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In Italia 345000 bambini persero il padre nella Prima Guerra Mondiale: a Codogno gli orfani di guerra furono più di cento. Alle loro famiglie furono assegnati sussidi stabiliti con leggi nazionali e corrisposti attraverso province e comuni, integrati dalle elargizioni di enti di beneficenza. La legge del l923 riordinò il sistema pensionistico: alle famiglie dei caduti definiti "combattenti" fu assegnata la "Pensione privilegiata di guerra", a quelle dei a morti per cause indirette fu concessa la semplice "Pensione di guerra. In Italy 345,000 children lost their fathers in the First World War: in Codogno, war orphans were more than a hundred. Their families were given subsidies assigned under national laws and paid for by provinces and municipalities, supplemented by donations from charities. The law of 1923 reorganized the pension system: the families of fallen "fighters" were awarded the so-called "Preferential War Pension", while the others were granted a basic "War Pension".
La signoria rurale nell'Italia del tardo medioevo. 5. Censimento e quadri regionali, 2021
Scheda sulla signoria rurale degli Orsini nei secoli XIV-XV
Obiettivo Grammatica 2. Teoria, esercizi e test di lingua italiana. Livelli B1-B2+, 2022
Lontou 8 10681 Atene T. +30 210 3300073 www.ornimieditions.com L'Editore è a disposizione degli aventi diritto che non è stato possibile rintracciare e per eventuali omissioni o inesattezze. Tutti i diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e di adattamento parziale o totale, tramite qualsiasi mezzo (digitale o supporti di qualsiasi tipo), di quest'opera sono riservati in Italia e all'estero. Eleonora Fragai è laureata in Didattica della lingua italiana a stranieri e ha conseguito il Master in E-learning (Università per Stranieri di Siena). Si occupa di apprendimento/insegnamento dell'Italiano L2. È formatrice di insegnanti in Italia e all'estero. Collabora da anni come valutatrice degli esami di certificazione con il Centro CILS dell'Università per Stranieri di Siena, dove svolge anche attività di formatrice in Italiano L2 in presenza e a distanza. Ha condotto attività di ricerca, dedicandosi alla valutazione della competenza linguistico-comunicativa in italiano L2 di bambini e adolescenti figli di immigrati in Italia e all'uso dei social network nella didattica. È autrice e co-autrice di pubblicazioni scientifiche sulla didattica dell'IL2 e di materiali e manuali didattici per diversi profili di apprendenti. Ivana Fratter ha conseguito il titolo di Dottoressa di ricerca in Linguistica (Università di Verona). È collaboratrice ed esperta linguistica presso l'Università di Padova, dove ha anche insegnato Tecnologie educative nel Master in Didattica dell'italiano come L2. Ha lavorato come docente a contratto presso diverse Università (Trieste, Udine, Verona). È formatrice di insegnanti sia in Italia che all'estero ed è inoltre counselor professionista (CNCP) in campo socio-educativo. I suoi ambiti di ricerca riguardano l'acquisizione dell'italiano L2, le metodologie di insegnamento linguistico con le TIC, la comunicazione interpersonale e la gestione dei gruppi di apprendimento. È (co)autrice di articoli e volumi su questi temi e ha al suo attivo numerosi materiali per la didattica dell'italiano L2. Elisabetta Jafrancesco ha conseguito il titolo di Dottoressa di ricerca in Linguistica e Didattica della lingua italiana (Università per Stranieri di Siena). È collaboratrice ed esperta linguistica presso l'Università di Firenze. Ha insegnato Didattica dell'italiano a minori immigrati nel Master in Didattica dell'italiano come L2 (Università di Padova). Ha lavorato come tutor online per il Master DITALS (Università per Stranieri di Siena). È formatrice di formatori in ambito glottodidattico in Italia e all'estero. I suoi temi di ricerca riguardano la didattica a distanza, la verifica e la valutazione delle competenze linguistiche, la scrittura accademica. È autrice di testi scientifici e per la didattica dell'Italiano L2. Collabora con varie riviste, fra cui «LinguaInAzione» (Atene, Ornimi Editions), di cui è responsabile di redazione. Il volume è il risultato della collaborazione fra le autrici. Tuttavia gli argomenti sono da attribuire nel modo seguente:
