pareri di coloro che hanno contribuito negli ultimi decenni a quella riabilitazione del poeta di Marradi, alla quale ha fatto seguito una rinata volontà di rappresentare in maniera creativa la sua vita; come si vedrà, anche con opere teatrali e cinematografiche. Infine, dedicando maggiore attenzione alle prose de "La Notte" e "La Verna", verranno messi in risalto, nella loro nuda bellezza, i picchi di forza e suggestione dei Canti Orfici: un’opera che dopo un secolo dalla sua prima, indipendente pubblicazione, riesce a trasmettere ancora intatta la sua magica ed energica musicalità.

Tesina da Liceo Classico sul rapporto tra Finito ed Infinito. Hegel, Leopardi, Seneca, Epicuro, Ungaretti, Todorov, Arendt

Non di rado nel momento in cui ci si misura con una Restsprache, la scarsità del materiale documentario obbliga a lavorare con i metodi classici della glottologia. Ciò è vero solo in parte per l'umbro, dal momento che abbiamo la grande fortuna di possedere un testo relativamente lungo e coerente come quello delle Tavole di Gubbio, la qual cosa permette di adottare un'ottica in parte diversa. Normalmente coloro che si occupano di lingue italiche tendono a impostare la ricerca basandosi su due assi principali. Quello dell'indagine etimologica, volta a determinare la forma antecedente a cui possa essere ricondotta ogni costruzione o morfema, ora all'interno del ramo italico dell'indeuropeo, ora nel quadro più ampio dell'indoeuropeo ricostruito. L'altro, spesso integrato al primo, è più strettamente comparativista, puntando a determinare, per ogni singolo fenomeno, il grado di prossimità o di distanza dal polo latino. Senza negare l'importanza che tali approcci hanno avuto nella storia dello studio delle lingue italiche, proprio da questi ci si discosterà parzialmente. Nell'analisi qui condotta infatti l'interesse primario sarà solo marginalmente rivolto al piano storico-ricostruttivo, mentre verrà messa al centro la dimensione eminentemente testuale per sondare i rapporti che essa intrattiene con il polo della grammatica, saussurianamente intesa come sistema. Di certo questo lavoro non è l'apripista per tale approccio, ma senza dubbio risulta importante ribadire un concetto di fondo, spesso da alcuni trascurato: l'impossibilità di comprendere o indagare il corretto funzionamento di una lingua prescindendo da uno studio rigoroso ed attento dei testi che la testimoniano. Si punterà a dimostrare ancora una volta il principio secondo il quale una proficua interazione di polo testuale e grammaticale porti a risultati i quali spesso travalicano gli obiettivi dello studio, fornendo un valido aiuto agli studiosi che adottano una prospettiva più marcatamente glottologica. 3. A tal proposito la triade di riferimento è costituita dai volumi di von Planta 1892-1897; Buck 1928 2 ; e, in misura minore, Poultney 1959.