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Dal punto di vista degli aspetti organizzativi l’Autocostruzione si può definire in estrema sintesi come una particolare situazione del processo edilizio in cui uno o più attori del processo stesso coincidono con l’utilizzatore finale del prodotto. Attraverso l’analisi di alcuni casi-studio indicativi sia delle diverse modalità in cui si manifesta tale coincidenza, sia delle problematiche riscontrate in ambito organizzativo, programmatico, gestionale, amministrativo, si possono quindi riscontrare diverse modalità riconducibili al medesimo processo. Partendo da questi presupposti le linee guida ripercorreranno in forma ricognitiva, analitica e propositiva il panorama delle esperienze Autocostruzione sviluppatesi in Italia ed in Europa cercando però di focalizzarsi su quelle esperienze dal carattere specificatamente sociale, cercando di individuare per ciascuna gli elementi caratterizzanti
Dal punto di vista degli aspetti organizzativi l’Autocostruzione si può definire in estrema sintesi come una particolare situazione del processo edilizio in cui uno o più attori del processo stesso coincidono con l’utilizzatore finale del prodotto. Attraverso l’analisi di alcuni casi-studio indicativi sia delle diverse modalità in cui si manifesta tale coincidenza, sia delle problematiche riscontrate in ambito organizzativo, programmatico, gestionale, amministrativo, si possono quindi riscontrare diverse modalità riconducibili al medesimo processo. Partendo da questi presupposti le linee guida ripercorreranno in forma ricognitiva, analitica e propositiva il panorama delle esperienze di Autocostruzione sviluppatesi in Italia ed in Europa cercando però di focalizzarsi su quelle esperienze dal carattere specificatamente sociale, cercando di individuare per ciascuna gli elementi caratterizzanti
I Quaderni n.6. "Social housing in Italia". A cura di E.Capelli e L. Otti, 2015
Through a deconstructive perspective, characteristic of anthropological disciplines, I intend to shine some critical notes about the contemporary intersection between social housing and public politics relating to practices of self building. The self help building, intended as possible resolution of national complex and structural housing crisis, is promoted by institutions as economically convenient, participated by the future residents and socializing. Nevertheless, the housing self-production has caused hitherto also contrastive public discourses that have identified self building as an act characterized by illegality (abusiveness), underdevelopment (slum) and social insecurity (absence of professionality and control). On one side, therefore, an institutional form of this technique is normed, authorized and implemented by the public sphere; on the other, an informal mode, reversed, abusive and illegal is generally repressed. I intend to problematize the complex public narrative that identify the practices and the politics of self help building as convenient, inclusive and participated and, at the same time, criminalize the housing informality, often based on spatial self-production, considering that as illegal praxis.
Dal punto di vista degli aspetti organizzativi l’Autocostruzione si può definire in estrema sintesi come una particolare situazione del processo edilizio in cui uno o più attori del processo stesso coincidono con l’utilizzatore finale del prodotto. Attraverso l’analisi di alcuni casi-studio indicativi sia delle diverse modalità in cui si manifesta tale coincidenza, sia delle problematiche riscontrate in ambito organizzativo, programmatico, gestionale, amministrativo, si possono quindi riscontrare diverse modalità riconducibili al medesimo processo. Partendo da questi presupposti le linee guida ripercorreranno in forma ricognitiva, analitica e propositiva il panorama delle esperienze di Autocostruzione sviluppatesi in Italia ed in Europa cercando però di focalizzarsi su quelle esperienze dal carattere specificatamente sociale, cercando di individuare per ciascuna gli elementi caratterizzanti
Vdossier, 2011
SOMMARIO L’EDITORIALE “Far casa, (non a caso!)” un modello di rete per tutto il volontariato - pag. 5 PETROSINO Capovolgimento di senso: l’uomo esiste abitando solo se coltiva e custodisce - pag. 8 RABAIOTTI La casa come servizio. E quella riforma mancata che immobilizza il mercato - pag. 13 PENSARE, COSTRUIRE, PERCORRERE Dall’abitare all’inclusione, dal volontariato alla rete: le quattro gambe del tavolo - pag. 27 Tra il “Far casa” e il sentirsi a casa c’è il non a caso - pag. 33 Ciessevi accompagna le organizzazioni lungo tutto il progetto - pag. 55 FOCUS E OBIETTIVO SU Se i cambiamenti sociali ci aiutano a scoprire le nuove fragilità - pag. 62 Gratuità e reciprocità, quando il valore aggiunto è investire nelle relazioni - pag. 69 Schede progetti - pag. 75 COTTINO Organizzazioni non profit architrave per costruire reti di inclusione sociale - pag. 87 LETTERA APERTA La solidarietà migliora la qualità della vita delle persone fragili - pag. 91 Lezione francese Non profit in prima fila per far rinascere la banlieue di Lione A PAGINA 95 Le interviste Fondazione Housing Sociale: il volontariato? È un partner cruciale per gli enti pubblici A PAGINA 104 Il Pirellone disegna il futuro: con il non profit costruiremo socialità e non solo alloggi A PAGINA 108 Aler: il Terzo settore favorisce il dialogo, le buone pratiche e la coesione sociale A PAGINA 112 L’esperienza “illab” e quella regia fra associazioni e coop per aiutare i più deboli - pag. 118
Il volume, con un capitolo curato da Franco Pesaresi, affronta le tematiche relative al ricovero degli anziani negli ospedali.
in Digesto delle discipline pubblicistiche, Aggiornamento***, tomo I, Torino, Utet, 2008, pp. 210-222.