Il primo riferimento a noi pervenuto sulla figura di Orfeo è nel frammento 17 (Diehl; 4 [A 1] a Colli) del lirico greco Ibico vissuto nel VI secolo a.C., che ne testimonia già la "fama": « ὀνομακλυτὸν Ὀρφήν. » « Orfeo dal nome famoso. » E nel frammento 265 (Page; 4 [A 1] b Colli) dello stesso poeta vengono a connotarsi già alcune dottrine orfiche [7] : « τούς τε λευκίίππους κόρους τέκνα Μολιόνας κτάνον, ἅλικας ἰσοκεφάλους ἑνιγυίους ἀμφοτέρους γεγαῶτας ἐν ὠέῳι ἀργυρέῳι » (IT) « E uccisi i ragazzi dai cavalli bianchi, i figli di Molione, di eguale età, di eguale testa, uniti in un solo corpo, nati entrambi in un uovo d'argento. » Con Simonide (VI-V secolo a.C.) abbiamo la prima testimonianza della sua capacità di incantare persino gli animali: « τοῦ καὶ ὰπειρέσιοι ποτῶντο ὄρνιζες ὑπὲρ κεφαλᾶς, ἀνὰ δ'ἰχθύες ὀρθοὶ κνανέου ἐξ ὓδατος ἃλλοντο καλᾶι σὺν ἀοιδᾷι » « Sul suo capo volavano anche innumerevoli uccelli e diritti dalla profondità dell'acqua cerulea i pesci guizzavano in alto al suo bel canto. » 4_Vita, Amore e Morte nei miti greco-italici / L'ORFISMO Ciro A. R. Abilitato IL MITO DI ORFEO E LA RELIGIONE ORFICA
Capitolo 1 del volume "L'antica natura titanica", Napoli 2016-
A summary article about the bone tablets from Olbia Pontica. I suggest that the tablets were used in sacred rituals of writing.
L’ECO DELLA SCUOLA NUOVA, p.27-30, ISNN:0012-9496., 2017
Il crimine domestico si sta configurando su larga scala sempre più come una catastrofe psicosociale che coinvolge minori - destinati a convivere sul medesimo territorio antropologico anche dopo la fine dell’atrocità. La violenza sulle donne è stata perpetuata nel tempo tramite la discriminazione dei corpi, la divisione delle idee, l’assoggettamento e l’esclusione dalle cariche politiche, sociali ed economiche
L'abitato di Colle Rotondo, nel comune di Anzio, circa 40 chilometri a sud di Roma, corrisponde a un pianoro di circa 8 ettari, posto a due chilometri dal mare Tirreno alla confluenza tra il fosso di S. Anastasia e di un suo anonimo affluente di sinistra, lungo quello che secondo il Nibby, sarà in epoca storica un possibile confine tra le comunità latine di Anzio e Ardea 1 .
L'insediamento romano della Tesa di Mirandola (MO). Ricognizioni e scavi (1930-2011), 2012
F. Foroni, Anfore, in L'insediamento romano della Tesa di Mirandola (MO). Ricognizioni e scavi (1930-2011), a cura di M. Calzolari, F. Foroni, Quaderni di Archeologia dell'Emilia Romagna 30, pp. 161-170
Un possibile rapporto e confronto. È necessario, prima di tutto, inserire uno schema visivo riassuntivo del possibile rapporto fra le concezioni dell'Orfismo, quelle nascoste nei cosiddetti Misteri Eleusini e quelle filosoficamente implicite nella costituzione della religione olimpica greca. Esso costituirà il termine di confronto ed il presupposto costante delle argomentazioni sviluppate in seguito e verrà ampliato e ripreso, in modo arricchito, dalle argomentazioni stesse alle quali ha dato adito. Lo schema è il seguente: ORFISMO SEPARAZIONE SUPERO INFERO MORTE MISTERI ELEUSINI DIVINITÀ OLIMPICHE VITA ANIMA CORPO Credo si possa sostenere che i Misteri Eleusini contraddistinguano una concezione religioso-filosofica e teologico-politica nella quale il concetto e la prassi legata alla vita dell'Essere in generale -una connesssione privilegiata deve essere qui posta con la concezione dell'Essente parmenideo -non abbandoni mai il piano di una stretta ed invalicabile immanenza. Essere nella vita e per la vita qui significa infatti far valere continuamente e costantemente la potenza e l'atto creativo, insito ed ineliminabile nella manifestazione della vita in generale stessa, come se essa debba essere pensata come un originario cuore mentale capace di consentire l'espressione, la manifestazione e l'unità collettiva delle singole determinazioni soggettive (apparentemente inerti od in movimento: vegetali, animali, uomini). Qui Natura e Ragione non si distaccano e si divaricano reciprocamente, per opporsi stabilendo la situazione tradizionale del dominio e della comune soggezione: al contrario l'unità della potenza naturale è sempre in atto, creativamente e -dal punto di vista razionale e dialettico -collettivamente. La spontaneità positiva di ogni atto creativo umano o non-umano si