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L’ambiente non si qualifica più come principio implicito nel dettato costituzionale, ma assume contorni specifici quale bene comune, o meglio, proprio l’ambiente, in quanto concetto poliedrico e duttile, comprende quelle tematiche che solleticano gli appetiti giuridici più sensibili verso la loro qualificazione in senso collettivo e plurale: acqua, spazio, territorio possono trovare utile sintesi nella tutela complessiva dell’ambiente, sostrato culturale e giuridico e bene specificamente individuabile, meta-temporale
Nomos. Le attualità del diritto, 2021
Il presente contributo intende analizzare i profili costituzionali dell’ambiente al fine di comprendere la risposta dell’ordinamento giuridico al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che individua nella transizione verde una delle sei aree di intervento. L’evoluzione legislativa ambientale viene così definita in relazione al concetto giuridico di paesaggio come previsto dall’ art. 9 della Costituzione. L’ ipercinetismo europeo in materia di ambiente e la giurisprudenza costituzionale italiana più recente hanno di fatto anticipato le scelte del Legislatore, condizionando altresì la fisionomia stessa delle strutture ministeriali competenti. L’attualità della vicenda in esame trova conferma nell’intenzione di introdurre in forma esplicita la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile nel testo costituzionale, malgrado la possibilità di un’interpretazione estensiva dell’art. 9 Cost. Non esiste giustizia ambientale senza giustizia sociale: il principio di uguaglianza diventa così il presupposto affinché l’ambiente si possa configurare come il luogo deputato alla realizzazione della dignità umana.
Una riforma dall'ampio consenso.-2. L'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi.-3. Le future generazioni.-4. I modi e le forme di tutela degli animali.-5. L'iniziativa economica e l'ambiente nel nuovo art. 41: a) alcuni punti fermi; b) alcuni punti in apparente movimento; c) alcuni punti da raggiungere.-6. Conclusioni: l'approccio del legislatore nella tutela è quasi più rilevante dell'oggetto della tutela.
Contributo in rivista in: DPCE online SP 2/2023 - Atti del Convegno DPCE Caserta 2022
The different dimensions of environmental constitutionalism. Concluding remarks-This contribution aims at summarizing the six different papers presented during the panel in Caserta's Conference and promotes brief reflections on the most interesting considerations emerged.
Trattato di diritto dell'Ambiente, 2014
SOMMARIO: 1. Certezza, incertezza e limiti della scienza.-2. I principi costituzionali in materia di tutela dell'ambiente: la tutela del paesaggio.-2.1. L'ambiente salubre e il diritto alla salute.-3. Gli inderogabili doveri di solidarietà ambientale.-4. L'ambiente al crocevia tra principio personalista e principio di eguaglianza.-4.1. Riparto, uso e consumo delle risorse.-5. Ambiente, homo faber e principio di precauzione.-6. La dialettica tra visioni antropocentriche ed ecocentriche dell'ambiente e il suo possibile superamento.-7. La concorrenza dei livelli territoriali di governo in materia ambientale nell'originaria versione del Titolo V.-8. Le competenze regionali attinenti alla materia ambientale tra nuova e vecchia formulazione del Titolo V.-9. La tutela dell'ambiente nella giurisprudenza costituzionale successiva al 2001: tra competenza trasversale e materiavalore.-10. L'approdo a una concezione materiale della tutela dell'ambiente.-10.1. Le sue conseguenze sull'esercizio delle potestà pubbliche.-11. La tutela dell'ambiente nell'ordito costituzionale: una prospettiva di sintesi. Mi perdoni-replicò con dolcezza lo sconosciuto,-per dirigere bisogna avere un piano esatto per un periodo abbastanza lungo. Mi permetta perciò di chiederle come può l'uomo dirigere, se non solo gli manca la possibilità di fare un piano perno per un periodo ridicolmente breve come, diciamo, un millennio, ma non è neppure in grado di rispondere del proprio domani! [M. BULGAKOV, (Master i Margarita),
G. Razzano, 2017
The work moves from the expression "environmental responsibility" to focus on the duties of individuals and institutions in relation to a complex and interdisciplinary issue, which concerns the relationship between man and nature, the "rights of future generations", the right to health, the right to freedom of enterprise and economic-social development in relation to the protection of the environment, that can be summarized in the concept of sustainable development. After having recalled the European legal framework and having highlighted the environmental and economic importance of some norms, the Author focus critically on the paradigm to which the environmental question usually refers: that of the dilemma between business and environment, between economic freedoms and ecology. This approach is a reflection of the contrast between the two main, extreme visions concerning the relationship between man and nature: technocratic anthropocentrism on one side and ecologism on the other. The search for a balance and a link between environmental protection and economics, in the awareness that the interests of each area, in the long run, are converging, is therefore considered as the real challenge, consistent with the constitutional principles and with the background message of the famous encyclica Laudato si'. Finally environmental