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Abstract Il saggio propone una storia delle relazioni industriali all'interno della Smalteria Metallurgica Veneta di Bassano del Grappa (VI), dal 1945 al 1975, data della messa in liquidazione dell'azienda.
Bagnara: la distribuzione del lavoro all'interno del nucleo familiare e il concetto di Matriarcato.
“Piemonte vivo”, n. 1 – febbraio 1980,
Di fronte a coloro che ci appaiono come gli ultimi sopravvissuti di un passato ancora recente, un po' di nostalgia ci prende e li guardiamo con l'emozione di chi è consapevole di aver sotto gli occhi gli ultimi esemplari di una specie in via di estinzione
Ma il sindacato chi rappresenta?, 2014
L'elaborato analizza l'andamento storico del tasso di sindacalizzazione in Italia ed in Europa, concentrandosi sui motivi della crisi attuale. Dopodiché viene preso in considerazione il tasso di copertura sindacale. Infine, si approfondisce l'annosa questione della misurazione e certificazione della rappresentanza sindacale nel settore privato in Italia, alla luce dei recenti accordi e delle autodichiarazioni rese dagli stessi sindacati, mettendo in luce problematiche e contraddizioni.
Giacomo Bettini, Martina Frank, eds., La chiesa di Santa Maria di Nazareth e la spiritualità dei Carmelitani Scalzi a Venezia, Venezia, Marcianum, pp. 77-100, 2014
In copertina: Domenico e Giuseppe Valeriani, Gloria di angeli, cupola del presbiterio, Venezia, Chiesa degli Scalzi © Per gentile concessione dell'Ufficio per la Promozione dei Beni Culturali del Patriarcato di Venezia L'Editore ha cercato con ogni mezzo i titolari dei diritti di alcune immagini senza riuscire a reperirli; resta a disposizione per l'assolvimento di quanto occorra nei loro confronti.
Scacchiere Storico - Rivista Online di Ricerca e Divulgazione Storica, 2022
La parola sindacato ha subito una notevole trasformazione nel tempo, a partire dal concetto romano della difesa e tutela, al contemporaneo rimando ad una associazione di salvaguardia di interessi comuni ad una categoria. In età comunale e signorile, la sua evoluzione sfociò in una forma di controllo giuridico-finanziario dell’operato e della gestione della cosa pubblica da parte del podestà cittadino, al quale per un limitato periodo di tempo ne era demandata l’amministrazione.
Nel gennaio del 1927 venne posto in essere lo scioglimento del comitato direttivo della CGDL e questo determinò la definitiva liquidazione del sindacalismo libero nell'Italia fascista. In effetti, il sindacalismo libero era in difficoltà già da molto tempo. Dal punto di vista contrattuale il monopolio del sindacato fascista era stato stabilito dal patto di Palazzo Vidoni nel 1925, stipulato da CONFINDUSTRIA e la Confederazione dei sindacati fascisti presieduta da E. Rossoni. Con la legge del 1926 venne stabilita la validità erga omnes dei contratti di lavoro stipulati dai sindacati fascisti, con il completo monopolio della contrattazione collettiva da parte del regime fascista. La CGDL si sciolse in un clima di difficile sopravvivenza per vari motivi: le difficoltà incontrate dai sindacalisti a seguito della costituzione della dittatura, l'impossibilità di svolgere alcuna attività dal punto di vista contrattuale, per l'opposizione politica al regime e a seguito dell'atteggiamento filo fascista di alcuni dirigenti come Rigola e D'Aragona. In questo clima B. Buozzi segretario generale della CGDL (già segretario della FIOM, sindacato degli operai metallurgici) decise con altri sindacalisti riformisti di scegliere la via dell'esilio in Francia. Nel 1927 Buozzi partecipa alla fondazione a Parigi della Concentrazione antifascista con altri esponenti politici oppositori del regime. Oltre alla CGDL scomparvero altre organizzazioni sindacali: la CIL Confederazione italiana dei lavoratori di ispirazione cattolica (insediata nell'ambito rurale con la perdita di numerosi aderenti a seguito della diffusione del fascismo nelle campagne), la UIDL unione italiana del lavoro di ispirazione rivoluzionaria e repubblicana e l'USI unione sindacale italiana, scomparvero a seguito delle pressioni