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Le parole del tempo perduto

Abstract

Il testo propone un viaggio suggestivo tra le parole più “genuine” del nostro dialetto, quelle parole che oggi si sentono sempre meno e che rischiano di scomparire dall’uso linguistico siciliano perché scomparsi sono gli oggetti cui si riferivano o mutato è il contesto culturale specifico del loro utilizzo. Ma sono anche termini che rivivono nella finzione letteraria tra le pagine di Consolo, Sciascia, Camilleri, e ancora Grasso, Agnello Hornby, Alajmo, Di Cara e tanti altri.