Fino alla seconda metà dell'ottocento la funzione svolta dalla geografia è essenzialmente quella di osservare e descrivere la varietà dei sistemi naturali e umani presenti sulla Terra. Prima di quell'epoca le Terre incognite erano ancora numerose per la scienza e la cultura dell'Occidente, per la cui espansione coloniale è fondamentale. La descrizione geografica appare in particolare caratterizzata da stretti legami con l'esplorazione e con la raccolta di informazioni su quanto non ancora conosciuto. Con gli ultimi decenni del secolo XIX, la pura conoscenza dei luoghi e la raccolta delle informazioni non appaiono più sufficienti. Osservazione e descrizione divengono così metodi di indagine scientifica di cui la geografia si dota, secondo cui l'osservazione costituisce l'unico procedimento scientifico affidabile e il fondamento di ogni conoscenza. La descrizione dettagliata è quindi alla base della ricerca delle correlazioni tra i fenomeni, in particolare dei rapporti di causa-effetto che li legano. 1.1Geografia, economia e il rinnovamento del metodo scientifico Questa evoluzione della geografia si inquadra nel più geniale processo di trasformazione che interessò il campo delle idee relative alla dimensione e alla funzione delle scienze. Intorno alla metà del XIX secolo la scienza occidentale superò la semplice funzione classificatoria per far propria una logica esplicativa. Ciò coincise con l'affermarsi delle rigida filosofia positiva, già formalizzata da Comte. Nella scienza dell'800, alle prese con i problemi di un'emergente industrializzazione, si manifestava la necessità di sostituire al caos dei vecchi valori una nuova base morale, attraverso la quale la società fosse trasformabile « scientificamente ». Il nuovo ordine avrebbe dovuto assicurare un progresso che conciliasse gli antagonismi soggettivi racchiudendoli in una nuova etica avente i caratteri dell'ineluttabilità, per cui la funzione delle scienze è quella di assicurare che la nuova società industriale in formazione sia accettata e divenga prevedibile nelle sue trasformazioni. Nella ricerca del reale la scienza avrebbe
2016
Introduzione 1. Capitolo I-il pensiero di David Harvey: il Capitale plasma lo spazio urbano 1.1 David Harvey e il postmodernismo: destrutturazione della società moderna o adeguamento ai processi del mercato? 1.1.1 La contradditorietà del modernismo: espressione culturale dei rivolgimenti sociali 1.1.2 Postmodernismo: l'esaltazione della frammentazione e il rifiuto delle metanarrazioni 1.1.3 La demistificazione del postmodernismo: il recupero dell'analisi di Marx 1.2 Il postmodernismo nella città 1.3 Le trasformazioni urbane come strumento del capitale 1.3.1 Parigi e la "distruzione creativa" di Haussmann 1.3.2 Gli Stati Uniti e la "mannaia" di Moses 1.3.3 La crisi degli anni '70 e la svolta liberista 1.3.4 Il legame tra settore immobiliario e sistema finanziario: la crisi dei giorni nostri 2. Capitolo II-Le politiche abitative e urbanistiche in Italia 2.1 La natura politica e di classe dietro le scelte tecniche 2.2 La ricostruzione del dopoguerra e la mancata industrializzazione del settore edilizio 2.3 La stagione delle illusioni riformiste: lo Stato cede il passo alle logiche di mercato 2.3.1 Le tentate riforme di Fiorentino Sullo: non si tocca la rendita, non si tocca la proprietà 2.3.2 Il Centro-Sinistra "organico": conflitto sociale, illusioni progressite, tragico fallimento 2.3.3 Gli anni '70 e l'entrata in scena del conflitto sociale. Ma il mercato non si riforma 2.3.4 1974: muore il mercato, evviva il mercato. Dai nuovi tentativi riformisti all'equo-canone 2.4 Gli anni '80: sdoganati liberismo e grandi opere, la grande finanza svuota le città 2.5 La vittoria della città neoliberista e la crisi economica. Sbagliando si persevera 3. Capitolo III-il Piano Casa del Governo Renzi: verso la totale privatizzazione dell'offerta abitativa 3.1 Una svolta totale nel paradigma abitativo pubblico 3.2 La lotta alle occupazioni abusive: misure ai limiti dell'umano Conclusioni
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Marini S. , De Matteis F.(a cura di), Nello Spessore. Traiettorie e stanze dentro la città, Casa Editrice Nuova Cultura, Roma 2012, pp. 109-116
Antropologia, 2024
Rassegna Italiana di Sociologia, 2017
Dalla fine della guerra alla nascita del fascismo. Un punto di vista regionale sulla crisi del primo dopoguerra (1918-1920), a cura di C. De Maria, Bologna, Pendragon 2020, pp. 173-198
L'urbanista e il Piccolo Pianeta, 2017
Osservatorio Romano sulle Migrazioni. Dodicesimo Rapporto, 2017
Semestrale di Studi e Ricerche di Gerografia, 2021