responsibility represents a challenge not only from a constitutional and economic point of view, but also from a philosophical-anthropological one, where the issue of the existence of finality in every living beings, including the human being, is recognized, so as to configure a 'human ecology '. The question about the existence of an objective reason manifesting in nature thus leads to the question about the existence of a Creative Reason, as recalled by Joseph Ratzinger in his speech to the German Parliament in September 2011, not without any critical reference to the different perspective of Hans Kelsen, closed towards this research. Il lavoro muove dall’espressione “responsabilità ambientale” per focalizzare l’attenzione sul versante dei doveri dei singoli e delle istituzioni in relazione ad una tematica complessa e interdisciplinare, che concerne il rapporto fra uomo e natura, i c.d. diritti delle generazioni future, il diritto alla salute, quello alla libertà di impresa e allo sviluppo economico-sociale in relazione alla protezione dell’ambiente sintetizzabile nel concetto di sviluppo sostenibile. Dopo aver richiamato il quadro giuridico europeo e aver posto in luce la rilevanza sia ambientale, sia economica di alcune norme, ci si sofferma criticamente sul paradigma al quale solitamente si riconduce la questione ambientale: quello del dilemma fra l’impresa e l’ambiente, fra la libertà di iniziativa economica e l’ecologia. Un’impostazione che è riflesso della contrapposizione fra le due principali visioni, estreme, concernenti il rapporto fra l’uomo e la natura: quella dell’antropocentrismo tecnocratico e dell’ecologismo. La ricerca di un equilibrio e di un legame fra ambiente ed economia, nella consapevolezza che gli interessi di ciascun ambito, alla lunga, siano tra loro convergenti, viene dunque additata come la vera sfida, in coerenza con i principi costituzionali e in consonanza con il messaggio di fondo dell’enciclica Laudato si’. Si evidenzia, infine, come la responsabilità ambientale rappresenti una sfida non solo sotto il profilo costituzionale ed economico, ma anche sotto il profilo filosofico-antropologico, ove si approfondisca e si riconosca il tema dell’esistenza di finalità in tutti gli esseri, compreso l’uomo, così da configurare anche un’«ecologia umana». La domanda circa l’esistenza di una ragione oggettiva che si manifesta nella natura conduce così alla domanda circa l’esistenza di una Ragione creativa, come ricordato da Joseph Ratzinger nel discorso al Parlamento tedesco del settembre 2011, non senza riferimenti critici alla differente prospettiva di Hans Kelsen, chiusa alla possibilità di tale prospettiva.
in Rivista giuridica dell'ambiente, 2022
irini papaniColopulu-Chiara perini-luigi pisCitelli-MiChel prieur susanna QuaDri-eCkart rehBinDer-ugo salanitro-giuseppe teMpesta Bruno tonoletti-alBerta leonarDa vergine Comitato di redazione giulia BaJ-siMone Carrea-letizia Casertano-niCo Cerana Matteo Ceruti-Carlo luCa Coppini-steFano DoMinelli-steFano Fanetti DaMiano FusChi-giulia gavagnin-aDaBella gratani-MiChela leggio
Veredas do Direito: Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável
L’articolo discute il tema del rapporto tra diritto e approccio ecosistemi-co nella prospettiva dei limiti del diritto costituzionale di fronte alla con-dizione attuale di “deficit ecologico” del Pianeta (“tirannia delle piccole decisioni”, disfunzionalità dei poteri, irresponsabilità). Questi limiti sono la conseguenza del carattere “fossile” del diritto moderno, definitivamente separato dai bisogni naturali di sopravvivenza della specie umana. Attual-mente esistono due tentativi di superamento di questi limiti in nome della “conversione ecologica” degli stili di vita e della “transizione ecologica” del sistema di produzione: il metodo “ottativo”, strutturato per obiettivi e regole secondarie; il metodo “prescrittivo”, fondato su regole primarie di nuovi doveri verso la natura.
Il diritto all'ambiente, 2019
Nicola Capone, Il diritto dell’ambiente. Note su due proposte di modifica costituzionale, in Paolo Maddalena e Franco Tassi, Il diritto all’ambiente. Per un’ecologia politica del diritto, a cura di Nicola Capone, Prefazione di Tomaso Montanari e Postfazione del curatore, La scuola di Pitagora editrice, Napoli.
SOMMARIO: 1. La Costituzione della Repubblica italiana ed i principî del diritto interno dell’ambiente: la dimensione antropocentrica del problema, il ruolo delle autorità competenti e le responsabilità individuali e collettive da condividere 2. Il diritto comunitario: principî e decisioni giurisprudenziali. Il problema dello sviluppo sostenibile 3. L’emergenza rifiuti in Campania e caso ILVA: un regresso insostenibile 4 . Rilievi conclusivi
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Territori, 2013
Rivista Quadrimestrale di diritto dell'ambiente , 2022
Il Maurolico. Giornale di Storia Scienze Lettere e Arti, 2023
Rassegna parlamentare, 2023
Aestimum, 2007
Revista Catalana de Dret Públic, 2016
Italian Journal of Forest and Mountain Environments, 2013
Il bosco Biodiversità, diritti e culture dal medioevo al nostro tempo, a cura di Alessandra Dattero, 2022
Gazzetta Ambiente, 2010
in 'Lavoro in Frantumi', Eds. Chicchi F., and Leonardi E., Ombre corte - Verona (2011)
Osservatorio Costituzionale, 2024
Rivista Giuridica Urbanisitca, 2017
L’impresa sostenibile. Alla prova del dialogo dei saperi / Research Papers, 2020