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La locuzione "Scienze della Persona" sembrerebbe indicare un insieme di discipline e di attività di ricerca identico o strettamente analogo alle "Scienze dello Spirito" di Wilhelm Windelband, contrapposte alle "Scienze della Natura" secondo una partizione che da allora (1894) ha avuto una certa fortuna. In questo caso, tale espressione sarebbe legata a una concezione del sapere che attesta dualisticamente una dicotomia metodologica, riflesso implicito o esplicito di una più profonda dicotomia ontologica presupposta o conseguente; legata a una concezione del sapere che taglia arbitrariamente una serie di interferenze e di connessioni interdisciplinari eludendone la reale complessità; legata a una concezione della realtà che astrae e ipostatizza dualisticamente Natura e Spirito come sostanze separate, secondo una tradizione che deriva alla tradizione occidentale da René Descartes e da Platone.
Natura e persona nella crisi planetaria, 2023
Il dibattito intorno all’antropocene intercetta e rilancia una sfida nata nel cuore della mo- dernità con l’avanzare di una postura antropocentrica, che rivendica un primato dell’uomo sulla natura in nome di un sapere che è anche potere. Rispetto a questa sfida, riproposta su basi diverse dalla crescita impetuosa della tecnoscienza, il paradigma antagonista del biocentrismo rifiuta al contrario ogni dualismo di soggetto e oggetto, invitando a guardare anche l’umano con gli occhi della natura, ma rischiando in questo modo di smarrire il senso e il valore della “differenza personale”. Una svolta in questo altalenante “tiro alla fune” può venire soltanto dallo sguardo relazionale di cui è capace la persona umana, in modo da ripensare l’unità plurale del cosmo e accreditare un’articolazione unitaria e solidale delle differenze. Nella prospettiva di una “euristica della fragilità” possono dischiudersi autentici orizzonti di fraternità planetaria, che la coscienza personale riconosce e traduce nel primato della responsabilità e della cura.
Why we feel divided between technology and nature love. The answer; no answer; but a lot of interesting reflections.
2003
N el numero scorso di Aretè abbiamo rac contato in breve di una materia speci fica, la filosofia ambientale, che raccoglie i pensieri, le idee, i concetti che l'uomo elabora nel suo rapportarsi con il mondo che lo circonda. In quell'ambito avevamo anche accennato al fatto che le idee filosofiche ambientali sono tante. Alcune si somigliano, altre sono incompatibili, altre ancora trovano punti in comune sotto determinati aspetti mentre si distanziano sotto altri.
Nomos: le attualità nel diritto, 2018
SOMMARIO: 1. Introduzione. -2. La cosmovisione andina e il Buon Vivir / Vivir Bien. -3. La natura come soggetto di diritti ed i diritti della natura. -4. La terza via in due fasi: Ciudad de México. -5. Riflessioni e considerazioni sul sistema adottato a Ciudad de México. -6. Conclusioni.
Natura Debere, 2009
Introduzione 7 Sin dai tempi della Glossa, gli studiosi che si sono dedicati all'argomento hanno cercato di trovare un'unità che coordinasse le fonti, nonostante le difficoltà logiche ed esegetiche. Ancora l'umanista Cuiacio, Comment. in Lib. XXVIII quaest. Papin., in Opera Omnia 7 Lutetiae Parisiorum 1658, p. 671, si trovava ad affermare: «Sunt hac in re multae leges quae pugnant invicem, et est summus labor in eis adducendis in concordiam, fuit mihi olim maximus et diu in disperatione fui ». 8 Gradenwitz, Natur und Sklave bei der 'naturalis obligatio', in Festgabe für Schirmer, Leipzig 1900, pp. 18 e ss. 9 Per l'analisi dei passi, cfr. infra, cap. 1, par. 2; cap. 3, par. 3. 