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«doppiozero» , 2020
Sono passati più di trent'anni dall'uscita per i tipi di Bollati Boringhieri del romanzo d'esordio di Ermanno Cavazzoni, Il poema dei lunatici, prima tappa di un percorso narrativo felice e prolifico, che dura a tutt'oggi. Il libro è stato ristampato recentemente per La Nave di Teseo, l'editore che si è occupato della diffusione delle ultime opere dello scrittore reggiano: La galassia dei dementi (2018), romanzo 'fanta-nescientifico', e il recentissimo Storie vere e verissime (2019), raccolta di testi ibridi, un po' corsivi e un po' narrazioni, che costituisce la terza puntata di un filone parallelo alla produzione di romanzi e racconti, inaugurato con Il limbo delle fantasticazioni (Quodlibet 2009) e proseguito con Il pensatore solitario (Guanda 2015). Periodicamente riproposto negli anni, Il poema dei lunatici torna in libreria in una ricercata corrispondenza con il centenario dalla nascita di Federico Fellini, che realizzò a partire dal romanzo quella che sarebbe stata la sua ultima pellicola, La voce della Luna (1990), con Roberto Benigni e Paolo Villaggio nei panni di Savini (Salvini nel film) e Gonnella, i personaggi principali.
Fly me to the Moon La luna nell’immaginario umano (a cura di Lara Nicolini Luca Beltrami Lara Pagani), Atti del Convegno Internazionale Genova, 12-13 dicembre 2019, 2022
This contribution analyzes the role of the lunar chronotope in the making of Ermanno Cavazzoni’s 1987 debut novel Il poema dei lunatici. The lunar chronotope scaffolds both the work’s structure and its content. In this connection, the chronology of lunar phases lends internal cohesion to the plot, which would otherwise obey too erratic a style in the vein of the picaresque tradition. Furthermore, the lunar chronotope contributes to Cavazzoni’s unique rendering of space and a tight-knit set of sub-themes such as aquatic elements, dreams, sleep, rationality vs irrationality/imagination, and the role of imaginary characters [of phantasy]. These ‘lunar’ traits betoken Cavazzoni’s “ethnographic tendency” and signal his broader research interests.
Archivio Teologico Torinese, 2019
Annali del Dipartimento di Filosofia, pp. 17-52, 2009
Seguire il «viaggio della Poetica» significa approfondire un aspetto specifico della translatio studii, di quel particolare momento storico in cui la cultura araba è stata assimilata e rielaborata in ambiente latino e in cui si assiste, nell'Andalus musulmano, a un miracoloso incontro di culture e saperi. Considerare le tappe della trasmissione del testo della Poetica aristotelica risulta significativo per diverse ragioni. La prima riguarda il singolare destino che caratterizza il breve trattato aristotelico rispetto alle altre opere del filosofo greco, sia in ambiente islamico, sia nel contesto latino: si tratta infatti di un testo poco commentato che non sembra aver contribuito a un radicale ripensamento dell'estetica. D'altra parte, mentre rispetto ad altri settori della filosofia e della scienza greche, la cultura islamica assorbe le nuove conoscenze senza operare un confronto dialettico con il proprio patrimonio tradizionale, nel caso della letteratura e della riflessione estetica la rielaborazione del testo greco avviene in un contesto molto più complesso. Gli arabi infatti dispongono di una lunga tradizione poetica risalente all'epoca preislamica
in A. Setaioli (ed.), Apis Matina: studi in onore di Carlo Santini, Trieste 2016, 613-624. --- Parmenides has two short fragments (one hexameter each) devoted to the moon, plus few references often left aside by the scholarly community. Two main points are dealt with here. First I contend that Parmenides himself is likely to have devised 'pseudophanes' (while 'pseudophaes' goes back to Anaximander) in order to qualify the moonlight as 'false', i.e. derived from the sun. Secondly I argue that Parmenides is very likely to have discovered that the sunlight enlightens 50% of the moon continuously irrespective of what we see from earth. ---- A furtherly revised treatment of the same topics is now available as chapter 5 of my Un altro Parmenide, vol. 2 (Bologna 2017). Something more is to be found here: https://www.academia.edu/34595180/Un_altro_Parmenide_vol._II_Luna_Antipodi_Sessualit%C3%A0_Logica_2017_
, ultimo fi lm realizzato da Federico Fellini, è l'unico lungometraggio del regista dichiaratamente nato dalla lettura e dalla libera traduzione di un romanzo contemporaneo, Il poema dei lunatici di Ermanno Cavazzoni, pubblicato solo tre anni prima dell'adattamento presso l'editore torinese Bollati Boringhieri. Secondo Tullio Kezich 1 , il solo altro testo d'area contemporanea ad aver attratto il regista in vista di una realizzazione fi lmica fu, nella seconda metà degli anni cinquanta, Le libere donne di Magliano, dello scrittore toscano Mario Tobino. Di questo possibile adattamento, che non andò in porto, rimane il racconto del soggetto apparso su Cahiers du Cinéma del febbraio 1957 2 . In comune i due libri hanno la tematica principale, quella della follia, o