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For the 7 th and 8 th centuries, the period of the Slavic Kingdom, there are no traces of castles. In this way it is impossible to detect any continuity between castles from Late Antiquity and Medieval castles. The moment Carantania played an important role as a part of the eastern Bavarian region of the Franks (Baierisches Ostland), in the second half of the 9 th and 10 th centuries, the first medieval castles arose. Recent excavations carried out in various places, at times even with fortifications of other periods, have brought to light new information concerning the initial stages of medieval castles. Excavations presented include those on the Ottilienkogel at Liebenfels, on the Förker Laas-Riegel, on the Steiner Berg, on St. Helena on the Wieserberg, on St. Magdalena above Baldersdorf and on the Katharinakogel at St. Michael/Bleiburg.
L'insediamento della Gurina presso Dellach nell'alta valle del Gail, ai piedi settentrionali del passo di monte Croce Carnico, come quello sull'altura del magdalensberg, tra Klagenfurt e st. Veit, si inserisce tra i siti d'altura più conosciuti e significativi della Carinzia. mentre i rinvenimenti della Gurina 1 si sviluppano a partire dall'età del ferro fino a quella tardoantica, sul magdalensberg 2 -che vanta 60 anni di scavi e ricerche -è presente un orizzonte di insediamento che può essere attribuito alla prima fase di romanizzazione del Norico. Le ultime campagne di scavo sulla Gurina, eseguite tra il 2004 e il 2008 per sei mesi l'anno, hanno fornito tra l'altro anche importanti risultati proprio su questo orizzonte 3 . Di conseguenza è emersa una serie di domande tanto sui reciproci legami tra i due siti quanto anche sulla modalità e sulla datazione della prima presenza romana e più precisamente sulla dominazione nel caput adriae e nel Norico. Il controverso dibattito è stato presentato, ultimamente, anche in lingua italiana 4 . L'aggiornamento dettagliato dei risultati dei nuovi scavi sulla Gurina è previsto per il triennio 2009-2011 ed è finanziato dal "Fonds zur Förderung der Wissenschaftlichen Forschung" di Vienna (FWF, progetto nr. p 20598-GO3). * * * sull'attuale discussione è da ricordare fondamentalmente ciò che segue.
riaSSunto abStract L'Uomo venuto dal ghiaccio fu rivenuto casualmente il 19 settembre 1991 sul Tisenjoch in Alto Adige. In quest'area, ad un'altezza di 3210 m s.l.m. ci troviamo quasi al limite della ricerca archeologica nelle Alpi. Allo stesso modo, la mummia non manipolata con riti funerari non solo ci porta a limiti della ricerca, ma anche mette a disposizione dati unici. Negli ultimi vent'anni sono state eseguite numerose ricerche sulla mummia, sull'abbigliamento e sull'equipaggiamento, come anche sono stati effettuati scavi archeologici sul luogo di ritrovamento 1 . In questo volume in onore di Giovanni Leonardi, archeologo anche della zona alpina e di montagna, come dei limiti, si intende discutere l'assassinio dell'uomo sulla base dei dati forensi e archeologici 2 .
Il Settimanale di Arezzo 88-2012
2016
Atti del I convegno Internazionale di Studi 7 e 9 sett. 2016 PAESTUM
2010
The research analyses the concepts of "borders" and "frontiers" in the Neo-Assyrian period and the many roles played by fortified settlements of various kinds in the creation and maintenance of frontier areas during the Assyrian Empire (10th-7th century BC). With the aim of giving a comprehensive picture of the many aspects related to the perception of frontier areas and administration, the research has been divided in two major parts, one dedicated to the ideological aspects related to frontiers and fortifications, and a second dedicated to the different territorial policies that can be analysed in each frontier area of the Empire.