10 In epoca precedente, come accennato, il tema dell'obbligazione naturale è alla base di modelli di stampo giusnaturalistico, o comunque che ad esso si ispirano. Lo studio dell'influenza degli schemi giusnaturalistici sul concetto di naturalis obligatio, nelle varie epoche della storia, è ampio, complesso e non può essere affrontato in questa sede. Tuttavia non si può prescindere dal ricordare o precisare alcuni fattori che, per quanto generici, possono aiutare nella comprensione di certe scelte interpretative della letteratura moderna. Per le trattazioni, con particolare riguardo alla materia delle obbligazioni naturali, cfr. Klingmüller, Die Lehre von den natürlichen Ver-bindlichkeiten, Berlin 1905, pp. 37 e ss., che opera una revisione critica, confrontando anche la concezione delle due scuole di pensiero qui ricordate; Scholtens, De geschiedenis der naturlijke Verbintenis sinds het röminsche Recht (1931); Hamza, Comparaison Juridique sur la base des droits antiques chez les representants du droit naturel, in Estudios en Homenaje al professor Juan Iglesias con motivo de sus bodas de oro con la eseñanza 2, Madrid 1988, pp. 791 e ss.; Schimdlin, Die beiden Vertragsmodelle des europäischen Zivilrechts: Das naturrechtliche Modell der Versprechensübertragung und das pandektistische Modell der vereinigten Willenserklärungen, in e ss.) 65: «Il più perspicuo risultato dell'indagine di quest'ultimo [Gradenwitz] può considerarsi una vera e propria scoperta...». E ancora Broggini, rec. a Longo e Cornioley cit., p. 363: «La storia della dottrina della obligatio naturalis si apre con l'opera di Gradenwitz [...] si ritorna apparentemente al punto di partenza -zurück zu Savigny -in realtà però si inizia un nuovo capitolo, ci si allontana ancor maggiormente dai preconcetti dogmatici della pandettistica, che voleva assolutamente risolvere i dati contrastanti delle fonti in una visione unitaria e aprospettica, enormemente arricchiti dalla presa di possesso di un più agguerrito metodo di critica testuale e dal progressivo affinamento della nostra coscienza storica».
Catalogo della Mostra "What a wonderful World. La lunga storia dell’Ornamento tra arte e natura", Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia, 16 NOVEMBRE 2019 – 8 MARZO 2020, 2019
Uomo, natura, animali, 2016
Guardare alla bioetica nell’orizzonte della complessità significa proporre un collegamento tra le sue diverse dimensioni: quella medica, che riguarda la nascita dell’uomo, la sua salute, la sua morte dinanzi alle nuove possibilità offerte dalle biotecnologie; quella ambientale, che s’interessa alle questioni di valore connesse alle conseguenze pratiche del rapporto tra l’uomo e la natura; quella animale, che si occupa degli aspetti morali, sociali, giuridici delle relazioni dell’uomo con le altre specie. La riflessione filosofica è chiamata a un confronto critico con le diverse scienze della vita, dalla biologia alla medicina umana e veterinaria, dall’ecologia all’etologia. Da qui una serie di interrogativi, per molti aspetti inediti: quali sono i confini del nostro universo morale? Quali le nuove frontiere della giustizia? Come raccordare gli interessi dell’umanità attuale con quelli delle generazioni future, dell’ambiente e delle altre specie? La risposta è in un umanesimo capace di andare oltre le mura della Città dell’uomo, nel riconoscimento dei nuovi soggetti che appartengono anch’essi alla comunità di vita della terra.
Il Pensiero Storico, 2020
Recensione al libro di R. Scruton, "Sulla natura umana", Vita e Pensiero, Milano 2018
Monografie di Gestalt/Gestalt Monographies n. 3 , 2017
Come posso dire che la Gestalt non è solo un altro concetto fabbricato dall'uomo? Come posso dire che la Gestalt è, e non solo per la psicologia, qualcosa che è inerente alla natura?" (da In and Out the Garbage Pail, tr. it., 68 di Fritz Perls)
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44. "Green Studies": natura, letteratura e ambiente N.5 Nuova Serie, 2013
Etica e natura, proceedings of the 2020 congress of the Italian Society of Ethics, Napoli-Salerno: Orthotes., 2021
Perspectiva Teológica, 2021
De Natura. La naturaleza en la Edad Media, Vol. I, 2015
Fata Morgana, n. 6, pp. 177-183, 2008
European Journal of Pragmatism and American Philosophy
Lo scrigno delle segnature: Lingua e poesia in Giorgio Agamben, a cura di Lucia Dell’Aia e Jacopo D’Alonzo, 2019
Versus, 106, gennaio-aprile 2008, pp. 29-45
Espiritu Cuadernos Del Instituto Filosofico De Balmesiana, 2014
DEMOCRAZIA E DIRITTO, 2019
Roczniki Filozoficzne, 2014
La piena natura, in «Gente di fotografia», settembre 2021, vol. XXVII / 77, pp. 41-47, ISSN: 1593-1765