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Analisi preliminare sulle attività culturali promosse a Modena in collaborazione con il Tavolo della Memoria del Comune di Modena in occasione di tre ricorrenze civili (27 gennaio, Giorno della Memoria; 10 febbraio, Giorno del Ricordo; 25 aprile, Anniversario della Liberazione) tra il 2000 e il 2015
Avevo trovato uno scatolone a casa pieno di cianfrusaglie lo svuotai in un sacco dell'immondizia e lo riempii dei miei ricordi giovanili, me lo presi e mi avviai diretto e con convinzione al Banco dei Ricordi. Entrai e la porta vetrata fece suonare la campanella segnalandomi all'uomo barbuto e serioso che uscì dal retrobottega. Salutai ma quello mi rispose con un grugnito, posai lo scatolo sul bancone e senza aggiungere altro tirai fuori il ricordo del mio primo bacio, un po' con la vernice rovinata, ma funzionante, gli chiesi: "Quanto mi da per questo?". Lui lo prese in mano, lo guardò, lo rigirò e se lo fece cadere dalle mani sul bancone, disse con sdegno: "Non vale niente!"; "Come non vale niente?", mi si accaldarono le guance. "E' falso!"; "Le garantisco che è autentico! E' tutto vero!"; "E' imbrattato di fantasia, mitizzato… Non vi è più niente di suo. Guardi se non mi crede ne parli con lei e lo confronti con il ricordo che ha lei, vedrà che delusione!" Rassegnato presi il ricordo di un giorno a liceo, quando mi divertivo tra i banchi a fare il gradasso con qualche supplente. L'anziano con gli occhiali abbassati mi guardò da sopra le lenti e con tono seccato mi disse: "Anche questo non vale una sola minima speranza!". Chiesi il motivo e lui sollevandolo con due dita mi disse: "Vedi come è piatto? Bidimensionale? sembra un disegno manga…". A questo punto svuotai tutto il cartone sul suo bancone: "Veda se ce n'è qualcuno che vale qualcosa!". Lui guardò uno, poi un altro, qualcuno bello grande e qualche altro minuto come un anello di latta, una piuma di colomba bianca, una moneta d'argento tutta ammaccata, una fibbia di latta di una cintura di borsa, una giornata di pioggia, un quarantacinque giri graffiato, Yesterday dei The Beatles, rimasto invenduto, una bobina impolverata con nastro magnetico di registratore, una pesante catena di no, alcuni in ferro arrugginito, altri in piombo e qualcuno in alluminio, poi attaccato con un gancio di orecchina un piccolo si d'oro come ciondolo. "Ecco questo vale qualcosa. Ma cosa ne ha fatto dei suoi ricordi? Li ha smarriti, persi nella quotidianità della vita, in questo modo come mai potrà avere delle speranze per comprarsi altri ricordi nel futuro? Ecco per questa collana, compreso il ciondolo posso darle solo due speranze fresche di conio. Li prenda prima che me ne penti. Il Resto lo butti tra i rifiuti, è solo immondizia!". Ho rimesso tutto nello scatolo e me ne tornai come un cane bastonato. Guardai ad uno ad uno quei ricordi e incominciai ad appiccicarli in un foglio bianco di carta, non avevano un gran senso però rispettavano un inizio ed una fine, dopo aver finito quel bricolage lo guardai l'ultima volta e lo depositai in un cassetto. Poi con quei due spiccioli di speranza mi resi conto che si era fatto molto tardi e a quest'ora non avrei trovato nessuna bottega ancora aperta per acquistare qualcosa, così strappai alcune pagine dell'ultimo libro che mi era capitato di leggere e ci incartai le speranze fresche di conio, per rimanere intatte e belle. Norwegian Wood-Tokyo Blues di Murakami Haruki-Introduzione e traduzione di Giorgio Amitrano-Giulio Einaudi editore, Torino, 2006. Trovato tra i libri di Federico a Bologna, tra gli ultimi acquistati nel settembre 2023, il quale mi ha consigliato la lettura. Tra la pagina 330 e 331 vi è un filo di tabacco, è plausibile che si sia rullato una sigaretta. E' un romanzo bipolare: la morte e l'amore, pieno di sfumature e di spessore dove i sentimenti come l'amicizia, l'innamoramento, l'affetto parentale sono celati dalla latente depressione come una nebbia che si addensa e si scioglie, dove i ricordi adolescenziali emergono nell'unico senso esistenziale della vita. E' un racconto orizzontale, quindi tratta esclusivamente dell'aldiquà, con dei lineamenti ben precisi delle immagini come un fumetto o un cartone manga, ha dei riferimenti culturali pop occidentali, ma non è letteratura leggera, comunque neanche alta, come la si intende in Giappone. Murakami si è posto sopra questo muro che divide i due generi di scrittura e ti offre la godibilità di un orizzonte più ambio e trasversale. Inoltre bisogna liberarsi dai tabù cristiano/cattolici per potere percepire nelle varie pagine di sesso un sano sentimento dell'erotismo. L'unico tabù "religioso" che si riscontra è il dovere del ruolo sociale.