garantisce ed autolegittima come effetto di una sacralità originaria e centrale, ineliminabile e, pertanto, necessaria. Demetra e Dioniso, come parte femminile e maschile di questa sacralità, rappresentano a livello umano l'intreccio indivisibile costituito dalle passioni ed i desideri più profondi e vitali, più naturali e razionali nel tempo stesso. Qui il sacro originario resta indiviso e collettivamente partecipabile, per effetto della penetrazione e vitalizzazione divina, nello stesso tempo spirituale e materiale. Pensiero ed azione si liberano nell'esaltazione dei cuori, delle menti e dei corpi. Con il sopraggiungere, alla fine del VI secolo a.C., il formarsi e costituirsi delle concezioni dell'Orfismo (dal mitico predecessore degli stessi Omero ed Esiodo, Orfeo), si assiste invece ad una integrazione e nello stesso tempo ad una speciale trasformazione dell'orizzonte tradizionale della religione olimpica greca, che vale come il tentativo di imporre una limitazione -una moderazione assoluta -al dinamico sviluppo della vita economico-sociale delle collettività greche in formazione (le póleis). 1 Nel momento in cui la potenza naturale e razionale indivisa e partecipata -che i culti eleusini giustificano come visione religiosa a fondamento di una politica democratica immediata e diretta, dove sensibilità ed intelletto non si scostano reciprocamente -viene suddivisa e coordinata gerarchicamente nella vita cittadina tramite quella regolazione unitaria e distaccata promossa dal connubio fra Dike (Giustizia) e Nomos (Legge), si assiste alla negazione della sacralità originaria ed intoccabile della Natura-Ragione, all'uccisione sacrificale di
1 L'apofonia in indoeuropeo e in germanico Lezioni prof.ssa C. Sipione APOFONIA 1. Definizione L'apofonia o gradazione vocalica è un fenomeno di origine indoeuropea che comporta la variazione della parte vocalica all'interno di radici, suffissi e desinenze. Dunque una stessa radice o uno stesso suffisso, nelle varie forme in cui si presentavano nella flessione nominale o verbale potevano avere una vocale di volta in volta diversa e per quantità e per qualità. Il fenomeno viene così definito: «L'apofonia è la variazione, soggetta a determinate regole, nella qualità e nella quantità delle vocali all'interno di parole etimologicamente affini o di loro parti.» Jacob Grimm diede al fenomeno il nome di Ablaut. Più semplicemente, anche se in maniera non del tutto corretta, l'apofonia potrebbe essere così spiegata: «Con apofonia si intende l'alternanza vocalica, cioè la variazione della vocale radicale con valore morfologico. Anche i suffissi tematici e le desinenze possono essere interessati da queste variazioni vocaliche, sempre con funzione distintiva.» 1 Si tratta di un fenomeno inerente sia la fonetica che la morfologia e che si riscontra sia in greco che in latino, ed anche in diverse lingue moderne. Se osserviamo infatti alcune parole etimologicamente affini, ci accorgiamo che in esse cambia la parte vocalica, mentre la parte consonantica resta immutata. Si vedano ad esempio le seguenti parole del greco antico: γεν-ος «stirpe» γον-εύς «genitore» γί-γν-ομαι «io nasco» (presente con raddoppiamento) 2 All'interno della radice comune a queste parole si verifica un'alternanza vocalica (γεν-/γον-/ γν-) che identifica termini aventi funzioni diverse: i primi due sono infatti nomi, mentre il terzo è un verbo; dal punto di vista semantico è evidente però l'affinità di fondo di questi tre termini che fanno parimenti riferimento all'idea di "nascere", "generare". E' interessante notare che a questo stesso concetto si richiamano diverse parole italiane e latine che presentano il medesimo elemento radicale con diversa vocalizzazione: genus "stirpe" theogonia "generazione degli dei" gignere "generare" 1 Cfr. M. G. Saibene, Le lingue germaniche antiche. Origine e sviluppo, Milano 2000, p. 231. 2 Per gli esempi dal greco cfr. M. R. Calabrese De Feo, La lingua dei Greci, Firenze 2003, p. 48-50.
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Una sosta lungo la via Emilia tra selve e paludi. La mansio di Forum Gallorum a Castelfranco Emilia, 2019
in Dizionario Biografico degli Italiani, 93, 2018
Da Bisanzio alla Rus: vita e opere del pittore Teofane il Greco (1335ca - 1410ca).pdf, 2022