Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
5 pages
1 file
Un itinerario nella letteratura gastronomica al femminile
Studi Francesi, 2011
Che alle finestre della Recherche il Narratore indugi spesso sull'altrui è noto: un'esperienza voyeuristica alla quale difficilmente egli si riesce a sottrarre. Spiare gli interni degli altri è già faccenda peccaminosa di per sé ma, nel romanzo, questo atto dischiude una precisa atmosfera di crimine, effondendo al cuore della narrazione-soprattutto nei volumi centrali-un inconfondibile clima noir, specchio non solo di un genere letterario, ma anche della storia culturale tra l'Otto e il Novecento. Da principio, dunque, Marcel fa semplici esercizi di voyeurismo, che sono però il preludio all'atmosfera criminosa vera e propria che si avvertirà in seguito. Esempio lampante di questi iniziali atti da voyeur è la scena di Montjouvain. Lì, il Narratore, fermo davanti alla casa del defunto Vinteuil, all'interno vi distingue Mademoiselle Vinteuil con un'ambigua amica. Da subito, le due donne, con reticenze maliziose e falsi scrupoli, discutono dell'opportunità di chiudere la finestra per non essere spiate; il dialogo termina con: «[...] quand même on nous verrait ce n'en est que meilleur [...]» (Sw., p. 159). E il Narratore vede-spia-attraverso quella finestra la scena di amore lesbico che si correda di sadismo, dal momento che Mademoiselle e l'amica consumano l'atto davanti alla foto del padre Vinteuil messa apposta in bella vista, fantasticando anche di sputarci sopra. Solo allora «Mlle Vinteuil, d'un air las, gauche, affairé, honnête et triste, vint fermer les volets et la fenêtre» (Sw., p. 161). Molti altri potrebbero essere gli esempi di voyeurismo: come quando Marcel-durante il secondo infernale soggiorno nella località marina di Balbec-spia anche l'equivoco Barone di Charlus, mentre flirta e poi consuma l'atto sessuale con Jupien, nella bottega di quest'ultimo. Il Narratore cita la finestra di Montjouvain mentre narra gli atteggiamenti dei due e accenna alle sue proprie affinate tecniche di spionaggio. Tali atti-che si moltiplicano nel corso della narrazione-iniziano quindi con il piacere di guardare senza essere visto: è questa l'aspirazione ad un esercizio di potere che bene si adatta all'indole possessiva del Narratore, per cui egli prova il «[...] senso di pienezza e di forza che deriva dal constatare che l'altro è in potere del nostro sguardo» 1. Di lì a poco si consuma la scena allusivamente omosessuale del ballo di Albertine e dell'amica androgina Andrée. Questa volta il Narratore non spia-non vede neanche bene-e la scena è commentata e spiegata dal medico Cottard, che gli fa notare scientificamente i gesti ambigui delle due, ma è sempre con la metafora di un vetro, guadagnato di straforo, che si esprime Marcel: «j'entends la chose vue par moi, de mon côté du verre» (SG. II, p. 194). Egli cerca, in molte altre occasioni, di catturare (1) M.
Tornare dove il Tempo si ritrova. Sugli "ultimi" Pavese e Proust, in «Il Pequod», II, vol. 3, giugno 2021, pp. 22-37, ISSN: 2724-0738
Il saggio tenta un confronto tra gli ultimi capolavori di Pavese e Proust, facendo emergere analogie e differenze sul tema del ritorno nei luoghi mitici dell'infanzia.