2022
Storia della deportazione nei lager nazisti, attraverso le testimonianze di 15 sopravvissuti alla SHOAH, ospitati nel corso degli anni presso l'ITES "S. PERTINI" di TURI (BA), in occasione del Giorno della Memoria
Analisi del significato della giornata del ricordo, istituita nel 2005
Si tratta di documenti che narrano le vicende del "Salone della parola", un "Festival della filologia" che ideai e organizzai a Pesaro nel 2010 e 2011 al tempo della mia direzione della Biblioteca e dei Musei Oliveriani: una presentazione, una breve allocuzione, e due comunicati satmpa conclusivi.
Postfazione a 'Bambini proibiti', di Marina Frigerio (Il Margine edizioni, Trento, 2013)
Era un giorno di autunno come questo in cui sto scrivendo, otto anni fa, quello in cui ricevetti una telefonata dalla Biblioteca civica della mia città. Il libro che avevo richiesto attraverso il prestito interbibliotecario era arrivato. Il libro era Versteckte Kinder, scritto da Marina Frigerio e Simone Burgherr, pubblicato in Svizzera nel 1992 e da tempo esaurito. La copia era consunta e piuttosto malridotta, prova di un uso ripetuto e, trattandosi di un libro, meritevole. Prendendola in mano e cominciando a sfogliare le sue pagine mi chiesi, senza provarne vergogna ma con un certo pudore: Dove sei stato fino ad ora? La domanda era diretta e molto franca, come è giusto che siano le domande rivolte a se stessi, mentre quelle che poniamo agli altri devono di solito passare dei filtri "sociali" di timidezza, convenienza, timore. Sì, dove era stato fino ad ora questo libro, e questo tema, quello dei "bambini nascosti", nella mia vita? E dove ero stato io, per averlo ignorato.
Recentemente il tema della memoria ha ricevuto una certa attenzione anche all'interno degli studi biblici grazie al dibattito suscitato dalle tesi di J. Assmann sull'origine della religione ebraico-cristiana. 1 In particolare, questo autore tenta di decifrare la «mnemotecnica culturale» delle immagini bibliche per disinnescare il «potenziale di violenza» a suo dire insito in esse. La «salutare provocazione» 2 dell'egittologo di Heidelberg va raccolta, quindi, anche a partire da una riconsiderazione del tema della memoria nelle Scritture ebraico-cristiane.
Mario Centofanti, Roberto Mingucci (eds.) Atti del seminario internazionale di studio “Conservazione del patrimonio architettonico e urbano”. DISEGNARECON (Rivista digitale del Dipartimento di Architettura e Pianificazione territoriale, Università degli studi di Bologna), n. 2/2008, 2008
Laurea in Architettura (1990), Master in Riabilitazione della architettura e dei centri storici (1997) e Dottorato in Teoria della architettura (2007), con la tesi "Palazzi della Memoria-la rivelazioni della architettura" (sempre presso la FAUTL). Attualmente è docente di Teoria della Architettura (FAUTL). La sua area di ricerca principale è la Teoria del restauro.
A. Cremona, S. Gnisci, A. Ponente, Il giardino della memoria: i busti dei grandi italiani al Pincio, Roma, Artemide, pp. 11-26, 1999
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Dastu Working Papers, Politecnico di Milano, 2014
Le tavole del ricordo. Guerre e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020), 2021
Conferenza, 2017