Presentazione del volume di Miklos Boskovits, Mediaeval Panel Painting in Tuscany 12th to 13th century. A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. A Supplement, a cura di Sonia Chiodo, Firenze, Giunti, 2021., 2022
Sotto il nome convenzionale di Maestro del Crocifisso Loeser è raccolto un gruppo di opere che esemplifica la ripercussione della congiuntura tra Cimabue e Duccio negli anni ottanta del Duecento sulla pittura senese. Il nome critico, talvolta indicato come Maestro dei Crocifissi Cortona-Loeser, è stato introdotto abbastanza di recente proprio da Miklós Boskovits, nel saggio in cui recensì la mostra su Duccio del 2003 (Boskovits 2007, pp. 566-572). (Slide 2) Lo studioso ammetteva che gli sarebbe piaciuto vedere in mostra le due opere che, a suo parere, appartengono a uno stesso pittore di cultura senese: si tratta dei crocifissi su tavola che si trovano rispettivamente a Palazzo Vecchio a Firenze, proveniente dalla collezione di Charles Loeser (195), e al Museo dell'Accademia Etrusca, finalmente tornato in esposizione a seguito di un lungo restauro (194). (Slide 3) Il pittore di entrambi, secondo Boskovits, è lo stesso che dipinge tre Madonne col Bambino divise tra il Museo del Louvre, già nella collezione di André Peraté (196), la collezione Sarti a Parigi (197) e l'Allen Memorial Art Museum di Oberlin in Ohio (198). (Slide 4) La comune paternità dei due crocifissi era in effetti riconosciuta già da Edward Garrison, nell'articolo dedicato alle aggiunte al suo repertorio (Garrison 1951, pp. 207-208). Tuttavia, in seguito, tale accostamento non fu riproposto dalla critica e, anzi, le due croci sono state associate ad altri dipinti, spesso di cultura fiorentina. (Slide 5) Ad esempio, Luiz Marques, nel suo volume sulla pittura del Duecento, accostò alla croce di Palazzo Vecchio il piccolo crocifisso del Fogg Art Museum di Cambridge in Massachussets (Marques 1987, pp. 222-223). (Slide 6) In realtà quest'opera era già unita dallo storico dell'arte ungherese al gruppo del cosiddetto "Gaddo Gaddi", insieme all'Incoronazione della Vergine a mosaico in una lunetta del duomo di Firenze, ad alcuni mosaici del Battistero di Firenze, alla Madonna col Bambino di San Remigio, al crocifisso n. 1345 della Galleria dell'Accademia e alla croce della chiesa di Santo Stefano a Paterno presso Bagno a Ripoli (Boskovits 1976, pp. n.n., nn. 65-69). Il raggruppamento del cosiddetto Gaddo Gaddie dico 'cosiddetto' perché esiste un'altra proposta di identificazione del pittore con il Maestro della Santa Cecilia (per cui Bietti 1983 e Boskovits 2003)fu ripreso da Angelo Tartuferi, il quale vi aggiunse la Madonna col Bambino di Birmingham in Alabama (Tartuferi 1988, p. 442, Tartuferi 1990, pp. 49-50, 105-106). A sua volta Boskovits, nel volume del Corpus dedicato ai mosaici fiorentini, ripropose sostanzialmente lo stesso insieme col nome di "Penultimate Master" (Boskovits Corpus 2007, pp. 212-216). (Slide 7) D'altro canto, Luciano Bellosi riconosceva nel crocifisso Loeser caratteri fortemente cimabueschi che lo portavano ad attribuire l'opera, con la croce di Paterno, allo stesso pittore della Madonna di San Remigio, datando la serie agli anni settanta del Duecento (Bellosi 1998, p. 129). (Slide 8) Opere, la Madonna di San Remigio e il crocifisso Loeser, che invece a sua volta Carlo Volpe
Scrittti in memoria A.M.Biraschi, 2020
Alessandro e il pirata (Cic., Rep. III 14, 24 Z.) 191 Roberta Fabiani Un frammento di epigramma funerario inedito da Taranto 207
ETS, 2023
Questo volume è la prima monografia in lingua italiana dedicata all’estetica di Friedrich Daniel Ernst Schleiermacher (Breslavia, 1768 – Berlino, 1834), nonché la prima monografia in assoluto che tenga conto dell’edizione critica della sua Ästhetik. Attraverso uno sguardo complessivo sull’opera schleiermacheriana, il libro introduce il lettore nel pensiero estetico dimenticato di un grande pensatore romantico e idealista, la cui profondità è in grado di parlarci ancora oggi.
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Antiquité tardive, 2019
Il lavoro nelle Pubbliche amministrazioni, 2019
I giustizieri. Propaganda del fatto e attentati anarchici di fine Ottocento, 2018
Marco Maiuro, Giovanna Daniela Merola, Mauro De Nardis, Gianluca Soricelli (a cura di), Uomini, istituzioni, mercati. Studi di storia per Elio Lo Cascio, Bari, Edipuglia, 2019
Difendere lindifendibile, 1976
Fortificare con Arte. Castelli, palazzi fortificati, torri di guardia tra la Montagnola Senese, il Vescovado e il territorio di Montalcino, a cura di Ettore Pellegrini., 2021
LUIGI GARLASCHELLI - CORPI PIETRIFICATI
Restaurazione di Clausewitz, 2023
ATLANTE DELLE OPERE FORTIFICATE, 2017