Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
56 pages
1 file
Rosa Maria Manari, Rosi per tutti (Busana 1957), lavora presso l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, dove si occupa di progetti di cittadinanza attiva. Laureata in Storia presso l'Ateneo bolognese, ha coltivato la ricerca storica con particolare riferimento alla sua terra, l'alto Appennino reggiano, tema sul quale ha pubblicato diversi articoli in Reggio Storia e tre libri: La viabilità antica nella storia del crinale appenninico e Medicamenti antichi, segreti e provati, entrambi editi da Antiche Porte; Hanno il sorriso e la malinconia, edito da Aliberti editore. E' fra i soci fondatori dell'associazione Amanzio Fiorini, impegnata nel recupero e nella trasmissione della cultura e dell'identità dell'Appennino reggiano.
Non tutti sanno che il colle su cui oggi sorge il santuario della Madonna di Lourdes, la prima costruita in Italia dedicata interamente alla miracolosa B.V. francese, anticamente era chiamato Bazzano. Qui un tempo viveva una sua comunità con una sua chiesa antichissima: S.Martino di Bazzano.
Giovani e Bibbia Narrattiva, 2020
I giovani e la Bibbia : i laboratori della fede "narrattivi" con metodi narrativi, attivi ed interattivi in Italia dal 2010
a sessanta anni dalle leggi razziali italiane del 1938)
2017
«Adoro le date. Le date: incanto che non so dire, / ma pur che da molto passate o molto di là da venire»: i vv. 21-22 di un capitale testo gozzaniano come L’ipotesi convengono esemplarmente al piccolo ventaglio di saggi accolti in questo Quaderno, allestito negli immediati dintorni del centenario della morte di Guido Gozzano da un gruppo di studiose e di studiosi appartenenti a generazioni diverse e titolari, in più di una sede universitaria (Genova, Pavia, Torino, Firenze), di esperienze di insegnamento e di ricerca irriducibili a una cifra comune.
Negli Anni Cinquanta del secolo scorso, in un podere di Oscata, frazione rurale di Bisaccia, dalle zolle, rivoltate da un aratro meccanico, emerse accidentalmente un vasetto di bronzo con orlo trilobato. La notizia della fortunosa scoperta, avvenuta nel 1957, presumibilmente in autunno, mi fu partecipata anni orsono dal compianto prof. Isidoro Michele Bufalo, che mi fornì dettagliate notizie sulle circostanze del rinvenimento del vasetto e tutto il materiale a sussidio, che si riporta nel presente lavoro 1. La conferma del ritrovamento del prezioso reperto è in un articolo di don Arturo Saponara, allora parroco di Vallata, pubblicato, nella cronaca provinciale di Avellino, dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli, in data 21 agosto1958 2. In poche note della premessa si riportava il resoconto della visita del Sovrintendente ai Beni Archeologici e Storici della Campania, prof. Giovanni Oscar Onorato, avvenuta l'11 agosto di quell'anno su invito di Saponara, per una ricognizione dei siti dai quali erano affiorati bronzi e terrecotte, presumibilmente del VII secolo a. C. Nel contesto del pezzo giornalistico, lo scrivente don Arturo così riportava la nuova del rinvenimento:"In Oscata, nel decorso anno (1957 n.d.r.), a non molta distanza dal confine con Vallata, esse (le motoaratrici n.d.r.) strapparono alla terra nera qualcosa che ha fatto andare in visibilio l'archeologo Oscar Onorato della Sovrintendenza agli scavi della Campania: un'anfora di bronzo di otto centimetri, con manico che, sopraelevandosi elegantemente sull'orifizio a forma di trifoglio, la ingraziosisce (sic!), facendole raggiungere l'altezza di cm 11 e mezzo. Essa ha seco la sua carta di identità, eloquente, incontestabile:una iscrizione Osca" 3. Nel medesimo luogo, nei giorni precedenti, era stato recuperato un manico di bronzo, poi dal medesimo Saponara consegnato al Sovrintendente, che, date le proporzioni, faceva ritenere che appartenesse a un manufatto molto più grande 4. Contestualmente al ritrovamento del vasetto con iscrizione, dalla oscura gleba era venuto fuori anche un bronzetto di 7,8 centimetri raffigurante un Marte Italico, in atto di scagliare un dardo 5. Un bronzo del tutto identico, ma di ben diverse dimensioni, di 40 o 50 centimetri in altezza, era stato ritrovato, secondo quanto riportato da Saponara, molti anni prima in agro di Vallata. Ceduto a ignoti beneficiari(?), era ignominiosamente scomparso nel nulla, evidentemente alienato per vilissimo compenso (Ahi lacrime, ahi dolore! 6). La frequenza dei ritrovamenti di statuette ènee ritraenti Marte, Mamers in osco, trova una logica motivazione nel culto di quel nume, particolarmente fiorente tra le popolazioni sabelle. E proprio dal dio osco-sannita trassero nome i mercenari italici, che a se stessi conferirono il nome di Mamertini, ossia "figli di Mamerte" 7. Nel medesimo articolo, Saponara menzionava le numerose famiglie gentilizie romane 8 che dimorarono, in tempi remoti, nelle nostre contrade, e i preziosi reperti 9 rinvenuti in vari territori di Vallata nel corso del tempo. Con malcelato sdegno, denunciava, poi, la vandalica distruzione, perpetrata proprio al principio di quel torrido agosto, in località Carosina di Vallata, di decine di giganteschi dolii romani, letteralmente sventrati e ridotti in minuti frammenti dalle lame dei moderni mostri meccanici. Un tale irrimediabile e inconsulto disastro, frutto d'insipienza e di crassa ignoranza, fu almeno parzialmente compensato dall'emergere, dalle viscere del terreno arato in
Il primo articolo a introduzione del capitolo sulle origini dei cani di tipo spitz/nordico del mio nuovo libro ORIGINI in uscita la prossima primavera
L'ETA' AVANZATA E L'IMMAGINE DI SÉ IL CONCETTO DI SE' è uno temi più discussi della psicologia contemporanea sugli Anziani. Vi è un accordo pressoché unanime tra i vari autori nel riconoscere l'importanza di "ciò che si pensa di sé" come fondamento per il coordinamento e l'integrazione dei processi mentali utilizzati per il buon vivere quotidiano. Lo studioso Harrè dimostra che il Sé (o meglio: ciò che si pensa di Se stessi) rappresenta la sintesi delle diverse identità ed immagini che abbiamo tenuto nella B O S C O
La storia della nascita della comunità religiosa di Borzano sulla rupe dove più tardi sorgerà il castello, sino alla nascita della nuova Pieve posta a valle. Il tutto alla luce delle più recenti scoperte archeologiche e documentali
Bozza tesina di maturità su Bianca Bianchi
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Antiquarium, 2011
Alari fittili dal'Etruria padana fra IX e VII secolo a.C., 2019