e dell'attrazione esercitata dal fascismo. Il destino del sindacalismo cattolico fu la dispersione e esso si riaffermò solo nel 1944 con la nascita delle ACLI (associazioni cattoliche dei lavoratori italiani). Il sindacalismo riformista socialista si ricostituì all'estero durante il regime fascista senza riuscire a svolgere una reale attività di proselitismo clandestino nel nostro paese. La CGDL fu, negli anni che precedettero il fascismo, una grande organizzazione di classe con un orientamento maggioritario riformista nonostante le spinte rivoluzionarie che si fecero più intense a seguito della nascita della nascita del Partito comunista nel 1921 a Livorno (dopo la scissione dal partito socialista). I comunisti dopo lo scioglimento della CGDL, la ricostituirono nella clandestinità in diretta dipendenza dal partito che aveva sede a Parigi. Così dal 1927 al 1936 si realizzò una particolare situazione: da un lato c'era la CGDL nella sua continuità ideale e politica a Parigi guidata da Buozzi con scarsi contatti con l'Italia, dall'altro c'era la rete sindacale clandestina comunista che, nonostante il regime fascista, riuscì a sopravvivere. I rapporti fra le due organizzazioni furono a lungo conflittuali fino al 1936 quando le due CGDL si riunificarono grazie all'accordo fra Buozzi e il comunista G. Di Vittorio tenutosi a Parigi. Nel frattempo miglioravano anche i rapporti fra il partito socialista e quello comunista: nel 1934 fu stipulato un patto di unità di azione, rinnovato nel 1941 a seguito dell'alleanza fra Stati Uniti, Unione Sovietica e Regno Unito. Per la rinascita della CGDL unitaria furono importanti anche i colloqui fra Buozzi e Achille Grandi che era stato segretario della CIL sino allo scioglimento. Confindustria e Confagricoltura fino al 25.07.1943 Durante il regime, le organizzazioni padronali CONFINDUSTRIA e CONFAGRICOLTURA ebbero una storia diversa. La prima si avvicinò gradualmente al regime fascista, infatti la politica economica degli anni trenta, i progetti corporativi e l'autarchia ottennero il favore degli industriali. La CONFAGRICOLTURA nacque nel 1920 e dopo aver tentato invano di avere una propria rappresentanza politica sotto forma di partito agrario nazionale (PAN), si convertì rapidamente al fascismo e ai suoi orientamenti corporativistici (intesi come strumento di azzeramento della conflittualità nelle campagne). Con il varo della legge sindacale del 1926, in CONFAGRICOLTURA confluirono anche la piccola proprietà coltivatrice e l'affittanza. l rapporti fra questa organizzazione e il regime, attraversarono fasi alterne (così come per CONFINDUSTRIA): tutto dipendeva dalle scelte di politica economica e tributaria. Tuttavia può considerarsi una organizzazione fortemente fascistizzata che godette quasi sempre nel ventennio fascista di una potente base economica rappresentata dalla federazione dei consorzi agrari.
L’importanza del mecenatismo e della committenza dei Ruffo di Bagnara che si distinsero in Calabria e Sicilia per il collezionismo di opere di artisti di fama internazionale. Tra i numerosi esponenti del ramo dei duchi di Bagnara si è voluta porre attenzione a tre personaggi che per lo spiccato senso artistico e per la fulminea carriera politica ed ecclesiastica raggiunsero elevati posti di comando: il principe Antonio, il cardinale Tommaso, l’arcivescovo Antonio Maria. Del primo si ricorda la grandiosa pinacoteca custodita a Messina in Palazzo Ruffo Scaletta, i contatti epistolari con famosi artisti dell’epoca del calibro di Artemisia Gentileschi e Mattia Preti; del secondo la carriera religiosa accompagnata dal fervido interesse verso artisti famosi, la committenza di grandiose residenze e dimore principesche tutt’oggi esistenti; del terzo il suo forte amore verso Bagnara, luogo di origine, a cui destinò tele e argenterie sacre oggi custodite nelle diverse chiese della cittadina. Un complessivo patrimonio artistico, perlopiù sparso in diversi musei italiani ed esteri, da identificare e recuperare per una nuova conoscenza dell’ambito culturale che ha caratterizzato lo spessore culturale dell’antico casato.
