Si racconta che poco prima della guerra di Troia Leda, la moglie del re spartano Tindaro, mise al mondo due fratelli gemelli. Sebbene concepiti nella stessa notte, erano figli di padri diversi: Castore era figlio di Tindaro, mentre Polluce di Zeus, che sedusse Leda trasformato in cigno. I due erano entrambi temibili e valorosi guerrieri, sebbene solo Polluce fosse immortale, e parteciparono a molte famose imprese, come quella degli Argonauti alla conquista del vello d'oro. Secondo alcuni dei tanti racconti, i gemelli finirono per divenire rivali in amore, scontrandosi in un duello nel quale, come era prevedibile, ebbe la peggio Castore. Tale era però il legame tra i due che Polluce, sorreggendo il fratello agonizzante tra le braccia, implorò suo padre Zeus di essere ucciso, oppure di rendere Castore immortale. Il lungisaettante soddisfò entrambe le preghiere: permise ai Dioscuri di vivere sei mesi nell'Olimpo, a patto che abitassero per gli altri sei mesi negli Inferi. Secondo un'altra leggenda Zeus concesse loro di vivere e morire un giorno per ciascuno trasformati nella costellazione dei Gemelli, infatti, una delle sue stelle principali si nasconde sotto l'orizzonte quando appare l'altra, ricordando permanentemente il destino che unisce i due fratelli. Fu proprio sotto la costellazione dei Gemelli, segno zodiacale contraddistinto da una sensibilità ricercata da una nervosa voracità intellettuale ma anche dall'insicurezza e dall'incostanza, che l'8 giugno del 1810 nacque a Zwickau, in Sassonia, il più ambiguo dei musicisti romantici: Robert Alexander Schumann.