Cent'anni di Proust. Echi e corrispondenze nel Novecento italiano, 2016
AbstrAct: Questo studio si propone di fare il punto su Proust e la teoria letteraria in Italia, partendo da una breve sintesi del posizionamento che Debenedetti riserva allo scrittore francese rispetto ad altri due autori emblematici della modernità, (ovvero Kafka e Joyce) e della sua idea di romanzo, che informa in sostanza il 'modernismo italiano'. Fulcro dell'analisi sarà invece un con-fronto più dettagliato tra il ruolo che alcuni giovani e recenti teorici della let-teratura, come Moretti, Fusillo e Guido Mazzoni, attribuiscono alla Recherche all'interno del nuovo panorama critico sulla formazione, continuazione e trasformazione del romanzo durante tutto il Novecento. Notre point de départ est une synthèse du rôle que Debenedetti attribuait à Proust par rapport à deux autres auteurs emblématiques de la modernité littéraire (Joyce et Kafka). À partir de ces observations, on mettra en place par la suite une comparaison détaillée entre le rôle que trois jeunes critiques littéraires italiens (Moretti, Fusillo et Mazzoni) attribuent à la Recherche à l'intérieur du nouveau panorama critique s'interrogeant sur la formation, la continuation et les transformations du roman pendant le XX ème siècle.
L'amorosa inchiesta. Studi di letteratura per Sergio Zatti, Cesati Editore, 2021
A circa dieci anni dalla scomparsa di Proust due date segnano l’avvio delle interpretazioni filosofiche dell’opera proustiana condotte in Italia. Nel 1931 escono su rivista un breve articolo di Adolfo Faggi (1868-1953) sulla funzione dell’oblio nella Recherche e uno quasi altrettanto breve ma assai incisivo di Adriano Tilgher (1887-1941) sull’estetica di Proust. Il 1933 è poi una data decisamente significativa, poiché in quell’anno compaiono le prime due monografie in italiano dedicate all’autore della Recherche: Proust di Francesco Casnati (1892-1970) e Proust. Arte e conoscenza di Lorenza Maranini (1909-1998). Se quello di Casnati è il tentativo – trasparente e dichiarato – da parte di un homme de lettres dal respiro europeo di leggere Proust da una prospettiva cattolica, il volume della Maranini rappresenta un’equilibrata e perspicace interpretazione dell’estetica proustiana che, sulla scorta di pochi ma sceltissimi riferimenti critici, fornisce alcune chiavi di lettura ancora oggi di estrema attualità.
Agalma. Rivista di studi culturali e di estetica, 2021
The article is divided into three sections and reconstructs Proust’s impact on Bataille’s philosophy. The first one shows how Bataille derives from Proust an atheism very much different from Nietzsche’s but not less influential for his thought. The second part presents Bataille’s critique on Proust’s conception of Œuvre in relation to his notion of teleology. The final part compares the episode of Mlle Vinteuil with the alleged personal experience of Proust at the brothel, providing and discussing Bataille’s reading. All sections are held together by Bataille’s urge to desecrate the object he embraces (God, the Œuvre and Love).
Scaffale Aperto. Rivista di Italianistica, 2023
Il saggio esamina l'interpretazione critica che Giuseppe Antonio Borgese diede di Proust fra il 1917 e il 1934. Grazie a nuovi documenti d'archivio, è stato possibile tracciare la parabola di una lettura difficile, che si muove da posizioni di iniziale scetticismo (Proust come tardo esponente del decadentismo, lontanissimo dalle idee estetiche espresse in Tempo di edificare nel 1923) fino alla parziale rivalutazione avvenuta durante l'esilio americano e manipolata dalla censura fascista.
Poetarum silva, 20 luglio 2017, disponibile all’URL: https://poetarumsilva.com/2017/05/25/proust-a-grjazovec/
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Studi francesi, 188, 2019
Quaderni di Palazzo Serra n. 29 (2016)
Quaderni Proustiani, 2014
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis | Studia Historicolitteraria, 2018
in "La vera storia ci narra. Verdi narrateur/Verdi narratore", sous la direction de/a cura di Camillo Faverzani, Actes du colloque international (Saint Denis, Université Paris 8, Paris, Institut National d'Histoire de l'Art, 23-26 octobre 2013), Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2014, pp. 331-350., 2014
Siculorum Gymnasium LXXII, V, 2019
E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete, 2020
Studi e saggi
in M. Polito (a cura di), Greci che pensano, creano, scrivono la loro storia, Roma, 2020