più ampiamente quella di un'indagine sull'alterità dell'umano e sull'esplorazione di un reale sfasato, al di là dei modi di conoscenza del senso comune: da un lato « una specie di girone d'inferno » 3 rappresentato dalla folla manicomiale del libro di Tobino, dall'altro una geografi a altrettanto sospesa tra l'antropologia della provincia (con i suoi riti e le sue credenze), le suggestioni dei lunatici e la modernità di fi ne secolo. Un ulteriore elemento di contatto fra queste opere è la maniera con la quale Fellini si pone di fronte alla traduzione intersemiotica. La posizione del regista, netta e di segno negativo 4 , mette in evidenza come il ruolo degli ipotesti nell'adattamento abbia funzione di pretesto e suggestione per una più ampia articolazione testuale che si distacca inevitabilmente dalla sua fonte. È in questo senso che
Between, 2012
«Nel rumore di tutti il tempo che si perde / per essere solo ciò che siamo adesso, / per diventare solo solitudine». I mondi, libro di poesia pubblicato da Guido Mazzoni nel 2010, si congeda con questi tre versi-tratti da Pure Morning-e con l'indicazione di una durata: 1997-2007. Sono dieci inverni, dunque: per scrivere I mondi; ma sono anche un tempo dentro un altro tempo: quello dei quindici anni (1995-2010) dedicati, come segnala la riga finale, a Teoria del romanzo. Sembra un gioco di date, ma è qualcosa di più, perché sotto sotto vale come invito a riconoscere la skyline-la stessa a cui appartiene anche Sulla poesia moderna (2005). In più, questa linea di orizzonte orienta Teoria del romanzo su due punti di tensione semantica e filosofica: "tempo" e "solitudine". Come rivelano i titoli dell'Introduzione (Verità e letteratura) e della Conclusione (Una teoria del romanzo), il libro asseconda un gesto filosofico: ragionare sul genere romanzo, assumere che «il compito principale dell'estetica e della critica contemporanee è quello di tradurre, in forma di idee, il contenuto di verità sedimentato nella mimesis, riportando al medium del concetto l'immagine del mondo che Virgilio, Michelangelo, Proust o Kubrick esprimono nel medium del loro linguaggio specifico, e che non sarebbe pienamente dicibile in altro modo» (376). Da qui l'immagine-fissata a suo tempo da D. H. Lawrence (1925)-del romanzo come «libro della vita», come intero, come totalità estensiva in senso lucacciano. Solo libro della vita perché coglie il senso della modernità, e perché si pone come risposta al nulla-per inciso, «nulla» e «vita» sono la prima e l'ultima parola del libro.
«doppiozero», 2024
Recensione a "Manualetto per la prossima vita", Macerata, Quodlibet, 2024.
2021
Lama dei Peligni is a village in Abruzzo (province of Chieti) that has undergone various economic and socio-cultural transformations. In this work, after brief general considerations concerning the geography, general mythology and traditions of the moon, we proceed to the listing of all the traditions, anecdotes, proverbs and beliefs concerning the moon in the context for the purpose to preserve their memory and then to analyze and interpret their functions and symbolic meanings. The set of facts collected document that the moon had a great importance in the traditions of the context of investigation since it touches many spheres of human action. In the current situation it feeds: the beliefs according to which besides the tides it would influence other earthly events; the magical thought that has not completely dissolved; the romance of poets, singers and simple lovers who entrust their dreams and love messages to her; various traditions and beliefs recovered and inserted into the ...
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Bollettino del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2016
in Studi sul romanticismo italiano. Scritti in ricordo di Sergio Romagnoli, a cura di E. Ghidetti e R. Turchi, Firenze, Le Lettere (Quaderni della “Rassegna”, n. 6), 2018, pp. 157-210., 2018
Poznańskie Studia Teologiczne, 2014
Nel mondo della coscienza. Verità, libertà, santità, Actes du «XIII Corso dei Simposi Rosminiani» (Stresa, Centro Internazionale di Studi Rosminiani, 29 agosto-1 settembre 2012), Stresa, Edizioni Rosminiane Sodalitas, 2013, pp. 103-118.
Forum Italicum, 2004
«Il Nome nel testo» Rivista internazionale di onomastica letteraria, 2017
Studi sugli intellettuali europei fra Ottocento e Novecento, 2019
"Griseldaonline" - Creative Commons, 2015
Sezione Di Lettere, 2006
La fine del Rinascimento nelle letterature europee, a cura di A. Gargano, Pacini, Pisa 2016, pp. 225-250
2012
Inseguo il colpo d’ala. Studi sulla modernità letteraria in onore di Giuseppe Langella, a cura di Alberto Carli e Davide Savio, 2022
“Fly me to the Moon”. La Luna nell’immaginario umano, a cura di L. Beltrami, L. Nicolini e L. Pagani, Genova, Genova University Press, [ISBN: 978-88-3618-116-2], 2022, pp. 199-210
Letteratura e Scienze, Atti delle sessioni parallele del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti), Pisa, 12-14 settembre 2019, a cura di Alberto Casadei, Francesca Fedi, Annalisa Nacinovich e Andrea Torre, 2021