Review of the book 'Bellarmino e i Gesuiti a Montepulciano'.
Bollettino Parrocchiale Pezzana Prarolo Pizzarosto , 2022
On the basis of archival documents, the series of consuls and mayors of Prarolo has been partially reconstructed. The first known consul was in office in 1460.
Le Residenze viscontee a Milano, ed. S.Romano e M. Rossi, 2023
I curatori e gli studiosi ringraziano tutti coloro che in questi anni hanno favorito, accompagnato o consigliato le ricerche.
Scotellaro, lotte contadine, riforma agraria, inchiesta, Questione meridionale
Alternative per il socialismo n. 25, 2013
2014
From the ISFOL-ISTAT survey on the professions, the “craft” of the unionleader appears to be similar to the one of the business manager, in whichskills as communication and staff management are prevailing.The vocational dimension of this “trade” is nevertheless strong and cannotbe neglected: the business model doesn’t seem to be an appropriate termof comparison to this “call” to the social justice.The notion of competency doesn’t similarly appear to be suitable to tell theunion “occupation” as ideologically marked in terms of competition andperformance, which are not part of the union trade mission.Inserted into the theoretical framework of “human capital”, competency isfunctional to productivity and profit, but if inserted into the theoreticalframework of “human development” instead, it becomes also part of the capability, i.e. the “capacity of social functioning” concerning the existentialrealization of the subject, beyond the economic component.
in Licisco Magagnato. Tra storia dell'arte e politica culturale. Atti del Convegno, Verona, 9 dicembre 2021, 2023
Paragone Arte, 2016
A New sketch by the Florentine artist Sagrestani, preparatory work for his altarpiece in the church of San Lorenzo in Castelfiorentino.
Introduction to Giovanni Trinca, Come ci siamo difesi dai crumiri. Ricordi di un sindacalista tra Treviso e Cassino, in Soggettività popolare e unità d'Italia. Il caso veneto, a cura di Livio Vanzetto, «Venetica», XXVI (2012), n. 1, pp. 185-213
Storia dell'arte, n. 129, pp. 29-55, 145-148, 2011
Il contributo esamina per la prima volta la committenza dell'ordine dei Chierici Regolari Somaschi, che tra gli anni Sessanta e Settanta del Cinquecento occupò a Roma la chiesa di S. Biagio a Montecitorio, edificio restaurato per conto dei religiosi e infine permutato con la chiesa di S. Nicola ai Cesarini nel 1694 per far posto alla Curia Innocenziana. Il ritrovamento dei rami originali incisi dal tedesco Christian Sas su invenzione del lionese Jacques Stella ha permesso di attribuire ai Somaschi la committenza, sino ad ora erroneamente riferita agli Oratoriani, di una serie di disegni agiografici conservati presso la biblioteca della Yale University, svelando un singolare caso di sovrapposizione tra i due santi fondatori Filippo Neri e Girolamo Miani (o Emiliani). Un'approfondita indagine archivistica ha consentito di rintracciare numerosi documenti riguardanti maestranze e pittori attivi a S. Biagio a Montecitorio. Alcuni riguardano l'eugubino Avanzino Nucci, mentre una quietanza datata 22 settembre 1616 attesta la commissione al più celebre Tommaso Salini delle pitture murali da farsi nella cappella della Madonna. Alla luce dei nuovi documenti e di una rilettura originale delle fonti, la personalità e il profilo artistico del noto avversario di Caravaggio vengono riesaminati nel contesto delle fazioni artistiche romane esacerbate dalla contrapposizione Merisi-Baglione nata all'interno del più vasto dibattito tra naturalismo e maniera.
Storia e cronotassi dei sindaci di Castel Viscardo (Terni) dal 1860 al 2009: incontri, scontri, arringhe e discussioni sugli episodi che hanno segnato l'evoluzione di un piccolo Comune, dall'annessione del vicino Monterubiaglio al passaggio della ferrovia, dalla vertenza sugli usi civici alla Prima Guerra Mondiale, dall'abbattimento delle antiche abitazioni intorno al Castello e dell'arco in mattoni seicentesco alla costruzione del paese nella conformazione odierna. Storia e spaccato della gente contadina e produttrice di laterizi di Castel Viscardo
2014
Il ruolo istituzionale del sindacato e la regolazione della rappresentanza sindacale .
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