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Il Monachesimo

Abstract

L'Ordine religioso mendicante, detto ufficialmente dei "frati predicatori"; prende nome dal fondatore Domenico di Guzmàn (1170-1221). Sacerdote e canonico regolare, insieme col priore Diego de Azevedo, già vescovo di Osma, fu inviato con alcuni altri chierici in Linguadoca per predicare contro gli Albigesi. Da questa esperienza, fallimentare, Domenico maturò il progetto di costituire un ordine formato da religiosi dalla condotta irreprensibile e culturalmente preparati, capaci di vincere il carisma e la dottrina dei Catari. L'ordine fu approvato da Onorio III nel 1216, e assunse la regola di Sant'Agostino. Il potere legislativo era affidato al capitolo generale che si riuniva all'inizio di ogni anno, poi ogni tre. La specificità dell'ordine fu piuttosto quella della predicazione missionaria, della polemica dottrinale e dell'elaborazione teologica, di cui fu maestro illustre San Tommaso d'Aquino. I domenicani, proprio per queste caratteristiche, furono molto presenti e attivi all'interno dei tribunali dell'Inquisizione, sorti fra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo per reprimere l'eresia, guadagnandosi l'appellativo di "Domini Canes" ("Cani da guardia dell'ortodossia"), posizione più tardi mantenuta durante l'espansione della Spagna nel Nuovo Mondo. Oltre al primo ordine, formato dai frati, Domenico fondò, nel 1216, il secondo, delle suore domenicane di clausura; al terzo ordine, formato da laici e dalle connotazioni penitenziali, appartenne Santa Caterina da Siena (1347-1380).